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ITALIA: what else?

Se mi chiedessero di descrivere la mia esperienza in Olanda con una sola parola direi SPECIALE. 
Non posso negare di aver incontrato qualche problema iniziale, soprattutto nei primi tre giorni. Solo 2 ore di volo per raggiungere la mia host family ma è stato come trovarsi catapultata un mondo distante anni luce dal nostro: a colazione qualsiasi genere alimentare, il pranzo non era altro che una seconda colazione, con lo stesso pane, lo stesso burro e tutte le mille altre cose da aggiungere, metà delle quali non avevo mai nemmeno sentito parlare; per la cena italiana pasta scotta o pizza margherita con ananas e banana, come mezzo di trasporto quasi esclusivamente la bicicletta. 


Ogni cosa era diversa per me, le case con tetti lunghissimi, i panorami senza nemmeno l’ombra di montagne, le mucche in ogni dove e il clima… pioggia e sole si alternano in un giorno tante vote quante se ne alternano in un mese in Italia. Nonostante tutto, però, superati i primi piccoli ostacoli, sono state tre settimane uniche, indimenticabili.
L’Olanda non è solo sexy e coffe shop, l’Olanda è un paese estremamente ospitale, dove chiunque parla inglese ed è felice ed orgoglioso di parlarti della sua terra. Spesso le mie famiglie olandesi mi prendevano in giro perché ogni cosa dal mio punto di vista era “strana” o “diversa”, persino il caffè, ora però posso dire che qualcosa di non “strange” o non “different” c’era, era la disponibilità, l’ospitalità, la voglia di farmi sentire a mio agio, e soprattutto la voglia di conoscere realtà di altri paesi, non soltanto da turisti.
La stessa voglia di incontrare differenti nazionalità ha fatto da sfondo anche a tutto il campo lions. Ho vissuto con altri 22 ragazzi provenienti da tutto il mondo, dormendo in grandi tende da campeggio con un programma di appassionanti attività durante le quali ci siamo divertiti, abbiamo faticato, ci siamo confrontati , e soprattutto siamo diventati amici. Sono nate splendide amicizie che varcano qualsiasi confine, che hanno cancellato gli stereotipi e ci hanno permesso di conoscere realtà che prima sembravano tanto lontane!!Si, questo viaggio non si può definire con altre parole, è stato speciale, un modo unico per osservare il mondo non da spettatori ma da protagonisti, mi sono sentita davvero una cittadina del mondo!