Informazioni prima di partire per il campo
Sin dal primo momento in cui la mia richiesta di partecipare ad un campo in Svezia è stata accettata,sono stato subito informato di tutto. L’organizzazione prima della partenza è stata a dir poco eccezionale. Il responsabile in Svezia e il responsabile della Svezia in Italia sono sempre stati disponibili e puntuali nel tenermi aggiornato. La famiglia ospitante mi è stata comunicata con largo anticipo (più di un mese prima della partenza) offrendomi così l’opportunità di mettermi subito in contatto con loro; nei giorni precedenti al volo di andata, inoltre, ho ricevuto informazioni fondamentali relativamente agli spostamenti dall’aeroporto alla città della host family che mi hanno permesso di vivere con grande serenità i primi momenti in terra scandinava (il responsabile del campo mi ha infatti inviato una cartina dell’aeroporto indicando il punto di ritrovo al suo interno e ha programmato per me il viaggio in treno, con tanto di biglietto pagato, dall’aeroporto alla stazione di destinazione).
Host Family
Per la prima volta nella mia vita ho vissuto un’esperienza del genere e potessi tornare indietro nel tempo non esiterei a farla con largo anticipo. Sono stato forse fortunato a trovare due persone, due Lions, eccezionali e, senza dubbio, devo anche ringraziare loro se ad oggi posso dire che questo viaggio è stato strepitoso. Sono sempre stati presenti, in qualsiasi cosa; hanno fatto di tutto per me e per il mio amico francese con cui convivevo. Hanno cercato di coinvolgere altre famiglie con altri ragazzi del campo per rendere più piacevole la nostra permanenza e ogni giorno proponevano attività nuove per non farci mai annoiare e far conoscere quanto più possibile della loro terra. Abbiamo visitato molte città, abbiamo fatto diverse attività tutti insieme (golf, bicicletta, giornate al mare) ma abbiamo anche avuto l’opportunità di metterci alla prova e di organizzare qualche momento in autonomia ma sempre sotto il loro vigile controllo. Non è stato assolutamente difficile ambientarsi e dopo pochi giorni mi sentivo come a casa. Partecipavamo attivamente alla vita in famiglia, perfino alle cose più banali come cucinare, lavare, mettere in ordine; parlavamo di tutto con grande naturalezza e semplicità come una vera famiglia. La cosa più difficile è stata doverli salutare perché la loro presenza vicino a noi era diventata fondamentale. Durante tutto il campo, quando è stato possibile, in più volte sono tornati a trovarci e anche questo ci ha reso felici. Non è servito molto a conquistare i nostri cuori, semplicemente la loro grande semplicità e disponibilità: a volte si cerca di fare l’impossibile quando invece basterebbe dare un poco di noi stessi.
Campo Fegen
L’esperienza più incredibile,affascinante,emozionante e indimenticabile di sempre. Ho lasciato la Svezia con le lacrime,di gioia,per quello che ho vissuto,per le persone che ho incontrato e per l’amore che ho ricevuto.
Il campo in Svezia è stato un campo di grande semplicità e funzionalità,a partire dal luogo scelto per accoglierci. Non un hotel di lusso,non un hotel di medio livello,non un campeggio,non un bed and breakfast. Una struttura (ricettività destinata all’autogestione di gruppo) sul lago,immersa nella natura a centinaia di metri dalla piccola comunità di Fegen , tutta per noi. Sono strutture che in Italia forse non esistono, o forse esistono solo per alcuni enturage (vd. strutture per ospitalità ecclesiastiche e/o similari), ma che sono ottimali per certe esperienze. Due piani con camere da letto molto spartane doppie,triple o quadruple,una sala da pranzo comune,una cucina, tre bagni dislocati tra il piano terra e il primo piano,una stanza per lavare ed asciugare i vestiti e una sala comune dove poter stare tutti insieme. Si viveva lì da soli(noi camper), con i responsabili del campo e un cuoco,un amico Lion simpaticissimo. Il tutto voleva dire che eravamo noi a gestire la nostra struttura,eravamo noi che dovevamo mantenere le camere e i locali puliti (compresi bagni e docce),eravamo noi che dovevamo dare una mano in cucina e pulire i piatti,eravamo noi che dovevamo preparare la tavola per i pasti e infine eravamo noi che dovevamo pulire i vestiti e mantenere l’ordine necessario per una pacifica,pulita e serena convivenza.
