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ITALIA: what else?

Mi chiamo Federico Minardi, abito a Reggio Emilia e quest’estate sono stato ospitato da una famiglia in Polonia a Poznan.
Partii il 28 Luglio alle 6 del mattino e nonostante la stanchezza le prime impressioni furono molto buone, all’aeroporto di Poznan c’erano le mie due sorelle che mi aspettavano; mi portarono subito a visitare il centro della città con le sue caratteristiche capre sulla torre della piazza centrale.
Non è stata la mia prima esperienza con i Lions, sapevo già che il primo giorno serviva a sciogliere la tensione e a conoscersi , difatti dopo i primi giorni mi sentivo già parte della loro famiglia. 


Una settimana non è mai sufficiente si vorrebbe sempre poter aver più tempo da spendere con la host family, ma nonostante tutto ho fatto molte cose, conosciuto gente nuova, e mi sono immerso in una cultura per certi aspetti diversa dalla mia.
Ciò che mi piace di questi scambi giovanili è che quando finisce la bellissima esperienza con la famiglia, un’altra avventura è già lì che ti attende: quella del Camp. Il quale era a tre ore di macchina da Poznan, in una piccola cittadina chiamata Borne Sulinowo, fino a vent’anni fa non era neanche segnata sulle mappe, per problemi politici.
Abitavamo in un albergo sulla riva di un lago; non ci sono parole per descriverlo, sembrava fatto su misura per dei ragazzi, campo da beach volley, pedalò, bigliardo, ping pong,…
Ma a parte l’albergo, ciò che non potrò mai scordare sono i ragazzi che ho conosciuto, io ero in camera con un turco ed un indiano,… le uniche differenze tra di noi erano la lingua ed il colore della pelle, nient’altro.
Le attività che abbiamo svolto sono state diverse e molto interessanti, a partire dai giochi di gruppo degli scout ( molto utili per legare tra noi ragazzi), fino ad arrivare allo sci d’acqua, canoa, tiro al bersaglio,…
Sfortunatamente il camp durò solamente 11 giorni, un po’ meno rispetto agli altri camp in Europa, mi sarebbe piaciuto spendere qualche giorno in più in Polonia insieme a tutti gli altri ragazzi, ma ad ogni modo non posso che concludere affermando che la Polonia e tutte le persone che ho conosciuto avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.

P.S. un mese dopo la fine dello scambio un ragazzo dal Belgio che avevo conosciuto durante il camp venne a Bologna con la sua famiglia e così ho avuto la possibilità di incontrarlo di nuovo!

Un grazie di cuore ai Lions

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