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ITALIA: what else?

Il mio viaggio verso la Norvegia è iniziato il 30 giugno da Bologna quando sono salita in aereo e ho salutato la mia famiglia, ero per la prima volta completamente da sola e spaventata dall’avventura che stavo iniziando perche non sapevo davvero cosa mi sarebbe aspettato.
Arrivata a Oslo ho trovato invece la mia host family e la ragazza danese che avrebbe passato con me la settimana in famiglia.
La famiglia norvegese appunto mi ha accolto in casa loro e mi ha dato tutto quello di cui avevo bisogno facendomi sentire a casa.
Durante la settimana ci hanno portato a visitare non solo le cittadine circostanti ma anche la capitale, dei musei e delle piscine e alla sera trovavamo sempre il tempo per fare due chiacchiere e farci raccontare delle loro tradizioni o della Norvegia in generale.

La secondo settimana invece abbiamo lasciato la host family e ci siamo trasferiti in un campus a Nearnes, sul fiordo di Oslo, con anche gli altri ragazzi di tutto il mondo che erano ospitati dalle altre famiglie. Durante la settimana abbiamo fatto attività incredibili come sci d’acqua, windsurf, canoa e tanto altro alternate invece a giornate più tranquille in cui abbiamo fatto gite in barca, visitato un altro museo e fatto un falò sulla spiaggia. Oltre all’incredibile divertimento di tutte queste attività la cosa che ricordo più piacevolmente sono le conversazioni con tutti gli altri ragazzi con cui giorno dopo giorno diventavo più amica e da cui imparavo tantissime cose sulla loro cultura, sul loro stato o semplicemente sui loro pensieri.

 

La terza settimana con rammarico abbiamo lasciato la Norvegia per trasferirci in Svezia ospitati nella grande casa dei capi Lions della Norvegia che come la host family ci ha aperto le porte della loro grande casa e ha accolto invece che solo 2, ben 24 ragazzi da tutto il mondo.
Anche là in Svezia abbiamo fatto attività fantastiche come visitare una fabbrica di confezionamento per uova, raccogliere frutti di bosco e canoa.
Siamo anche stati a Oslo (eravamo vicini al confine con la Norvegia) dove abbiamo visitato il museo del premio nobel per la pace, il castello e il trampolino per lo sci.
Abbiamo avuto molto più tempo per stare tra di noi e preparare un piccolo spettacolo cha abbiamo fatto l’ultima sera per tutte le host families in cui abbiamo cantato e ballato e ringraziato tutti per la bellissima avventura.

 

La mia esperienza si è conclusa con fiumi e fiumi di lacrime nel salutare quelle persone che erano state con me per 2 settimane e che avevano reso tutto così indimenticabile; indimenticabile infatti è l’aggettivo che attribuirei a questo mio viaggio perché indimenticabile è la mia famiglia norvegese, indimenticabile sono i luoghi fantastici e naturali che ho visto e indimenticabili sono gli amici che ho ora sparsi per tutto il mondo!

 

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