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ITALIA: what else?

Milano, Dubai, Melbourne e finalmente Auckland, dopo un lungo e interminabile viaggio è iniziata la mia straordinaria e indimenticabile avventura in Nuova Zelanda.
Dopo esse stata immediatamente accolta in aeroporto, un membro dei Lions mi ha accompagnata a Cambridge, una piccola cittadina nella provincia di Waikato, nella stupenda isola del Nord. Qui ho trascorso il primo periodo del mio soggiorno, ospitata dai Riddle, una coppia di signori amichevoli ed estesamente disponibili che mi hanno accolta e fatta sentire a casa fin dal primo istante.
Nel tempo trascorso con loro non mi sono mai annoiata: ho distribuito torte natalizie con il Lions locale, ho visitato i bellissimi Hamilton Gardens, le grotte di Aranui e di Waitomo, dove le pareti sono completamente ricoperte di vermi fosforescenti, ho scommesso alle corse dei cavalli, fatto un tour delle case con le migliori luci natalizie, ho visitato la Kiwi House di Otorohanga, alcuni laghi stupendi nelle zone limitrofe e la fattoria di famiglia, ho pescato su una barchetta in mezzo all’oceano, provato il loro cibo e ricambiato cucinando per loro alcuni dei nostri piatti tipici; ho vissuto il mio primo Natale al caldo circondata dai loro parenti, ricevendo regali da ognuno di loro e respirando, forse per la prima volta nella mia vita, il vero spirito natalizio.

Ci samo poi spostati in una bellissima casa sulla spiaggia a Pukehina, dove ho trascorso gli ultimi giorni prima di raggiungere il camp a Okataina.

Superato il triste momento degli addii con la famiglia, mi sono presto resa conto di quanto fosse fantastico ciò che mi aspettava.

Arrivata al camp sono stata subito accolta da altri ragazzi che, dopo avermi mostrato l’intera struttura, mi hanno presentato Aaron il direttore, una persona veramente fantastica che fa del suo meglio per garante a tutti noi ragazzi un’esperienza indimenticabile e piena di avventure.

Uno dopo l’altro, nel corso della giornata sono arrivati tutti i ragazzi partecipanti al camp, quest’anno 48, da Nuova Zelanda, Australia, Malesia, India, Tonga, Italia, Danimarca, Canada e Brasile. Un bel gruppo di volti curiosi, allora sconosciuti, ma che ora mi sembra di conoscere da una vita.

Dopo i primi due giorni passati a socializzare e conoscersi, i ritmi si sono fatti più intensi. Sveglia presto e giornate piene di cose da fare e da vedere. Arrampicata, bowling alternativo, kayak e giochi d’acqua, gare di velocità su piste che scendono lungo l’intera collina, sport estremi, scoop (simile al bungee dumping), escursioni, terme naturali, quiz serali, mungitura delle mucche… sono solo alcune delle attività in cui ci siamo cimentati 

 

Fortunatamente il ritmo non è sempre stato così frenetico, vi sono infatti giornate più tranquille, ma non per questo meno interessanti! Capita di fermarsi ad osservare enormi cascate immerse nella foresta, fiumi di un azzurro cristallino, laghetti caldi e fumanti, paesaggi incontaminati, guardare un film, passare del tempo insieme sdraiati sulla sabbia ammirando le onde dell’oceano o l silenzio dei laghi, festeggiare il capodanno e poi sdraiarsi sull’erba ad ammirare il bellissimo cielo stellato.

Fantastico è stato anche il tempo trascorso in compagnia dei Maori che, dopo averci accolti con canti e balli tradizionali, ci hanno coinvolti facendoci assaporare la loro cultura. Abbiamo infatti ballato e cantato con loro,. dormito nella loro Marae, partecipato alla preparazione dell’Hangi, intrecciato decorazioni e cestini di foglie, ci siamo vestiti con i tradizionali abiti Maori, ascoltato racconti ed infine abbiamo ricambiato con un allegro spettacolo multinazionale, dove ognuno di noi ha fato conoscere qualcosa della propria cultura. 

Purtroppo in un batter d’occhio il camp è giunto al termine ed è arrivato il momento degli addii, o meglio, degli arrivederci. Come previsto è stato un momento di abbracci, di promesse e di lacrime… molte lacrime!

Un’esperienza del genere ti cambia, amplia i tuoi orizzonti e ti insegna a vedere le cose sotto una luce diversa. Condividere ogni momento delle tue giornate con altri ragazzi diversi ma allo stesso tempo uguali a te permette di creare legami veri e profondi e tutti noi speriamo di poterci rincontrare un giorno, da qualche parte nel mondo.

Posti meravigliosi, esperienze indimenticabili, tanti nuovi amici, ricordi stupendi, una nuova famiglia e una seconda casa. Queste sono le cose che riporto con me in Italia e che spero con tutto il cuore di ritrovare al più presto. 

 

Se siete nell'età giusta, avete voglia di viaggiare e di provare un'esperienza che ricorderete con gioia per tutta la vita, questa è la vostra occasione!

Un grandissimo ringraziamento a Laura Schiffo e a Loris Baraldi che mi hanno permesso di prendere parte a questo progetto,  organizzando il mio viaggio in ogni dettaglio; ringrazio e saluto anche Garry Pavitt e Aaron Cameron, nonché tutti gli altri membri Lions della Nuova Zelanda e in particolare di Cambrige che hanno reso questo mio viaggio straordinario e indimenticabile.