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ITALIA: what else?

Un'esperienza positiva in ogni tratto: a partire dalle persone passando per una fantastica organizzazione generale fino alla conoscenza di luoghi e abitudini nuove. Sono stato felice ed onorato dalla maniera in cui sono stato trattato,dallo sbarco all'aeroporto fino ancora a oggi in quanto, nonostante le tre settimane siano ormai alle spalle, i contatti con la famiglia ospitante e le persone conosciute sono attivi e portano ancora tanti sorrisi.
Sono arrivato a Londra con cinque ore di ritardo rispetto al previsto perché la compagnia aerea ha avuto problemi con maltempo e controlli ma ciononostante sono stato accolto da due persone meravigliose (Judith John e Glyn John) che da subito mi hanno fatto sentire bene,a mio agio e con cui ho avuto diverse chiacchierate molto piacevoli.
È stato incredibile e ammirevole come abbiano passato ventidue ore fra traffico,aeroporti e accoglienze pur di fare in modo che ognuno di coloro che hanno preso parte a questo scambio giovanile possa essere accolto nella maniera più appropriata.


Ho passato la notte da loro nonostante fossero solo addetti ad accogliermi e permettermi di incontrare poi la famiglia ospitante.
La mattina seguente ho incontrato i signori Bryan (famiglia ospitante) con cui sono finalmente giunto a destinazione: Crediton,paese nelle vicinanze di Exeter (Sud Est inglese).
Con loro ho passato dodici giorni molto pieni e da ricordare; nelle vicinanze era ospitato in un'altra famiglia un ragazzo finlandese con cui ho altrettanto creato una bella amicizia. Con la famiglia, e poi altrettanto è stato nel campo, non mi è mancato nulla,anzi mi è stato concesso anche di più.
Ogni giorno abbiamo avuto gite intorno ai territori di Devon e Cornovaglia,abbiamo visitato i maggiori luoghi di interesse storico e turistico,viaggiato su treni a vapore,assaggiato il clima "estivo" inglese e avuto anche la possibilità di avere tempo libero per compere e souvenir.
Abbiamo assaggiato anche i dolci tradizionali della zona e partecipato a un torneo di bocce tradizionali cui ha preso parte gran parte della popolazione del paesino in cui siamo stati ospitati,peraltro paese natale di San Bonifacio. Abbiamo avuto anche l'unica e inaspettata occasione di assistere a un allenamento del gruppo che suona le campane in diversi modi in dipendenza dalle occasioni nella chiesa della cittadina. Altrettanto siamo stati accompagnati sulla torre campanaria della chiesa.
Dopo una cena finale in compagnia del ragazzo finlandese e di entrambe le famiglie, seguente un addio strappalacrime, ci siamo diretti verso Guildford dove avremmo preso parte al campo. Abbiamo avuto un viaggio molto comodo in un minibus guidato da due gentili volontari di Yeovil e sempre con l'accompagnamento della signora John. Con noi hanno viaggiato anche due ragazze che abbiamo avuto modo di incontrare in una delle gite organizzate dalle famiglie in precedenza. Siamo stati ospitati nel complesso dell'Università del Surrey con a disposizione molti spazi della stessa università e del campus. Ognuno di noi ha avuto una stanza singola,completa di tutto.
Anche con il cibo non ci sono stati problemi ma ci è stato concesso di avere una varia scelta fra quello che volevamo bere o mangiare durante i dieci giorni spesi lì. L'atmosfera è stata molto bella e amichevole,dopo una sola giornata ci conoscevamo già tutti e godevamo della compagnia gli uni degli altri. Con noi c'era anche uno staff di educatori che ha preso parte attivamente nel creare questo bellissimo clima,che ci si è reso subito amico e ha organizzato tante attività veramente importanti nel farci discutere e capire diversi problemi e fasi della società in cui viviamo. Ci hanno dato modo di confrontarci,esprimere le nostre idee e con tutto questo di crescere,sia come conoscenza sia come autostima. Hanno fatto grandi sforzi per permetterci di visitare più luoghi possibili,di vedere ed entrare nella cultura e società inglese di cui eravamo ospiti.
Ci hanno concesso anche diverse uscite esterne al programma,di interesse solo di pochi come l'andare allo stadio Stamford Bridge ad assistere a una partita di calcio o l'organizzazione della serata per il bowling o per il pattinaggio sul ghiaccio. Abbiamo visitato Londra,Brighton e Portsmouth in quei giorni secondo il programma dell'organizzazione. Ci è stata data la possibilità anche di una visita veloce alla città di Dover dove abbiamo svolto attività di volontariato insieme agli altri membri del Club. Devo sottolineare anche la brillante organizzazione nell'accompagnare ciascuno di noi all'aeroporto con quattro minibus e tante corse avanti e indietro grazie allo staff di educatori che hanno permesso a ciascuno di noi di avere un'attesa in aeroporto limitata e favorevole.
In conclusione posso dire che in ogni tratto i signori che hanno organizzato e dato vita a questo progetto hanno offerto a tutti noi una bellissima immagine di sé come persone,del proprio paese e dell'associazione di beneficenza di cui sono membri e rappresentanti.

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