Al limite dell’età concessa, ho avuto la fortuna di prendere parte all’iniziativa Lions “Youth Exchange Programme” in Nuova Zelanda. Un’esperienza emozionante, che mi ha permesso di crescere sia a livello formativo culturale che personale.
Sono partita il 17 Dicembre 2013 per atterrare a Auchland il 19. Un viaggio decisamente lungo in cui ho pensato e fantasticato su ciò che avrei vissuto, per tornare con la consapevolezza che l’esperienza aveva di gran lunga superato le mie aspettative.
Ad accogliermi ho trovato la disponibilità e la gentilezza in primis di molte persone, da chi mi ha incontrata in aeroporto,dalla famiglia, da chi era con me al campus, in secondo luogo della cultura di un popolo meraviglioso.
Sono rimasta con la famiglia Kingsland durante la prima settimana, trascorrendo con loro il Natale. Vivere la loro quotidianità, andare a fare la spesa, dal parrucchiere, ad esplorare l’area di Rotorua, ma soprattutto passare con loro e i famigliari le vacanze estive ed il Natale, mi ha fatto sentire non un’ospite, ma parte della famiglia.
Partendo dal presupposto per cui ogni Host Family è diversa e vive in zone differenti della Nuova Zelanda, ritengo utile usare questo report per dare qualche consiglio a chi si troverà nella mia situazione.
Non lasciatevi intimorire dalla lingua. Anche se conoscete l’inglese, l’accento e gli slang usati in Nuova Zelanda sono diversi, all’inizio vi potrebbe sembrare una lingua incomprensibile. Ma la famiglia è sempre disponibile e non aspetta altro che le raccontiate qualcosa di voi. In breve tempo anche “l’inglese neo zelandese” non sarà più un problema.
Dite alla famiglia quello che preferite o se qualcosa non vi piace, loro saranno più che felici di assecondarvi.
Siate curiosi, guardatevi intorno, chiedete ciò che non sapete, immergetevi nella cultura che vi ospita e nelle sue abitudini.
Non aspettatevi sempre una colazione all’italiana e se vi propongono banane alla griglia, assaggiatele perché sono deliziose.
Portatevi degli indumenti comodi, la Nuova Zelanda ha dei meravigliosi paesaggi e la famiglia non perderà occasione di mostrarveli e di rendervi partecipi di attività all’aria aperta.
Specialmente se siete ospitati per Natale, portate dei piccoli pensieri alla vostra Host Family. Fate attenzione con il cibo perché arrivati in aeroporto dovrete dichiarare cosa avete, in genere cibo non secco viene requisito.
Prima di arrivare, scrivete quanto più possibile con la famiglia. Vi aiuterà a capire cosa vi aspetta e quantomeno preparare la vaglia di conseguenza. Aiuterà anche chi vi ospita a capire cosa preferite.
Trascorso il periodo in famiglia, vi aspettano degli indimenticabili giorni al Campus. È situato a Rotorua (che letteralmente vuol dire due laghi), immerso nella natura, senza linea telefonica e senza internet, senza luci artificiali e senza rumori. La sera guardate il cielo, e meravigliatevi. Giornate in cui potrete dedicarvi a conoscere ragazzi provenienti da altri Paesi, lasciando un po’ da parte tutta la mediazione con tecnologia e social network. Le attività che si affrontano sono le più disparate, dallo sport ai quiz, alle scampagnate al bowling all’arrampicata. Ho visto che Agnese e Francesco (due dei ragazzi italiani che erano con me al Campus) hanno già ampiamente e dettagliatamente descritto ogni attività. Per cui anche qui vi darò sinteticamente alcuni consigli.
Lasciate a casa la timidezza, se non capite qualcosa ditelo (la lingua ufficiale del campo è l’inglese e vi sono molti ragazzi neozelandesi, per i quali è, chiaramente, lingua madre. Per loro non ci sono problemi, ma sono consapevoli che l’inglese non sia la vostra lingua!).
Anche qui le attività sportive sono numerosissime, abiti comodi e scarpe da ginnastica sono necessarie. Ogni mattina, per chi vuole, c’è una corsa di qualche km, indipendentemente dalla velocità a cui andate. Se siete runners, portatevi pure il necessario, correre immersi nel verde non vi deluderà.
Portate con voi un paio di Gagliardetti del vostro Lions Club.
Se c’è la possibilità, trascorrerete dei giorni con i Maori. Anche qui ricordate di portare con voi un Gagliardetto. È una ritualità che in Italia stiamo perdendo, ma il popolo Neozelandese e altresì quello Maori ci tiene moltissimo.
Dovrete prender parte ad uno show in cui vi verrà chiesto di “mostrare qualcosa del vostro Paese”. Da un quiz improvvisato, ad una lezione rapida di italiano, ad una canzone o una danza. Se riuscite, pensate a qualcosa prima di partire, sarà divertente per voi e per il vostro pubblico.
Portate dei fazzoletti, posso assicurarvi che alla fine del Campus piangerete molto abbracciando i vostri compagni.
Ma soprattutto, sorridete sempre e divertitevi. È una possibilità unica, un’esperienza memorabile che potete vivere. Non andate via con rimpianti, avete un mese, che non è poco ma nemmeno tantissimo, sfruttatelo appieno e non ve ne pentirete!
Un piccolo commento conclusivo. Questa era la prima volta che viaggiavo con gli scambi giovanili Lions, ho 22 anni e mi sono pentita di non aver preso parte prima a quest’iniziativa. Anche se è vero, ho avuto altre esperienze di scambio e Host Family e devo ammettere che viverla ora, un po’ più matura, mi permette di dare e di ricevere molto di più di quanto non facessi quando ero più piccola. Spero che le mete Lions Youth Exchange che accettano età superiori ai 22 anni rimangano tali, ma soprattutto spero di poterne prendere parte.
Per qualsiasi altra informazione sul mio viaggio, lascio la mia e-mail, sarò felice di rispondere: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.