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ITALIA: what else?

Quando mi hanno comunicato che sarei partita per il Perù la mia mente ha iniziato a farsi mille domande, a cercare di capire mille cose: mi sono informata su Internet, ho preso dei libri e ho guardato tantissime foto.
Pensavo di partire con abbastanza informazioni, consapevole di cosa avrei trovato.
Invece atterrata a Lima quel 10 luglio ho capito che nessuna teoria, nessuna anticipazione avrebbe potuto darmi davvero un'idea di quello che mi avrebbe aspettato. Avevo volato per dodici ore e mezza :ero stanca ma felice.
All'aeroporto io, Veronica, Margherita e Leonardo ( i miei compagni di viaggio conosciuti a Madrid ) veniamo accolti in Perù da Armando e Armando Alvarado ( senior e junior), i quali ci portano nella loro casa .
Ero finalmente arrivata.


In casa di Armando conosciamo Anton, il ragazzo belga che avrebbe fatto il tour con noi.
La sera del giorno nel quale siamo atterrati a Lima abbiamo preso un autobus: ci avrebbero aspettato dodici ore di viaggio per raggiungere Chiclayo, una località nel nord de Perù. A Chiclayo veniamo divisi : i ragazzi avrebbero alloggiato da Teresa, mentre noi ragazze da Victor Ugo e sua moglie Nancy.
Durante quei giorni abbiamo avuto l'occasione di visitare vari musei e le piramidi Mochica , solo alcune delle meraviglie che offre il Perù. Nancy è stata una mamma premurosa e attenta, ci ha presentato la presidentessa dei Leo, Ana Cecilia, la quale ci ha fatto visitare la città e ci ha presentate agli altri membri del club. Mi sono davvero divertita! Dopo Chiclayo , siamo giunti (dopo altre cinque ore di autobus) a Chimbote, dove siamo stati accolti da Willy, il coordinatore degli scambi giovanili in Perù. Willy è stato per tutti noi come un papà, si è dimostrato disponibile e attento alle nostre esigenze, sempre pronto a sorridere e ad aiutarci. Ci ha accolto nel suo albergo, dove abbiamo conosciuto anche la sua mamma, Nora, e abbiamo passato alcuni giorni con lui.
Nei giorni a Chimbote è conosciuto anche due famiglie meravigliose: la famiglia di Gustavo e quella di Melina. Il primo mi ha ospitata a casa sua, un appartamento davvero accogliente e pieno di amore, dove vive con la moglie Patricia e i figli Juan Diego e Claudia. Sono davvero molto affezionata a questa famiglia, anche se purtroppo, per una causa di forza maggiore, ho dovuto cambiare casa .
Sono dunque stata alloggiata, insieme alle altre ragazze, presso la famiglia di Melina, una signora giovane e vivace, che ci ha fatto conoscere ancora meglio lo spirito peruviano. Infatti noi, italiane del nord sempre abituate ad avere un programma preciso da seguire, siamo state messe in crisi dalla sconvolgente tranquillità e assenza totale di fretta che possedeva Melina. A Chimbote abbiamo capito che “un ratito” ( la traduzione letterale sarebbe un attimo) poteva voler dire cinque minuti così come tre ore. Dopo la settimana trascorsa in questo luogo, siamo tornati a Lima per prendere l'aereo che ci avrebbe portati a Cuzco. Nonostante alcuni problemi organizzativi, il soggiorno a Cuzco e la visita a Machu Picchu sono stati la rivelazione del viaggio in Perù: ho visto paesaggi mozzafiato e visitato la terza meraviglia del mondo.
Machu Picchu è un'emozione indescrivibile, che toglie il fiato. Infine siamo tornati a Lima, dove abbiamo trascorso l'ultima settimana in compagnia della famiglia Alvarado, la più italiana delle famiglie peruviane. Lì abbiamo visitato alcune parti della capitale, come Miraflores e lo zoo di San Miguel, e abbiamo cucinato pizza e pasta alla carbonara per portare un piccolo pezzo della nostra Italia ai nostri ospiti. Durante questo viaggio sono sempre stata accompagnata dai miei amici Margherita, Leonardo e Veronica , con i quali ho instaurato un bellissimo rapporto che spero di portare avanti anche dopo il rientro a casa.
L'esperienza in Perù mi ha diviso il cuore a metà: una parte rimarrà per sempre nel paese degli Inca, una perla del Sud America, un paese ricco di cultura e pieno di vitalità nel quale ho conosciuto persone straordinarie che mi hanno dato tanto anche se per così poco tempo. 
Colgo questa occasione per ringraziare i Lions per l' opportunità che mi hanno concesso e per consigliare, a chi ne ha occasione, di visitare questo meraviglioso posto.