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ITALIA: what else?

Quest’anno ho avuto l’opportunità di viaggiare all’estero e visitare le terre inesplorate della Nuova Zelanda grazie al Lions Club. I Lions mi hanno dato l’opportunità di visitare un posto molto distante da casa e che senza il loro aiuto sarebbe stato impossibile.
La Nuova Zelanda è un luogo molto differente dalle altre nazioni in cui sono stato, hanno abitudini completamente diverse dalle nostre e un modo tutto loro di vedere le cose.
La mia permanenza è durata circa un mese (da 31 fino al 27) e dato che ho cambiato molteplici famiglie sono riuscito a visitare quasi interamente le due isole, e di confrontare le differenze sia morfologiche che culturali delle aree. Ho passato l’intero scambio in compagnia di un ragazzo italiano, quasi mio coetaneo, grazie al quale ho potuto scambiare opinioni riguardo alle esperienze che abbiamo avuto e ci siamo potuti aiutare a vicenda nei momenti di difficoltà comunicativa con l’host family.
Le famiglie Lions ci hanno accolto sempre molto calorosamente e anche se il gap generazionale era molto elevato, hanno fatto di tutto per farci sentire a nostro agio e mostrarci tutto quello che la loro terra può offrire, tenendo conto anche delle nostre preferenze.

Le prime due settimane le abbiamo passate nell’isole del sud, un luogo molto ostico, sia a causa del clima quasi polare, sia per quanto riguarda la presenza di un ambiente roccioso e la poca concentrazione di persone all’interno delle cittadine. Abbiamo visitato le città principali del sud come Dunedin e Christchurch, rendendoci conto delle differenze abissali riguardo ai costumi delle persone rispetto quelle della nostra madre patria. Le case sono molto più basse e gli edifici urbani sono molto spaziati tra loro e tante aree verdi. Gli abitanti sono per la maggior parte contadini e quindi bisogna un po’ abituarsi ai modi burberi e al tipo di attività che ti propongo riguardanti la fattoria e il bestiame. Una grande differenza che ho notato nelle persone rispetto agli italiani è la sincerità e il senso di fiducia che i kiwi hanno nei confronti del prossimo; talvolta si fidano a tal punto di lasciare le case aperte anche quando sono fuori in giro.

Con la prima famiglia siamo andati a visitare i luoghi della “Terra di mezzo” (Signore degli Anelli), passando dalle vaste pianure piene di mucche, fino alle montagne rocciose, per arrivare ai laghi di origine glaciale con colori che non avrei mai potuto immaginare. I neo zelandesi sono delle persone molto sportive che tendono a svolgere attività piuttosto fuori dal comune. Loro sono gli inventori del bungee jumping, i luge (delle specie di carrette che vanno giù velocissime dalla collina facendo le gare tra di loro), Zorbing (palle riempite d’acqua nelle quali ti inseriscono e ti lanciamo giu dalla montagna) e molte altre attività estreme. I prezzi molto spesso sono abbastanza alti ma se ne si ha la possibilità fare queste attività sarà un esperienza unica.

La Nuova Zelanda è una meta molto ambiata per coloro che piacciono i paesaggi e per i fotografi, poiché ci sono dei paesaggi spettacolari che in tutto il resto del mondo non si trovano, dovuto anche al fatto che essendo la popolazione composta solo da 4 milioni di abitanti, il luogo non è stato deturpato dalla costruzione di cittadine urbane causa di un grosso impatto ambientale. Se si ha l’opportunità di andare a sciare bisogna coglierla al volo, perché nonostante gli impianti molto differenti da quelli europei (piste non segnate in modo evidente e molto spesso zone inesplorate con indicazioni solo riguardo la direzione come discesa versane est), ti ritroverai in cima al mondo ad osservare distese di monti inondati da neve fresca e pianure immense ai tuoi piedi.