Il programma del campo è stato comunicato con largo anticipo attraverso una fan page su facebook alla quale tutti i partecipanti si sono iscritti e che continuamente veniva aggiornata con dettagli interessanti. Di seguito renderò uno schema dettagliato di quanto svolto in due settimane:
29 Luglio
Accoglienza dei membri del campo. Appena arrivati abbiamo trovato nella sala da pranzo tutto il materiale utile per le successive due settimane :2 magliette personalizzate con il nome,una borraccia,una borsetta,un ombrello e un piccolo gadget. Dopo aver ricevuto notizie sulla dislocazione delle camere,abbiamo potuto posare i bagagli,preparare i letti (visto che lenzuola e federe dovevano essere messe da noi) e fare le prime amicizie. La cena è stata molto divertente,a buffet con un sacco di vivande,all’interno della tenda appena fuori dalla casa dove si viveva,in compagnia di tantissimi ospiti. Appena finito,ci siamo poi spostati nella chiesetta sul lago per ricevere il benvenuto dalle autorità Lions e Civili del luogo accompagnato da canti gospel suonati e cantati dal vivo. Davvero emozionante. Il dopo cena è stato poi libero,e siamo stati noi ad organizzarci qualche cosa da fare.
30 Luglio
La mattina ci siamo ritrovati nella sala da pranzo per la prima riunione ufficiale del campo. Sono state lette e descritte a tutti i partecipanti le regole del campo,sono state spiegate le attività dei giorni successivi,in particolar modo quelle relative alla gestione della casa comune che prevedevano la collaborazione di piccoli gruppi di ragazzi e ragazze per la preparazione dei pasti(aiuto in cucina),per la pulizia delle stoviglie e per la pulizia di docce e bagni al fine di mantenere ogni giorno la massima pulizia. È stato poi chiesto a ragazzi e ragazze di nominare due leader (uno per i ragazzi e uno per le ragazze) che per una settimana avrebbe dovuto gestire il gruppo assumendosi le dovute responsabilità. Fortunatamente ho avuto il piacere di ricevere questa fiducia per la prima settimana e anche per la seconda visti i risultati e il lavoro svolto. Una volta terminate le elezioni,sono stati creati dai leader i diversi gruppi di lavoro per le diverse specialità e per ogni giorno del campo al fine di organizzare al meglio le attività;a seguire ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo iniziato a lavorare. Il pomeriggio giornata in canoa sul lago e altre attività a scelta nella zona. La sera libera,ancora una volta eravamo noi a cercare di fare qualcosa per non annoiarci (eravamo immersi nella natura,dovevamo divertirci tra noi altrimenti ci saremmo annoiati di sicuro).
31 Luglio
Siamo partiti molto presto la mattina e siamo andati a Falkenberg. Appena arrivati siamo stati accolti da un Lions del luogo ( i Lions che vivevano con noi al campo non venivano con noi,facevamo il viaggio da soli e poi appena arrivati trovavamo sempre qualcuno ad accoglierci e erano i due leader del campo a controllare il gruppo assicurandosi che i comportamenti degli altri fossero idonei e che nessuno si perdesse) e successivamente dalle autorità civili nella sala del comune. Siamo stati in comune per circa un’ora assistendo a una presentazione molto interessante sulla città in cui ci trovavamo e in particolar modo sul lavoro svolto per sostenere e difendere l’ambiente. È stato veramente stimolante ricevere certi insegnamenti,constatando le differenze con il nostro paese e imparando molte cose che anche noi in Italia potremmo iniziare a fare. Da subito è apparso chiaro che con questo campo si voleva fornire un messaggio “L’importanza della natura e il rispetto dell’ambiente”. Abbiamo poi visitato una centrale idroelettrica, degli stabilimenti di produzione di energia eolica e delle case costruite per produrre energia. Il pomeriggio poi un po’ di svago al mare o in piscine di acqua salata con attrezzature varie(il tutto offerto dai Lions del posto).La sera abbiamo assistito alle prime presentazioni su power point di alcuni ragazzi e più tardi abbiamo organizzato una piccola festa con un po’ di musica tra noi.
1 Agosto
La mattina pulizie della casa e tempo libero per il resto della giornata. Siamo andati in canoa per un po’ di ore e poi organizzato un torneo di calcetto tra le camere (maschi e femmine a squadre miste). I Lions che stavano con noi sono sempre stati molto carini nel coinvolgerci e cercare di proporre attività (pesca,badminton,bocce ecc) per fare sempre qualcosa di diverso sebbene si fosse a casa. La sera presentazioni e poi attività tra noi. Si iniziavano a formare le prime amicizie e si stava bene tutti insieme anche solo a fare due risate e qualche passeggiata.
