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ITALIA: what else?

Come al solito è stato fantastico, arricchente.
In questo viaggio, sembra impossibile, ma ancora più che nei precedenti, si è instaurato un legame molto forte con gli altri ragazzi tanto che, con alcuni, ci siamo già rivisti in Danimarca neanche un mese dopo il ritorno a casa, e altri 2 viaggi sono già programmati.
Tutte le volte che ci penso (ma non sono solo io a dirlo), mi rendo conto di quanto sia fantastico sapere di avere amici e una casa, in quasi tutti i paesi d'Europa. Davvero, come ho detto anche in una cena Lions, dopo questi viaggi la geografia si comprime. 
Il Messico, la Svezia, la Polonia, la Danimarca, l'Inghilterra non sono più a migliaia di chilometri di distanza, ma semplicemente dietro casa.
E non solo.


Si entra in contatto con mondi diversi, con persone molto differenti da te per educazione, cultura e tradizioni; si impara a conoscere queste realtà nuove e di conseguenza si impara anche ad apprezzare di più la propria. 
Non sto a raccontare tanto di ciò che ho fatto in Messico come attività, perché, secondo me, non è tanto quello il punto. Si, potrei dire che ho mangiato chili, ballato la salsa, parlato spagnolo, ascoltato canzoni mariachi, ma questo può farlo anche un turista, o si può imparare leggendo un volantino pubblicitario o un libro. Quello che si impara Messico, Hawaii, Canada, America o comunque in qualunque di questi scambi giovanili (che come si diceva: non sono viaggi ma esperienze), è di uscire dal proprio guscio e togliersi i paraocchi di far cadere le maschere. si impara ad adattarsi, a divertirsi e a vivere il presente.Per questo sono profondamente grato al lions club che mi ha dato per ben 4 volte, questa possibilità unica.(…)