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ITALIA: what else?

Quest'anno ho avuto il piacere di partecipare al programma degli scambi giovanili Lions in Svezia.
È stata una magnifica esperienza che mi ha fatto crescere sia a livello personale, sia soprattutto a livello lionistico, interagendo con persone che, pur essendo di culture, usi e costumi diversi dai nostri, condividono la stessa passione che proviamo noi per la nostra associazione.
Per me questa esperienza ha avuto anche un significato speciale, in quanto, ricoprendo la carica di presidente all'interno del mio Leo Club, sentivo il dovere di far conoscere il mondo dei Leo ed invogliare tutti i miei nuovi amici ad iscriversi ad un Leo Club.


La mia esperienza è iniziata il 27 luglio. Sono arrivato a Stoccolma facendo scalo a Francoforte ed uscendo sono stato accolto subito dal mio hostfather Mats Granath, che ricopre la carica di YCEC
del multidistretto svedese ed in più è stato Past Governatore nel distretto 101 A.
Lui non solo era lì per prendere me, ma si trovava in aeroporto dalle 9 di mattina (io sono arrivato alle 19) per poter accogliere tutti i ragazzi del campo, in quanto lui, da quel momento in poi, sarebbe stato responsabile su ognuno di noi. 

Rimanemmo in aeroporto fino all'ultimo arrivo (ore 22). La mia famiglia ospitava solo me, ma devo dire di non essermi mai sentito solo o annoiato; vivendo vicino Stoccolma e vicino ad altre famiglie che ospitavano altre persone, ho potuto conoscere la maggior parte dei ragazzi con cui sarei stato insieme al campo.
Il primo giorno ho visitato Stoccolma insieme ad altri 9 ragazzi; i due giorni seguenti sono stato ospite di un'altra famiglia presso la loro "summer house", che tra l'altro ospitava due ragazze del mio stesso camp; il giorno successivo ho conosciuto un'altra ragazza del mio camp presso la sua famiglia ed il pomeriggio sono partito per una mini crociera in Finlandia con 16 ragazzi per poi ritornare dalla mia hostfamily il pomeriggio successivo.
L'ultimo giorno in famiglia l'ho trascorso visitando la parte antica della città di Stoccolma. Diciamo che in famiglia non sono stato molto tempo, ma sia Mats che la sua famiglia mi hanno sempre fatto sentire parte della loro vita quotidiana, assicurandosi sempre che mi fossi divertito e che avessi trascorso momenti piacevoli. È stato soprattutto il periodo in famiglia che mi ha fatto crescere dal punto di vista lionistico: con Mats ci confrontavamo molto sui diversi modi di affrontare le varie attività sia in Italia che in Svezia e devo dire che noi abbiamo molto da imparare da loro.
Finita la prima settimana, era arrivato il momento di affrontare il camp! All'inizio è stata un po' dura, perchè eravamo in 30, ognuno con un accento tipico del proprio paese e quindi all'inizio difficile da comprendere, i ragazzi che prima si conoscevano facevano gruppo, quindi non eravamo ben amalgamati. 
Personalmente, ritengo che il mio momento di sblocco sia avvenuto quando ho conosciuto bene le altre ragazze italiane con cui abbiamo preparato la presentazione del nostro paese: infatti siamo stati noi il vero collante del gruppo, non ci siamo isolati, ma abbiamo messo insieme tutte le persone che conoscevamo riuscendo così a creare quella giusta amalgama che ci ha unito fraternamente in queste due settimane. 

All'inizio abbiamo fatto molte attività al campo:
abbiamo imparato ad andare su una canoa, abbiamo giocato a baseball svedese, a calcio, a pallavolo ed abbiamo nuotato nel Mar Baltico. Grazie ai Lions Clubs che si trovano vicino al campo, abbiamo passato belle giornate nelle loro città: abbiamo visitato Söderköping, la capitale della Svezia prima di Stoccolma, Oxelösund, Norrköping, lo zoo di Kolmården ed abbiamo visitato
alcune isolette che si trovavano nel Mar Baltico, raggiungibili dal nostro campo con una barca.
Le serate le passavamo ascoltando le presentazioni dei vari paesi, un momento in cui abbiamo imparato le diverse usanze dei vari popoli (ci hanno insegnato qualche parola in greco, abbiamo
imparato dei passi di una danza rumena, un ragazzo ucraino che descriveva la difficile situazione del suo paese dal suo punto di vista ed abbiamo assistito alla disputa tra Francia e Belgio su chi
avesse realmente inventato le patatine fritte).
È difficile poter mettere per iscritto tutte le emozioni che abbiamo vissuto lì in Svezia, ma posso assicurare che lì troverete persone che vi accoglieranno nella maniera migliore e potrete incontrare
ragazzi che, forse, non incontrerete più nella vostra vita, ma con i quali instaurerete un vero legame di amicizia che non si consumerà mai!


Lorenzo De Marco
Presidente Leo Club Casarano - Distretto Leo 108 AB
A.S. 2014/2015 

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