2 Agosto
Siamo partiti presto per Laholm (piccola cittadina dove avevo vissuto una settimana con la mia host family) dove abbiamo visitato un’importante centrale idroelettrica. Successivamente abbiamo fatto due passi lungo fiume e siamo andati a pranzare in un posto molto carino,famoso per l’ottimo e fresco salmone. Nel pomeriggio siamo stati accolti in comune e anche lì abbiamo assistito ad una interessante presentazione sulle attività svolte a tutela dell’ambiente. Terminato l’incontro (veramente molto gentili e disponibili tutti,ci hanno anche regalato uno zainetto e altri gadget ) siamo andati con il pullman in mezzo al bosco dove abbiamo fatto le gare con il bob. È stato divertentissimo,la prima volta in vita mia a fare una cosa del genere. Prendevamo degli impianti di risalita e poi scendevamo con il bob su una pista realizzata in mezzo al bosco. Alla fine siamo dovuti andare via,ma solo perché imposto dagli impegni prefissati,altrimenti saremmo restati lì anche tutto il giorno. Ci siamo così diretti nel luogo dove avremmo dovuto trascorrere la notte in tenda. Appena arrivati siamo rimasti senza parole,una tenda enorme con i tavolini dentro dove mangiare,un’altra altrettanto grande dove si preparavano le vivande,un’altra ancora dove veniva fatto il fuoco e preparata la carne e infine altre due in attesa di essere montate da noi che sarebbero state le nostre casette. Maschi e femmine si sono divisi per montare le tende (e anche se è duro dirlo hanno fatto prima le ragazze). È stato divertentissimo collaborare e mettersi alla prova. Tutto era organizzato alla perfezione,avevamo materassini e coperte per dormire,toilette e acqua per le pulizie. Una volta terminato l’allestimento del campo abbiamo cenato con gli altri Lions del posto,sembravano una grande famiglia,mogli e mariti tutti insieme con noi e per finire hanno anche chiamato una band a cantare e suonare dal vivo per noi così che ci si potesse divertire anche dopo cena. Prima di andare a letto un po’ di chiacchiere e risate tra amici attorno al fuoco e poi tutti a dormire nelle tende. Anche i Lions hanno dormito con noi.
3 Agosto
La mattina appena alzati abbiamo subito iniziato a mettere in ordine il campo,abbiamo smontato le tende e preparato i bagagli,pronti per partire per una lunga gita in canoa sul fiume. Abbiamo trascorso circa 3 ore in canoa tutti insieme ed è stato veramente divertente,soprattutto per gli scherzi che continuamente ci si faceva. Abbiamo pranzato tutti insieme (il barbecue è fondamentale lì) e poi siamo andati a fare una passeggiata nel bosco alla ricerca di alcune cave indicate dai Lions (cave si fa per dire,erano dei buchi nelle rocce). Siamo tornati poi alla nostra casa con il pullman,entusiasti per i due splendidi giorni trascorsi a Laholm,abbiamo cenato e poi la sera ancora qualche presentazione.
4 Agosto
La mattina abbiamo avuto un po’ di tempo per dormire visto che la sveglia è sempre stata molto presto nei giorni precedenti e poi nel pomeriggio siamo andati a pescare in canoa sul lago. Siamo tornati presto a casa anche perché dovevamo dare una mano per il barbecue(la sera avevamo un sacco di ospiti Lions a cena e per l’occasione avevano preso due maialini da cucinare e mangiare). Abbiamo cenato tutti insieme e poi alcuni sono andati alla festa che c’era in paese altri invece hanno organizzato una festa tra loro sul lago.
5 Agosto
Dopo una settimana di campo,i rapporti erano sempre più stretti e il clima ancora più goliardico. La mattina abbiamo dovuto pulire tutta la casa(camere,cucina,sala da pranzo,corridoi ecc) e il pomeriggio ci siamo rilassati in canoa,a fare il bagno sul lago o semplicemente a fare delle passeggiate nel bosco. La sera poi ancora qualche presentazione.
