Lo scambio in Honduras è stato molto interessante: sono contento di avervi partecipato quest' anno, perché solo con l'esperienza maturata negli anni passati sono riuscito a cogliere degli aspetti che magari prima avrei considerato ininfluenti.
Sono stato affascinato dalla bontà delle persone, che si accontentano del poco che hanno e non desiderano lasciare il proprio appezzamento di terreno...La famiglia fantastica, tutti molto premurosi ed accomodanti, però non molto inclini al dialogo, ad esclusione del padre, uomo coltissimo con cui ho avuto il piacere di parlare quotidianamente di qualsiasi argomento..
La casa grande, confortevole, accogliente, avevo la mia stanza col bagno, dunque non potevo avere sistemazione migliore.
La città, situata all'altitudine maggiore di tutto il paese (1700 m), piccola ma molto attiva, la gente non si scompone più di tanto alla vista dei turisti, coi quali sono abituati ad avere a che fare...fa effetto vedere le strade di terra, che si trasformano in fiumi di fango quando piove, ai cui lati si trovano negozi che vendono televisori al plasma o elettronica di ultima generazione...
Il Lions Club locale è il più attivo di tutto il paese, progetta iniziative in tutti i campi, ricevendo anche un discreto consenso dalla popolazione...a rotazione siamo andati a cena a casa di quasi tutti i soci del club, sempre molto cordiali e ospitali, ma non molto presenti alle nostre attività...
Il programma e l'organizzazione forse le uniche note dolenti dello scambio: cambiamenti di programma continui, pochissima comunicazione tra le stesse famiglie ospitanti, nessuno ci avvisava mai di niente, e spesso eravamo abbandonati a noi stessi. Solo dopo qualche giorno il mio arrivo ho capito che le persone non tengono tanto in considerazione gli orari e gli appuntamenti, ma questo penso faccia parte della loro indole, e mi sono subito adattato anche io, evitando di farmi del nervoso quando la gente arrivava 1-2 ore in ritardo...Una settimana l'abbiamo passata in casa a far niente, e la cosa mi è un po' dispiaciuta, un po' perché non era stato organizzato niente, un po' perché nessuno era mai disponibile ad accompagnarci per eventuali visite o gite.
Complessivamente è stata comunque un ottima esperienza, i luoghi visitati e le meraviglie ammirate sono un bellissimo ricordo, e a livello di rapporti umani mi fa piacere di avere avuto la possibilità di vedere con i miei stessi occhi, e di capire, cosa sia una realtà da " terzo mondo" , la povertà, quella vera, la disuguaglianza sociale e l'arretratezza di un paese ancora bloccato sotto il punto di vista dello sviluppo.