Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

ITALIA: what else?

Nel periodo che va dal 9 di luglio al 3 agosto, ho partecipato al programma di scambi giovanili internazionali del Lions Club. il 9 sono partito dall'aeroporto di Torino Caselle, per arrivare 19 ore dopo a Lima, Perù.: lì il referente Lions di lima, Amando Alvarado Cerro, ci aspettava con il figlio Armando, per portarci a casa sua.
Una volta arrivati a casa abbiamo avuto il tempo di lasciare le valigie e di dirigerci verso il centro storico di lima, visitando la cattedrale e altre vie principali.
La sera del medesimo giorno, alle ore 21,30, abbiamo preso un autobus che ci ha portato da Lima a Chiclayo in 16 ore: siccome eravamo nello scompartimento di prima classe (110 soles -30 euro), dotato di poltrone completamente reclinabili, il viaggio, pur se "eterno"e senza fermate, non è stato faticoso. 
Sono contento di aver viaggiato in autobus in quanto mi ha premesso di apprezzare i paesaggi selvaggi che caratterizzano il paese e vedere le parti più povere del Perù, tutte cose che un viaggio in aereo non può offrire.

Detto questo, il giorno seguente siamo arrivati a Chiclayo, dove Anton ed io, il ragazzo Belga, siamo stati accolti dalla signora Teresa Bancallan De Castillo, residente in Lambayeque: persona molto gentile e disponibile, possiede un ristorante di cucina tipica, famoso in tutta la zona, dove abbiamo avuto modo di provare quelli che sono i piatti tipici del paese. 

Nel periodo di permanenza nella cittadina, che va dall'11 luglio al 14, abbiamo visitato il Museo Archeologico Del Signore di Sipan, i siti archeologici di Sipan e Tucume e altre cittadine lì vicino.

Purtroppo Anton ed io, forse per mancata organizzazione delle famiglie, non abbiamo visitato altri siti/città che invece le ragazze (Margherita Coari, Veronica Motta ed Eleonora Rosi), ospitate da Victor Huho Sanchez Rivas, hanno visitato. Questo avrebbe forse dato altri spunti per altre eventuali discussioni tra noi ragazzi, che hanno caratterizzato parte dei nostri spostamenti.

Le sere sono state occupate in vario modo: noi due siamo usciti con delle ragazze dei Lions di Lambayeque, che ci hanno portato a fare un giro nella cittadina e a una festa in piazza dell'istituto Santa Maria. Le sere rimanenti siamo andati a Chiclayo, ospitati da Victor Hugo: una di queste siamo usciti con altri ragazzi dei Lions di Chiclayo, e siamo andati in una discoteca di musica latina, dove abbiamo visto la forte differenza che c'è tra i giovani europei e quelli sudamericani. Sicuramente è stata un'esperienza positiva e divertente.

Il giorno 14, siamo stati riaccompagnati alla stazione degli autobus, dove ne abbiamo preso uno per andare a Chimbote (20 soles- 5 euro), dove saremmo arrivati 6 ore dopo.

Lì ci aspettava Willy Arias, coordinatore del Lions Club del Perù nonché organizzatore dello scambio: in taxi ci ha portato al suo hotel, dove ci ha sistemati in tre camere con bagno privato, in attesa che le famiglie venissero a prenderci.

Qui, ho scoperto che non era stata trovata alcuna famiglia per me e Anton, poiché uomini: noi due siamo quindi rimasti nell'hotel fino alla partenza per lima.

Le ragazze sono rimaste con noi per due/tre sere, invece di una: questa incongruenza con il programma è stata dovuta a una scarsa organizzazione, e mi concedo di dire serietà, delle famiglie di Melina Castaneda Reyes e Gustavo Castillo Loje.

Fortunatamente siamo stati coinvolti dalle famiglie delle ragazze nelle loro attività, o altrimenti saremmo rimasti in Hotel, dove Willy, non per farne una colpa, era occupato con gli altri ospiti. Willy è stato forse la persona da cui siamo stati meglio, e credo di parlare a nome di tutti, non tanto per l'accomodazione quanto più per il suo carattere: è sempre stato socievole e disponibile con noi, trattandoci come figli e non come ospiti.

In questo periodo, dal 14 al 21 luglio, abbiamo visitato la località marittima Tortuga con Gustavo Castillo Loje (che abbiamo dovuto pagare 110 soles in tutto, non si sa bene per cosa), il sito archeologico di Sechin, siamo andati a pescare con il marito di Melina Castaneda Reyes, siamo stati invitati a cena da un ex-presidente dei Lions e siamo andati una festa a tema con Melina.

Unico commento che mi premetto di fare è che le attività da fare nelle varie giornate non erano state organizzate in precedenza e quindi abbiamo sprecato molto tempo utile facendo niente.

Il giorno 21 abbiamo preso l'ennesimo autobus (120 soles-35 euro) che in 9 ore ci ha portato a lima: accolti di nuovo da Armando Alvarado Cerro, abbiamo fatto e valigie in vista della partenza per Cusco il giorno seguente.

