Il 16 Luglio 2006 sono partito dall’aeroporto di Bari; destinazione: Kuala Lumpur, Malesia….Sicuramente ero eccitato ma non avrei mai immaginato l’incredibile avventura che mi aspettava.Le dodici ore di viaggio mi hanno stancato ma l’adrenalina cresceva sempre di più. Arrivato a Kuala Lumpur, ho preso il volo per Kuala Terengganu. La mia breve sosta nell’aeroporto della capitale mi ha subito provocato un cosiddetto cultural shock…persone di culture completamente differenti dalla mia: indiani, cinesi, malesi. Mi sentivo in imbarazzo infatti tutti mi guardavano e sorridevano. Che sensazione incredibile! Il volo per kuala terengganu è durato un’ora e appena sono sceso dall’aereo ho subito testato cosa realmente vuol dire il caldo tropicale; un’umidità pazzesca, indescrivibile.La famiglia (…), cinese, mi ha ospitato per una settimana e sono riusciti a trasmettermi grande affetto. La loro famiglia è composta da due gemelli di sedici anni, Terence e Terisa, e i loro genitori Yap Kea Ping e Gan Swee Bee.
Mi hanno fatto visitare moltissimi luoghi. A causa del caldo e del cibo a cui non ero abituato, solo la prima settimana ho perso ben 6 chili.
La Malesia ha una grande ricchezza: oltre alle bellezze naturali (giungla ovunque), le tre culture indiana, cinese e malese convivono assieme; quindi è possibile “vivere” le tre culture contemporaneamente. I loro usi e costumi sono completamente diversi dai nostri e all’inizio ho dovuto lavorare sodo per abituarmici.Il cibo è vario. Come ho detto, ho avuto la fortuna di assaggiare tre tipi di alimentazione completamente diversi. A partire dal cibo speziato malese, continuando con le specialità indiane fino ad arrivare a………..al riso cinese.
Il riso viene “abbinato” ad ogni alimento…pollo, maiale, vegetali, pesce. Ciò che ho apprezzato di più è sicuramente la frutta….varietà mai viste in Europa.Kuala Terengganu è una città di circa 200.000 abitanti. Non vi sono monumenti ma le moschee e i templi indiani e cinesi hanno un fascino mozzafiato. Alla fine della prima settimana, la famiglia ospitante ha comprato un viaggio per me su un’isola tropicale: sembrava un sogno. Alberi di cocco, sabbia bianca, acqua cristallina, coralli , pesci tropicali…..squali, giungla, scimmie. La seconda settimana ho vissuto nella famiglia (…), in Kuala Lumpur. Ho subito legato molto con il mio host brother, Jia Jien, della mia stessa età. sua sorella Jia Ying, di quindici anni, era davvero generosa e cercava di mettermi a mio agio in ogni situazione. Per quanto riguarda il signor e la signora Choo, sono stati gentili e accoglienti.Ho visitato le twin towers e il centro della metropoli. Kuala Lumpur è una città davvero magica. Tre giorni li abbiamo passati in un parco a tema: forse è l ‘unico posto dove il clima è sopportabile a causa della sua ubicazione sui monti.L’esperienza che più mi ha colpito è stata quella del camp. C’erano sessanta giapponesi, quattro italiani, due ragazze norvegesi e una belga. Fantastico! Il Leo Club organizzava le attività, i giochi culturali. Siamo stati divisi in otto gruppi, ognuno dei quali doveva avere un nome e un grido. Il nome del mio gruppo era “u megg’”….dialetto materano. Il secondo giorno abbiamo preparato unaperformance… in due ore ho insegnato una breve coreografia al gruppo e grazie a questa abbiamo vinto il premio per la miglior performance.Tutti erano felici e pronti ad apprendere qualcosa dal prossimo, ad attingere dalle altre culture, ad arricchirsi…vi era un’atmosfera serena. Il terzo giorno hanno assegnato gli altri premi e… ho ricevuto quello del miglior partecipante.
La terza famiglia, a Kuantan, era composta da cinque persone: il signor Choo Boon Hin, la signora Chan Yun Yin e i loro figli; Jonathan, il mio più caro amico in Malesia, Bobby e Pai. Con loro mi sono divertito un mondo e ora che ripenso a tutti i luoghi e alle avventure che ho vissuto quella settimana mi viene una fortissima nostalgia. Inoltre, sono stati gli unici che hanno voluto che imparassi qualcosa a proposito della loro lingua…non facevano altro che insegnarmi e correggermi in ogni occasione. Alla fine della settimana ho anche cucinato un bel piatto di pasta per ognuno di loroAnche in Kuantan sono andato a scuola ma alcuni giorni ho preferito rilassarmi sulla spiaggia. Inoltre la giungla è un luogo da sogno, dove è possibile incontrare qualunque tipo di animale; quindi, chiedevo ai miei fratelli di accompagnarmi per delle piccole gite. Una delle visite che più mi ha interessato è stata quella presso una piccola fabbrica di produzione dei batik, i costumi tradizionali della Malesia. La cosa che mi ha stupito che sono i motivi floreali sono disegnati e colorati a mano utilizzando una speciale tecnica. Era bellissimo osservare quegli artisti all’opera…L’ultima settimana sono tornato a Kuala Lumpur. Il mio viaggio era quasi terminato, ma non ero ancora sazio, sazio di cultura, sazio di conoscenza.Ho visitato molti templi, ho conosciuto molte persone fantastiche e ho “assorbito” tutto ciò che potevo per la mia crescita personale. Prima di partire il mio obiettivo principale era quello di crescere… credo di esserci riuscito. Questo tipo di esperienze insegnano moltissime cose.Credo che questa relazione abbia raccontato solo il cinque per cento del mio viaggio. Credo sia impossibile trasmettere tutte le sensazioni, emozioni, sentimenti che hanno invaso il mio cuore durante il mio soggiorno in Malesia.Voglio ringraziare il Lions Club di Matera per questa meravigliosa opportunità e in particolare la signora Martino che mi ha seguito in ogni mia “mossa” prima del viaggio e durante… questo mi ha aiutato molto.
Grazie davvero