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ITALIA: what else?

Quest’estate grazie al programma di scambi giovanili dei Lions ho passato tre indimenticabili settimane in Svezia.
Il mio soggiorno è stato suddiviso in due parti: la prima, della durata di una settimana, presso una famiglia; la seconda della durata di due settimane presso un camp immerso nella natura.
Settimana in famiglia nel villaggio di Söderköping

La settimana in famiglia è stata davvero piacevole, sia per le persone che ho incontrato, sia per il grazioso villaggio in cui ho vissuto. Söderköping, nella conteadiÖstergötland e vicina all’arcipelago di St. Anna, è una cittadina turistica affacciatasu un canale, chiamato Göta kanal.


La mia famiglia ospitante era composta da una coppia, Ilaria e Alberto, con due bambini, che non ho conosciuto poiché durante il periodo trascorso nella loro casa si trovavano in Italia per le vacanze. Infatti la grande coincidenza è stata che Ilaria e Alberto sono Italiani e vivono in Svezia solo da qualche anno. 

 
In casa con me c’era però anche un’altra ragazza, India Jane dal Belgio, con la quale si è subito creata una profonda amicizia.
Durante questi giorni in famiglia abbiamo conosciuto alcuni ragazzi che poi abbiamo rivisto al campo e con loro, anche grazie all’aiuto delle nostre famiglie ospitanti, abbiamo visitato le più importanti cittadine della zona.

Memorabile è stato la gita in barca all’arcipelago di St. Anna, resa possibile grazie ad Anne Sophie, menbro del Lions Club locale. Durante questa giornata abbiamo avuto l’oppurtunità di vedere un paesaggio unico caratterizzato da miglialia di piccole isole e di concederci una nuotata nel Mar Baltico.

Settimane al camp Brevik

   

Il camp Brevik, situato a mezz’ora da Söderköping,si affaccia sul mare, è totalmente immerso nella natura e offre meravigliose viste dell’arcipelago vicino a cui è situato.
Durante queste due settimane oltre a visitare la zona, ci siamo divertiti svolgendo attività sportive nella natura, come giochi nel bosco, canoa e nuoto nel selvaggio mare svedese.
Durante queste due settimane ho inoltre assaggiato i tipici piatti svedesi, che non avevo avuto occasione di mangiare la settimana precedente, essendo la mia famiglia ospitante italiana e ho scoperto alcune tradizioni locali, ad esempio il canto di preghiere prima e dopo ogni pasto.

L’esperienza è stata indimenticabile soprattutto perché sono venuta in contatto con culture molto diverse dalla mia. Il nostro gruppo era infatti formato da trenta ragazzi, provenienti da moltissimi diversi Paesi: dal Canada alla Russia, dalla Francia alla Turchia, dalla Finlandia alla Georgia. Passare con loro quindici giorni, imparare le loro usanze e mescolarle alle mie è stata un’esperienza oltre che divertente, anche utile alla formazione della mia persona. Ho legato molto anche con gli altri tre ragazzi italiani, con i quali abbiamo formato un gruppo perfettamente integrato con tutti gli altri.
Durante queste due settimane gli altri trenta ragazzi sono diventati come una famiglia per me e separarsi da loro è stato molto difficile.