6 Agosto
Siamo partiti presto per andare ad Halmstad dove appena arrivati siamo stati accolti dal Sindaco in comune e dopo una breve e interessante introduzione sulla città,sulle tradizioni e sull’importanza dell’ambiente,siamo stati accompagnati nei posti più significativi di questa. Dopo pranzo e dopo un rapido shopping siamo andati in spiaggia dove ci aspettava una scuola di salvataggio (stile baywatch) per illustrarci il loro lavoro e insegnarci qualcosa. È un gruppo di volontari che sono addestrati per svolgere questo lavoro e i Lions di Halmstad sono uno dei loro sponsor. Dispongono di strutture incredibili : torrette, gommoni, macchine per la spiaggia, tavole per il salvataggio in mare ecc. Dopo qualche lezione teorica,toccava a noi metterci alla prova e vedere cosa avevamo imparato. Siamo tornati a cena a casa e dopo cena abbiamo avuto il piacere di conoscere il past governatore distrettuale che ci ha raccontato la sua storia e cosa fanno i Lions in Svezia e nel mondo. Finito l’incontro abbiamo organizzato una festa tra noi.
7 Agosto
Uno dei giorni più divertenti di questa magnifica esperienza. La mattina libera,pranzo veloce e poi siamo partiti per andare in mezzo al bosco per iniziare la competizione a squadre tra i vari membri del campo. Abbiamo provato a fare il tiro al piattello,ci siamo poi sfidati su gare di precisione,di corsa nel bosco,di specialità tipiche della tradizione scozzese,di arrampicata tra gli alberi,di corsa nel fango (tipo sabbie mobili,ma assolutamente non pericolose) e di lancio dell’ascia. Tornati a casa abbiamo mangiato e fatto altre presentazioni.
8 Agosto
Ci siamo divisi in due gruppi e abbiamo visitato,alternandoci tra mattina e pomeriggio, una scuola di sopravvivenza,di caccia,di pesca e di vita selvaggia(abbiamo provato ad accendere il fuoco solo con i legni,abbiamo imparato a conoscere i diversi tipi di erbe e capire come usarle e abbiamo ricevuto importanti informazioni su come comportarci in situazioni estreme) e la più importante fabbrica europea per la produzione della carta da giornale(abbiamo visitato la fabbrica dall’interno,apprezzando i diversi stadi e comprendendo come ogni singolo passaggio si svolga nel pieno rispetto dell’ambiente). La sera abbiamo avuto altre presentazioni e poi un po’ di festa tutti insieme.
9 Agosto
Siamo partiti la mattina e tornati la sera destinazione Ullared. In questa piccola cittadina c’è il centro commerciale più importante di tutta la Svezia,una struttura enorme che produce e vende ogni tipo di oggetto;al suo interno trovi tutto quello di cui puoi aver bisogno a prezzi stracciati. La mattina prima di buttarci nello shopping sfrenato,siamo stati accolti da uno dei responsabili del centro che ci ha spiegato la storia,la crescita e la struttura di questa compagnia ( è stato veramente interessante poter avere una testimonianza diretta di un’eccellenza del genere). La sera siamo tornati tutti contenti a casa,con un sacco di acquisti nelle borse,grazie anche al generoso regalo da parte del direttore del campo di 400 SEK (circa 50 € ) a testa. La sera abbiamo fatto le ultime presentazione e poi abbiamo organizzato una serata stupenda. Insieme al mio compagno di camera tedesco abbiamo per scherzo detto di organizzare una sfilata per vedere il frutto dello shopping del giorno e premiare le scelte migliori. Partita come una semplice battuta,abbiamo poi organizzato una vera e propria serata chiamata “Fegen next top model” dove ragazzi e ragazze sfilavano in tre manche,ognuna con un tema diverso,e giudicati dalla giuria del sesso opposto. È stato divertentissimo,e soprattutto ha permesso di mettere in gioco noi stessi e di scoprire tratti della personalità di altre persone che mai ci saremmo potuti immaginare.
10 Agosto
La mattina siamo stati ospitati in un’importante azienda che produce scooter e biciclette elettriche e alleva volatili,per poi visitare un museo di macchine e aerei d’epoca. Nel pomeriggio abbiamo poi fatto visita ad un’importante cooperativa che coltiva ogni tipo di verdura e la commercializza ai più prestigiosi ristoranti della Svezia e del resto della penisola scandinava. Prima di far ritorno a casa ci siamo anche fermati in una nota fattoria dove si allevano centinaia di bovini, sfruttati in particolar modo per la produzione del latte. La sera abbiamo fatto una grande cena tutti insieme,ci siamo salutati,ci siamo scambiati piccoli omaggi e abbiamo organizzato una festa,l’ultima di questo magnifico campo,visto che poi alcuni ragazzi il giorno seguente sarebbero dovuti partire.
11 Agosto
Il giorno delle pulizie di tutta la casa,dei primi saluti e delle prime lacrime. Abbiamo preparato i bagagli e ci siamo iniziati ad abituare all’idea di dover partire.