Gli abitanti del sud sono persone molto orgogliose e che hanno molta voglia di fare e mettersi in gioco, questo lo abbiamo capito quando visitando Christchurch (città colpita dal terremoto 2 anni fa), abbiamo visto molteplici affissi e bandiere per la città, i quali mettevano in risalto il coraggio degli abitanti che nonostante il danno inferto, loro erano rimasti ed erano pronti a ricominciare da capo. Abbiamo visitato anche molte cave di marmo, con il quale hanno costruito le abitazione di un intera città, e anche delle miniere d’oro a cielo aperto. Abbiamo passeggiato in percorsi ai lati di fiumi e siamo andati anche con le jet boat (barche con motore a getto che viaggiano ad alte velocità con le quali svolgono gare in fiumi il cui letto è poco profondo).

L’isola del nord invece è molto differente, gli abitanti sono molto più simili a quelli europei e l’isola è molto più popolosa, dovuto al fatto che il clima è molto meno rigido rispetto al sud. L’isola settentrionale è la terra nativa dei maori, popolazione migrata dalle isole tropicali fino alla Nuova Zelanda, formando paesi e clan. I Maori sono delle persone molto orgogliose delle proprie dinastie e anche molto competitive, pronte a lottare per arrivare al loro obbiettivo.

L’ambiente è molto differente da quello del nord: molte meno montagne, molti più fiumi e molte più pianure. Abbiamo visitato La Contea (Hobbiton), il set permanente del signore degli anelli, nel quale stanno girando anche la trilogia dello Hobbit, facendo le foto nelle casette in miniatura e bevendo una birra al Green Dragon (il pub degli hobbit).

Siamo stati anche a Rotorua, una delle più grandi mete turistiche di tutta la Nuova Zelanda: grazie alle attività geologiche presenti nell’area sono presenti una gran quantità di geyser e innumerevoli centri termali (questo è stato uno dei motivi iniziali per i quali la Nuova Zelanda è stata visitata e successivamente divenuta colonia).

Grazie alle famiglie abbiamo potuto gustare i piatti tipici del luogo e andare a pesca di pesci strani ma saporiti, visitare le grotte con i vermi fosforescenti di Waitomo, esperienza bellissima, passando quattro ore a scalare la roccia viva, passando tra carrucole sotterranee e la luce generata solo dal faretto collegato al casco protettivo, tutto offerto dal Lions Club.

Sidney

Lo stop over proposto da quest’anno è stata un esperienza molto bella e innovativa che mi ha permesso di visitare un altro posto oltre a quello indicato nel viaggio-scambio. Inoltre grazie al fatto che eravamo in molti ragazzi ho potuto scambiare le mie esperienze con quelle degli altri che sono stati in differenti parti del mondo. Sidney è una citta unica, una delle poche metropoli a mio parere ancora vivibile, in cui puoi trovare dei palazzi dell’ottocento accostati a grattacieli enormi e modernissimi. Inoltre grazie al tour organizzato da Loris Baraldi abbiamo potuto visitare e comprendere a pieno tutte le bellezze di questa città. Siamo stati nei luoghi più rinomati della metropoli e grazie alla visita alla torre, abbiamo potuto renderci meglio conto della sua bellezza anche da un differente punto di vista. Le visite sono state belle e ben organizzate in modo tale da non risultare troppo monotone e dare la possibilità di avere una visione integrale e ampia di tutta la città dall’opera house fino a Bondi Beach. Abbiamo avuto tempo libero a nostra disposizione in modo tale da fare ciò che più ci piace. Siamo stati anche ospitati in un grande ristorate cinese molto rinomato grazie al Lions Club e scambiato molte esperienze con le molteplici guide del posto.

Italia

Una delle famiglie che mi ha ospitato all’estero, è venuta in Italia per vacanza e siamo riusciti a incontrarci. La mia famiglia ha potuto stabilire un forte legame con gente di altri paesi e constatare di persona le differenze culturali tra noi e loro. Abbiamo passato qualche giorno insieme chiacchierando e visitando le città vicino al mio paese nativo. I legami che si creano tra le persone sono una delle cose più importanti che ti rimangono di un viaggio, sono loro che ci portiamo dentro e le esperienze legate alle amicizie fatte dovunque ci si trova. Grazie a questa esperienza non solo ci si arricchisce ma si dona un qualcosa anche agli altri. Viaggiare è un’esperienza unica che ti cambia dentro ed è l’unica cosa che nessuno ti può togliere.