La Mongolia è un paese vastissimo dove si respira un’aria incontaminata da smog. Vi si sentono gli aromi di tante piante e spesso si convive con gli umori di animali , soprattutto pecore e cavalli.
E’ stata un’esperienza forte , si è vissuto anche in “gher”, cioe’ tende di nomadi condividendo latte di pecora come segno di ospitalità.
E infatti l’impressione è che sono un popolo di nomadi, anche se vivono in città perché sono pronti a cercare la campagna appena possono. Di certo esprimono desideri non sofisticati né vogliono una vita “tecnologica”.
Quanto al pensiero, mi pare di poter dire che vivono all’ombra della memoria di Gengis Khan.
Mi sento di esprimere un grazie di cuore a chi ha dato anche a me la possibilità di confrontare la nostra vita europea con quella di un popolo tanto diverso da noi e che, per qualche verso, mi ricorda la vita della gente anni fa.