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ITALIA: what else?

Mi chiamo Alessia, ho 18 anni, vivo a Padova, città del nord Italia.
Dal 24 luglio al 12 agosto 2013 ho partecipato allo Youth Lions Exchange con l’Inghilterra.
Il mio trasferimento in Inghilterra non è cominciato sotto i migliori auspici perché il mio volo da Venezia per Parigi è partito in ritardo ed ho perso quello di coincidenza per arrivare a Birmingham. Ho maledetto, per tutte le due ore che ho aspettato il volo successivo, l’Air France e l’aeroporto di Parigi.
Visto il mio ritardo non ho potuto fare conoscenza subito con i ragazzi che partecipavano con me agli scambi giovanili, già arrivati in aeroporto prima di me.
Ho avuto la fortuna di stare in famiglia con un’altra ragazza che avrebbe poi fatto il campo assieme a me: il suo nome è Mona, è originaria della Norvegia ed è mia coetanea. E’ una ragazza molto sveglia, simpatica e affidabile. Mi piace parlare con lei su Facebook, ancora adesso che abbiamo finito il campo.


Le risate più fragorose le ho fatte con lei, ci capivamo al volo anche se la mia conoscenza della lingua inglese non è perfetta e lei di italiano, ovviamente, non capiva nulla. In quei frangenti ho scoperto, con piacere, che il linguaggio dell’amicizia è universale ed è stato fantastico aver potuto ridere e scherzare anche con gli altri ragazzi del campo come se fossero stati tutti miei connazionali.
Non preoccupatevi se non vi sentite molto preparati in inglese, potrete consolarvi scoprendo che probabilmente c’è qualcuno che lo parla peggio di voi …
La mia host family era formata da Bill, sua moglie Pauline e il loro gatto Simba.
Con la mia host family abbiamo fatto parecchi giri e mi è rimasto impresso il fatto che, durante una visita ad un museo di ceramiche, c’era anche una sezione dedicata ai bagni: visto il mio stupore, Pauline mi disse che solo gli inglesi possono vantarsi da avere un museo sulla storia dei water….
Abbiamo anche visitato Liverpool, Lichfield, un sito nei paraggi di Newcastle dove erano presenti delle rovine romane e una villa rinascimentale; tutti questi luoghi mi sono piaciuti molto. Il tempo è stato abbastanza clemente i primi giorni ma, quando il 28 luglio abbiamo preso parte alla festa di carnevale all’aperto, organizzata dai Lions di Newcastle, con giostre, esposizione di macchine d’epoca, attrazioni varie come ballerine che facevano acrobazie sui cavalli, l’Inghilterra ha voluto tener fede alla sua fama di paese piovoso ed è venuta giù a catinelle e senza interruzione per tutto il pomeriggio … più ci auguravamo che smettesse, più la pioggia aumentava d’intensità.
A Liverpool ho potuto approfondire la conoscenza con alcuni ragazzi del campo ed in particolare con Avia, Laura e Gabriele provenienti rispettivamente da Israele, Finlandia e Italia. Ma è stato con Avia e Mona che si è creato da subito un forte legame tanto da sentirci come sorelle nel corso dei giorni successivi.
Il 2 di agosto i ragazzi del campo ed io siamo partiti in 15 con destinazione il campo PGL - Osmington Bay. Il campo a cui ho partecipato è un campo dedicato alle attività sportive che prevedeva la suddivisione dei partecipanti in gruppi di dieci ragazzi. Fra le varie attività praticate le più avvincenti sono state : Jacobs Ladder, una sorta di arrampicata su una scala di tronchi alta circa sei metri che coinvolgeva i partecipanti della squadra a gruppi di tre; Giant Swing, una specie di altalena gigante azionata dai membri di ciascuna squadra tramite il trascinamento di una corda;  Sensory Trail che era una delle mie preferite, comprendeva una serie di prove da superare ad occhi chiusi per affinare gli altri sensi come il tatto o l’udito: davvero molto divertente !! Abbiamo praticato anche la disciplina dell’orienteering durante un’escursione nella campagna inglese, utilizzando solo bussola e mappa. Anche il quell’occasione ho avuto conferma che l’Inghilterra presenta davvero dei paesaggi mozzafiato!
Il mio gruppo era guidato da Scotty, un ragazzo scozzese che lavora al campo PGL. Se avrete la fortuna di partecipare in futuro al campo di Osmington, chiedete di conoscerlo perché vi assicuro che è speciale: è il ragazzo più pazzo e esilarante che io abbia mai incontrato in vita mia …
Un altra attività molto divertente è stata On-Site Raft Building; a dire la verità non è stata proprio apprezzata da tutti dato alcuni non erano vestiti in modo adeguato perché non erano stati avvisati di portarsi da casa un abbigliamento che si potesse adattare all’occasione. L’attività consisteva nel costruire una zattera con la quale poi fare un percorso in un laghetto artificiale: ovviamente nessuno di noi è tornato negli alloggi asciutto e, per di più, l’acqua del laghetto era gelida!!!
Il campo ha rappresentato, nel suo complesso, un’esperienza molto divertente, ma lo è stata soprattutto per la fantastica compagnia degli altri ragazzi dello “scambio”.
Era tutto ben organizzato anche se gli alloggi erano poco spaziosi e non era previsto un luogo dove poterci incontrare nel tempo libero per fare conversazione; forse, anche, il cibo non era il massimo, ma probabilmente perché noi italiani siamo abituati alla nostra ottima cucina!!!
Concludo dicendo che i ricordi di questa fantastica vacanza li porterò sempre con me, dato che è stata l’esperienza di vita fuori dalla famiglia che finora mi ha gratificato di più; a questo punto un consiglio a tutti coloro che potranno farlo: partecipate agli scambi giovanili dei Lions!

 

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