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ITALIA: what else?

La mia terza esperienza con gli Scambi Giovanili Lions in Taiwan non ha deluso le mie aspettative: infatti nonostante il lungo viaggio e la conseguente stanchezza sono rimasto immediatamente affascinato dalla nuova realtà in cui mi trovavo e dal calore che mi ha accompagnato per tutto il mio soggiorno in questa bellissima porzione di globo. 

Dopo il caldo benvenuto ricevuto in aeroporto dalla famiglia io e la mia compagna di viaggio (una ragazza italiana con cui ho passato tutto il soggiorno in Taiwan) abbiamo fatto una full immersion negli usi e nelle tradizioni orientali, a partire dalla cucina.. Per una persona come me, abituata ad usare forchetta e coltello per mangiare quasi esclusivamente cibi italiani, sicuramente è stato l’aspetto che inizialmente mi ha colto più impreparato: l’assenza di posate se non le celebri chopsticks è stata la novità e la sfida che, sebbene con più di qualche incertezza iniziale, penso di aver vinto. In maniera più positiva invece sono rimasto colpito dal tipo di cibi, che ho sempre gradito sebbene qualche titubanza dettata dall’aspetto non sempre invitante..

Durante i miei primi giorni là ho potuto apprezzare insieme alla mia host family alcune delle bellezze che offre la zona meridionale dell’isola come i numerosissimi mercati presenti nelle cittadine, i templi buddisti, con la loro intima spiritualità, ed il luogo che mi è piaciuto maggiormente: l’isola di Liu Chiu.

 Dopo i primi quattro giorni ci siamo trasferiti nel camp, che si trovava leggermente fuori dalla cittadina di Kaohsiung, e lì abbiamo passato una settimana: sebbene la quasi totalità dei partecipanti avesse in comune la provenienza (dallo stesso Taiwan o dalla Cina) e la limitata conoscenza della lingua inglese sono riuscito comunque a stringere nuove amicizie ed a passare assieme del tempo stupendo.. Inoltre assieme ai compagni del campo abbiamo visitato le zone salienti della città, la quale ovviamente si mostra estremamente differente da una città italiana o europea: l’ovvio mercato centrale dove è possibile fiutare tutti i sapori ed odori che contraddistinguono questo paese, gli enormi shopping centres ove in concomitanza con le più grandi firme della moda mondiale si trovano prodotti di abbigliamento in “stile orientale” e le strade affollatissime e caotiche, degne di una grande metropoli.


Tornati in famiglia, gli ultimi giorni sono trascorsi in maniera molto positiva poiché oramai mi ero ambientato molto bene e mi ero sincronizzato al meglio con gli orari, le personalità e le abitudini del paese e di chi vi abita: quasi tutti i giorni ci siamo trovati con i ragazzi del camp e, insieme a loro e alle nostre rispettive host families abbiamo continuato ad addentrarci nei meandri di questa splendida nazione: in tal modo ho scoperto che oltre ai prevedibili templi buddisti, Taiwan ospita delle coste degne di nota, il colpo d’occhio delle quali non se ne andrà cosi facilmente dalla mia mente…