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ITALIA: what else?

E’ la prima volta che ho partecipato ad un scambio giovanile organizzato dai Lions. Prima della mia partenza ero sia felice che un agitato poiché non sapevo cosa aspettarmi! Al mio arrivo all’aeroporto di Vilnius la mia famiglia ospitante mi stava aspettando li con un cartello sul quale c’era scritto il mio nome. Sono stato veramente fortunato la mia famiglia era estremamente ospitale e ha fatto di tutto purché mi sentissi come a casa, infatti il secondo giorno che era una domenica mi hanno portato dai loro genitori che per fortuna parlano russo, ci è voluto veramente poco perché diventassimo buoni amici e di fatti tutt’ora comunico con questa mia famiglia ospitante di Vilnius. Il primo giorno di attività con gli altri ragazzi è stato divertente abbiamo parlato di come siano capitati li ecc. Ognuno di noi ha detto di avere una famiglia ospitante molto simpatica e ospitale solo che alcuni ragazzi hanno sottolineato il fatto che le loro famiglie ospitanti parlavano inglese a malapena, penso che per il futuro si dovrebbe verificare che la famiglia che ospita il/la partecipante parlasse inglese, se no almeno una lingua con la quale potesse comunicare con il/la partecipante (in questo caso russo e tedesco hanno rimpiazzato l’inglese ma tra di noi ragazzi parlavamo quasi esclusivamente in inglese anche se un po’ di altre lingue si sentivano qua e la ma non lo si faceva apposta! Le attività svolte a Vilnius erano ben preparate e divertenti! Solo che quel giorno nel quale abbiamo dovuto esplorare la città di Vilnius con l’aiuto di una cartina e di informazioni chieste ai passanti il piccolo problema della lingua si è ripresentato, era un giorno feriale la maggior parte della popolazione stava lavorando e in giro c’erano solo pensionati che di inglese non sanno nulla, ma per fortuna il russo lo parlavano in 3 nel nostro gruppo, era una cosa inaspettata ma non se ne può dare una colpa a nessuno. Ognuna delle persone che abbiamo incontrato quel giorno era pronta riempirci di storie e informazioni sulla storia lituana e di quella della città di Vilnius.


Un’altra osservazione che molti di noi hanno fatto è stata: Stiamo sempre facendo qualcosa che è un fatto positivo! Ma non stiamo avendo il tempo di conoscerci meglio. Quindi per il futuro proporrei un po’ più di tempo libero da passare assieme chiacchierando e scoprendo nuove cose sui nostri paesi.
Dopo Vilnius ci hanno portato a Kaunas la seconda città più importante della Lituania. Lì abbiamo avuto l’occasione di venire a contatto con delle associazioni di volontariato, abbiamo pure aiutato una di quelle pulendo una casa che stava per diventare una specie di casa famiglia solo che era destinata ai ragazzi orfani diventati maggiorenni che non sanno dove andare. A Kaunas le famiglie erano sempre ospitali e calorose, solo che due ragazze del gruppo sono state ospitate nel hotel che appartiene alla famiglia che ha scelto di ospitarli, parlandone con loro non le dispiaceva affatto, però l’aspettativa era quella di passare del tempo con la famiglia e imparare qualcosa in più sulla Lituania. Penso che sia fondamentale che le famiglie sappiano che dando alloggio a dei ragazzi che stanno partecipando ad uno scambio giovanile dovrebbero passare del tempo con loro facendogli sentire parte della famiglia. Molte delle attività svolte a Kaunas erano attività nelle quali dovevamo collaborare assieme, diciamo che non sono cose che si fanno tutti i giorni e che non tutti erano entusiasti di fare al primo pensiero, ma alla fine nessuno si è rifiutato di partecipare e ci siamo divertiti tantissimo. Dopo 3 giorni a Kaunas ci hanno portato a Svencele un piccolo camping vicino al mare era un posto meraviglioso con dei panorami mozzafiato soprattutto al tramonto, ci aspettavamo di poter fare il bagno visto che c’era il mare solo che per nostra sorpresa fare il bagno era vietato poiché era un luogo dove si praticava wind surfing quindi per evitare incidenti si è vietato fare il bagno. E’ stata una piccola delusione ma le attività per noi pensate dai responsabili erano divertenti, solo che si è ripresentato il problema di Vilnius (avevamo poco tempo da passare tra di noi per conoscerci meglio), lo sottolineavano i ragazzi che hanno già partecipato a scambi giovanili organizzati dai Lions in precedenza e lo hanno notato anche quelli per i quali era la prima volta. Nonostante tutto quella settimana al mare è stata divertente e unica. Quando è arrivato il giorno della partenza non ci si riusciva a credere, infatti qualche lacrima è scappata alla fine. E’ incredibile quanto ci si possa avvicinare a delle persone in così poco tempo. Grazie alle moderne vie di comunicazione siamo ancora in contatto tra di noi (forse è questo il vantaggio di un gruppo piccolo, si riesce a comunicare con tutti con chi di più e con chi di meno ma ci si riesce). Sono veramente grato di aver potuto partecipare a questo scambio e penso che se potessi rifarei un esperienza del genere.
Per questo voglio ringraziare tutti i Lions ed in particolare Luisa Paroli, Guido Anderloni e Fabrizio Carmenati.

Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Daniel

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