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ITALIA: what else?

Quando la mattina del primo agosto sono atterrata all’aeroporto di Vienna, mi sentivo un po’ smarrita, sia per la vastità del posto, sia per la lingua a me sconosciuta. E inevitabilmente mi domandavo, emozionata, come sarebbe stata l’esperienza che di lì a poco avrei vissuto. Finalmente, tra la moltitudine ho incontrato Tomas e Marta, due giovani che per me sarebbero diventati, di lì a poco, genitori adottivi e amici, guide e compagni di strada. Che dire di loro… Semplicemente meravigliosi! Fin dal primo istante gentili, comprensivi e attenti, mi hanno fatto sentire parte della loro famiglia e hanno condiviso con me la loro storia, i loro pensieri e sentimenti, le loro passioni e la loro casa.
E così, nella spensieratezza e nel divertimento, abbiamo esplorato la città di Bratislava, che ho trovato estremamente curata e rasserenata dal fluire del Danubio, ma ancora recante le ferite della dittatura comunista. Ho avuto il piacere di conoscere almeno in parte le loro famiglie e alcuni loro amici, assistendo persino al concerto improvvisato di un fantastico chitarrista, sul balcone di casa! È stato emozionante anche il contatto con la storia del luogo: il Medioevo, rievocato da alcuni giovani che, vestiti all’antica, mostravano tecniche e segreti dell’epoca; le splendide chiese e il castello, testimoni dell’amore nutrito dalla famiglia imperiale per la città di Bratislava; infine i racconti di Tomas, appassionato conoscitore di storia moderna. Estremamente piacevole è stata anche la scoperta della cucina locale: basata soprattutto su carne e formaggi, è estremamente saporita e molto sostanziosa. In particolare, unico al mondo è il piatto bryndzové halušky, in cui gli gnocchetti di patate si uniscono al formaggio di pecora nazionale.


Dopo una gita meravigliosa a Vienna, in cui siamo rimasti affascinati dalle opere di Klimt, è giunto il penultimo giorno: abbiamo pranzato fra le risate e il meraviglioso panorama di Bratislava, vista dalla sommità dell’altissima torre in cui ci trovavamo.Il giorno seguente saluto a malincuore Tomas e Marta, e, con la valigia colma della felicità e della serenità che mi avevano donato, tra lacrime e sorrisi parto. Alla stazione di Praga, qualche ora dopo, incontro la mia futura host sister, Kat, e un’altra ragazza italiana ospitata insieme a me, Virginia. Ho avuto l’immensa fortuna di essere ospitata insieme a lei anche dalla terza famiglia, e il legame che si è creato tra noi è davvero speciale: abbiamo infatti condiviso, fianco a fianco, lo stesso tetto, lo stesso letto, ma anche le stesse scoperte e sentimenti. Ci siamo rassicurate a vicenda, sostenendoci pazientemente l’un l’altra, e abbiamo riso fino alle lacrime. Posso affermare senza esagerazioni che Virginia è diventata per me una carissima amica e una sorella, che ho la fortuna di sentire quasi ogni giorno.
La seconda settimana è stata all’insegna dell’avventura e del divertimento; eravamo spesso in compagnia di due amici di Kat, George e John, e il loro ospite turco, Arda. Siamo uscite per assistere alla vita notturna dela capitale, ne abbiamo ammirato le chiese gotiche e il Castello, il celebre e affascinante Vicolo d’oro con le sue uniche casette lillipuziane, ci siamo divertite all’acqua fun, tra fiumi selvaggi e scivoli infiniti, al go-kart (una delle sfide più grandi della mia vita!) e in piscina. Gentilissimi, ci hanno persino ospitato per due giorni in un hotel a Cesky Krumlov, grazioso borghetto medievale nel cuore della Boemia, dove le casette e il castello sono animate da un fiume che vi scorre con i suoi canali… e su cui abbiamo remato! Per una giornata intera, con canotto, canoa e kayak, abbiamo navigato e ci siamo lasciati trasportare dal fiume, ammirando la natura circostante, bagnandoci completamente lungo le rapide e divertendoci moltissimo!



Ogni istante eravamo impegnate in un’attività nuova ed eccitante e in buona compagnia, quindi anche la seconda settimana è volata e ci siamo trovati a salutare la nostra host family e gli amici (anche se per fortuna li avremmo rivisti il venerdì seguente).
Dopo aver trascorso la giornata con la nuova host family di Arda, e la loro bellissima bimba di un anno e mezzo, Maria, alla sera giungiamo a casa della nostra terza host family, con la quale ceniamo: fin da subito molto accogliente e gentile, essa è composta da mamma, papà e tre figli, Jirka, Honza e Marek. Insieme a loro approfondiamo la conoscenza con la parte storica della città, che inizia a rivelarsi ai nostri occhi con la sua sconfinata bellezza. La piazza San Venceslao, immensa e affollata, lascia spazio a una serie di vie più piccole e medievali, che ci conducono al complicato e affascinante Orologio astronomico, che osserviamo proprio quando, a mezzogiorno, escono due apostoli dalle porticine sui lati. Saliti sulla torre che lo ospita, l’intera città con i suoi tetti rossi, le sue cupole e guglie ci è apparsa vasta e misteriosa. Infine, la passeggiata sui suoi ponti ci ha offerto in ogni istante viste incantevoli con luci sempre diverse. Nei giorni seguenti, abbiamo potuto ammirare anche il Vyšherad, con l’antichissima Rotunda di San Martino, le altissime mura, e il celebre cimitero dove riposano alcune fra le più grandi personalità del paese.
Non sono mancati i momenti di serena vita famigliare: Virginia e io ci siamo divertite a cucinare una volta, e un altro giorno abbiamo trascorso una giornata indimenticabile a casa dei nonni dei nostri host brother, che vivono nella natura di un piccolo paesino vicino a Praga. Sono stati estremamente gentili e ci hanno accolto con affetto, oltre a darci il benvenuto con i più deliziosi piatti di cucina tradizionale che Virginia e io avessimo mai assaggiato. Poi a passeggiare nel paesino, fra boschi attraversati da fiumi e ruscelli, mangiando gelato ai lamponi e stando insieme in allegria.
I due giorni successivi siamo stati insieme al cottage di campagna della nostra famiglia, dove abbiamo potuto conoscere Marek, il nostro vivacissimo e dolce fratellino di 8 anni, e giocare insieme a lui e ai ragazzi. Abbiamo anche conosciuto un’altra famiglia e la simpatica ragazza italiana che ospitava, Alessia, e acceso un fuoco nella foresta, sotto il più bel cielo stellato che abbia mai visto, esprimendo desideri di fronte alle stelle cadenti.
L’ultimo giorno, seppur velato dalla tristezza della partenza imminente, è stato indimenticabile: mi sono resa conto della grazia che è stata incontrare, durante queste tre settimane, persone speciali e meravigliose, e di quanto mi dipiacesse doverle salutare.
Questo viaggio mi ha dato la speranza e la fiducia in un destino di felicità per ciascuno di noi, per raggiungere il quale vi sono infinite strade. Per quanto le abbia conosciute per brevi periodi di tempo, le persone che ho incontrato ora occupano un posto speciale nel mio cuore, come se le avessi conosciute per anni. Mi hanno regalato la gioia del conoscere, il desiderio di scoprire e il desiderio di amare. Per queste ragione non le ringrazierò mai abbastanza, così come tutti i membri dei Lions che hanno permesso questa esperienza unica. Spero di cuore di poter, in futuro, parteciparvi nuovamente.