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ITALIA: what else?

Prendete un mappamondo, ammiratelo, guardate l’Italia.
Adesso fate fare mezzo giro al vostro mondo in miniatura: vi troverete davanti all’immenso oceano Pacifico.
Alla sinistra di questa distesa blu e alla destra della Cina, si intravede una piccola isola, il cui nome però è noto a tutti: Taiwan.
Tuttavia, nonostante la sua fama, pochi sanno veramente di cosa si tratta.

Io posso dire di averla vissuta.

  

Ho toccato il suolo e ho sentito il peso di anni di storia, alzando lo sguardo i miei occhi hanno indugiato davanti alla maestosità dei loro templi, vivendo tra loro ho toccato con mano i loro costumi, usanze e superstizioni.

 

Un viaggio di 15 ore totali di volo, con non pochi ostacoli da affrontare, per poi ritrovarsi subito a casa, circondato da sorrisi e al collo da una collana di fiori: non ho mai trovato qualcuno più ospitale dei Taiwanesi.
La mia famiglia ospitante, che mi chiamava e mi chiama tuttora figlio, non era di certo da meno, se avevo qualche problema me lo risolveva in pochi secondi, se avevo qualche curiosità mi rispondevano, e se avevo un desiderio concentravano tutte le loro forze per esaudirlo.
Questo viaggio mi ha dato inoltre l’opportunità di partecipare al campo giovanile; essendo la mia prima esperienza in un camp, il mio scetticismo era alle stelle, e mai avrei creduto che quella settimana sarebbe diventata uno dei periodi più belli della mia vita.
Ho provato emozioni uniche, ho conosciuto persone meravigliose e visitato posti che fino ad ora non credevo neanche esistessero.
Quella piccola isola è conosciuta come “Il cuore dell’Asia”, forse perché chi ci va lascia il suo, di cuore, là.