12 Agosto
Siamo partiti tutti insieme con il pullman la mattina presto per andare all’aeroporto.
Non potrò mai scordare l’amore che ho ricevuto da parte di tutti,da parte dei ragazzi e dei Lions che ho conosciuto,mi hanno dato grande responsabilità e fiducia e hanno da subito creduto in me sebbene non mi conoscessero affatto. Non scorderò mai lo spirito Lion che ho respirato in quei giorni,non era tanto un club quanto una famiglia,tutti insieme mogli,mariti e anche nipotini a volte. Non scorderò mai la grande organizzazione prima,durante e dopo questa magnifica esperienza. Non scorderò mai il calore delle città che andavamo a visitare,tutti i media volevano foto,interviste,racconti; eravamo noi gli eroi del giorno,con tanto di prime pagine sui giornali locali. Il direttore del campo era il primo a dire che eravamo noi la grande sorpresa e non lui. Non potrò mai scordare la struttura in cui abbiamo vissuto per due settimane,ovviamente lontana per contenuti e potenzialità dal classico hotel bello ma forse tutto sommato non adatto alle esigenze ed alla logica del Camp. Non scorderò mai la naturalezza e la giusta informalità con cui autorità Lions e civili si presentavano a noi e ci parlavano;discorsi schietti e mirati,senza tanti giri di parole. Non scorderò mai il rigore che ci veniva richiesto,ma anche la grande fiducia e responsabilità che ci veniva data. Non scorderò mai quante cose ho imparato in quei giorni;sono tornato a casa con il telefono pieno di appunti,ogni incontro avevo l’occasione di scrivere qualcosa che ritenevo fondamentale per il mio sapere e per il mio futuro. È stato un campo con un tema ben preciso “l’importanza dell’ambiente e quello che possiamo e dobbiamo fare per difenderlo”,una ricetta vincente e per me innovativa. Ogni attività era mirata a riprodurre questo tema,fornendo messaggi chiave e preziose testimonianze.
Credo che sia fondamentale riflettere su tutti questi punti,in particolar modo sull’ultimo. Un campo Lions non può essere solo divertimento,deve anche servire a qualcosa,deve fornire ai giovani la possibilità di tornare a casa con un qualcosa in più nel loro bagaglio culturale,in particolar modo su quello che vuol dire essere Lion e cosa questo comporti nella vita pratica. È l’occasione ideale per poter avvicinare i giovani che magari non conoscono questa bellissima famiglia a un mondo che non è cravatte e vestiti ( occasioni necessariamente formali a parte) ,ma valori e principi. Il tema in un campo è secondo me determinante.
Ovviamente non è stato tutto rosa e fiori questo campo,e quindi è giusto anche sottolineare le difficoltà riscontrate. In assoluto la mancanza di giovani,Leo,nello staff. Questo è un problema molto importante,che va oltre il campo stesso,perché in Svezia mancano i Leo. Proprio per questo motivo,evidenziando questo problema ai vari Lions si è creata una preziosa collaborazione,che avrei piacere di coltivare, al fine di poter lavorare insieme a loro per la creazione di un Leo club in quelle zone. Mi è stato chiesto di fornire informazioni relativamente al mio Leo Club,alla sua formazione e la disponibilità magari in futuro di tornare in Svezia per collaborare direttamente con la diretta testimonianza. Una grande opportunità e fiducia che spero di poter onorare al massimo.La mancanza di uno staff giovane è stata però secondo me colmata da alcuni individui più grandi,con esperienza di Campleader nei loro paesi,che hanno saputo fare da ponte tra autorità del campo e gruppo e trascinare tutti i ragazzi in diversi eventi,giochi e scherzi specialmente nelle ore serali non lasciando mai l’opportunità di sfociare nella noia.
Sono molte le idee di cui oggi dispongo,e spero di poterle mettere a disposizione per i futuri campi in Italia. Non sono rimasto innamorato della Svezia come territorio,perché in confronto all’Italia non è niente,ma del Campo,dell’organizzazione,dei Lions che ho conosciuto e quindi del loro modo di essere e vivere da Lions. Nel Campo che ho fatto io in Toscana di contro è capitato che i ragazzi (sentendo loro) siano tornati a casa innamorati dell’Italia e delle persone che avevano conosciuto,e non particolarmente colpiti dalla Famiglia Lions o dell’esperienza vissuta. Abbiamo un grande potenziale,una terra bellissima che rende tutto più facile, è giusto allora cercare di farli innamorare anche del resto.