Il 22 siamo andati all'aeroporto, dove abbiamo preso l'aereo per Cusco (296 dollari), dove siamo arrivati due ore dopo. Siamo stati accolti dalla figlia della signora che ci avrebbe poi ospitato. Qui le ragazze hanno scoperto che la famiglia che inizialmente le avrebbe dovute ospitare non era più disponibile e che quindi sarebbero dovute andare in hotel. Anton ed io invece siamo stati sistemati nella soffitta della casa: questa aveva un solo problema, non aveva infissi alle finestre e quindi, date le rigide temperature di cusco nella notte, la temperatura nella stanza scendeva fortemente.

In cusco abbiamo visitato il centro, molti musei sparsi per la città, e varie zone archeologiche nei dintorni come Saqsaywaman, Kencco, e Tambomachay, pagando 130 soles di biglietto turistico (70 soles con la tessera dello studente, che non avevo portato) e 60 soles di guida turistica. 

Il giorno 25 alle ore 4 di mattina siamo stati accompagnati dal padre di Claudia Cervantes alla stazione del treno per Macchu Picchu, distante due ore di macchina. Preso il treno, in un'ora e mezza siamo arrivati a Macchu Picchu Town, dove una guida turistica ci aspettava: da qui, senza neanche avere il tempo di lasciare le valigie in hotel ci siamo diretti alle rovine di Macchu Picchu, dove abbiamo seguito la spiegazione della guida e siamo rimasti l'intera giornata. Verso le 5 siamo tornati a Macchu Picchu Town e siamo andati all'hotel: la sistemazione era abbastanza buona. La sera siamo andati ai bagni termali e poi a cena in un pub. La mattina del 26 abbiamo ripreso il treno per tornare a Cusco.

Il viaggio a Macchu Picchu è stato molto particolare in quanto eravamo completamente soli in un paese estero, e abbiamo quindi potuto organizzare il poco tempo libero come meglio preferivamo. Il meteo non è stato dalla nostra parte in quanto anche durante la visita al sito archeologico, c'erano nuvole basse che impedivano di apprezzare a pieno il paesaggio. Il viaggio è costato il totale di 860 soles.

Il giorno 26 siamo stati ripresi dal padre di Claudia Cervantes che ci ha portati a fare un giro turistico per il Valle Sagrado con le rispettive rovine: essendo lui una guida ci ha fornito spiegazioni utili e dettagliate. La visita ha compreso i siti archeologici di Puca Pucara, Coricancha, Ollantaytambo, Pisac, Moray e il pranzo a buffet, per un prezzo di 80 soles.

Il giorno seguente siamo ritornati a lima, ospitati in casa di Armand Alvarado Cerro. Con lui abbiamo assistito alla parata militare per la festa nazionale del Perù in tribuna d'onore il 28 luglio, che si teneva nella via principale di Lima. Nei giorni seguenti abbiamo anche visitato altri siti archeologici, tra cui Caral: tutto sommato, non ne è valsa la pena, considerando anche che per visitare due siti archeologici privi d'interesse abbiamo pagato 120 dollari a testa. I giorni sono passati in modo monotono rimanendo in casa e uscendo qualche volta per visitare la zona più vivace della città. Il tre agosto ho preso l'aereo per ritornare a torino dove sono arrivato 25 ore dopo.

L'unico commento negativo che voglio fare riguarda l'aspetto economico del viaggio: più volte abbiamo avuto l'impressione che quello che noi ragazzi pagavamo fosse effettivamente più del necessario e che quindi una parte di quei soldi fosse presa da chi ci ospitava. È mancata, a parer mio, la necessaria chiarezza per quanto riguarda le spese a nostro carico, soprattutto con Armando Alvarado Cerro, Gustavo, Claudia Cervantes e Melina.

Altra cosa: consiglio di sollecitare le famiglie di futuri ragazzi che faranno lo scambio come noi, di assicurarsi che i figli possano avere accesso al denaro necessario per le varie spese anche in caso di perdita o blocco di una carta di credito. Dico questo perché ad Anton è stata bloccata la sua unica carta di credito e noi, trovandosi lui in necessità, ci siamo trovati a dovergli prestare più di 300 euro, dovendo tra l'altro cambiare il denaro restituito da soles a euro, con tassi sfavorevoli.

Altro problema da notificare alle eventuali famiglie è di controllare se le carte di credito che gli studenti avranno sono autorizzate a effettuare pagamenti online e non in paesi come il Perù e con quali limiti d'importo. Io ho scoperto che entrambi le mie carte non potevano effettuare pagamenti online e non e ho dovuto far chiamare a mio padre la banca per rimuovere il blocco. Avevo anche limitazioni sull'importo prelevabile dai bancomat (50 euro giornalieri) che hanno causato problemi per pagare il viaggio per Macchu Picchu (stranamente da pagare in contanti).