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ITALIA: what else?

Pronto per una nuova esperienza, il 6 agosto sono partito, destinazione Svezia.
A dire la verità non mi sentivo veramente pronto, dubbi e paure mi rendevano nervoso e l'euforia per il primo viaggio da solo all'estero contribuiva ad elettrizzarmi ancor di più.
Sfortunatamente, appena partito, ho avuto qualche problema con gli aerei e sono arrivato a Copenaghen tardi e senza bagaglio, questo è giunto a destinazione solo due giorni dopo. Ad accogliermi all'aeroporto c'era Ronnie, il simpaticissimo direttore del campo, e con lui altri due ragazzi, Valentin che avrei poi incontrato nuovamente al campo e Jakub. Giunti a Malmo il gruppo si è diviso, io e Jakub ci siamo recati a casa della nostra ospite Gerd dove dopo aver conosciuto i suoi cinque figli e Hans, un altro ragazzo che faceva parte del progetto di scambio ci siamo sistemati. I giorni passati in famiglia sono stati molto rilassanti, abbiamo visitato un museo dei vichinghi, l'acquario e assistito ad una gara di auto. Una delle nostre attività preferite si è rivelata essere il biliardo, ma anche al cinema e nei negozi ci siamo divertiti molto e il cibo al contrario di ciò che mi aspettavo non era niente male. Purtroppo ben presto abbiamo dovuto salutare Gerd e figli per trasferirci al campo, anche se mi sarebbe piaciuto passare un altro po' di tempo con loro.

Giunti a Nackrosen, dove ancora una volta c'era Ronnie ad attenderci, abbiamo fatto amicizia con gli altri ragazzi, tutti provenienti da diversi paesi ad eccezione di Agnese, una ragazza italiana, e subito si è creato un bel gruppo. Dopo aver assistito alla cerimonia di benvenuto ci siamo uniti ad altri campeggiatori provenienti dalla Lituania con i quali ci siamo divertiti i primi tre giorni. Le giornate avevano un ritmo abbastanza regolare, dopo un'abbondante colazione ci spostavamo in pullman per le attività, pranzo fuori e rientro nel pomeriggio, cena presto e le serate libere. Il campo era molto ben attrezzato, situato vicino ad un lago nel quale più volte abbiamo nuotato o navigato con le canoe e lo chef preparava sempre dei piatti deliziosi. Le attività svolte sono state molteplici e tutte interessantissime, è stato piacevole visitare musei, una pescheria, un forte di guerra e molto altro, abbiamo inoltre aiutato ad organizzare una lotteria di beneficenza.

Ciò che più mi ha colpito di questa esperienza è stato il confronto fra le culture dei vari paesi, inizialmente mi sono reso conto solo di quanto queste fossero diverse le une dalle altre, spesso opposte e contrastanti ma alla fine ho anche notato quanto le persone, seppur di paesi lontani, si assomiglino in un modo che non avrei mai immaginato. Oltre a questo lo scambio mi è servito soprattutto per imparare meglio ed allenare il mio inglese e a creare nuove e importanti amicizie. Nella speranza di poter rivivere un'altra esperienza come questa ringrazio l'associazione Lions e tutti coloro che mi hanno dato una cosi stupenda opportunità.