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ITALIA: what else?

Nell’immaginario collettivo prevale un’immagine dell’Estremo Oriente come realta’ sottosviluppata e ‘strana’ per certi versi, in quanto lontana dalla civilta’ occidentale. 
Sicuramente e’ un mondo a se’ stante ma la mia esperienza a Taiwan e’ la testimonianza che quelli in via di sviluppo siamo noi! 
Io sapevo che avrei trovato un mondo diverso e all’avanguardia in quanto l’Oriente e’ oggetto dei miei studi universitari ma sinceramente non mi sarei mai aspettata un’ accoglienza degna di un’imperatrice e una tale ospitalita’. 
Dopo ben 14 ore di volo mi sono trovata catapultata dall’alltro lato del globo ma la prima famiglia mi ha accolta come se fossi stata la loro terza figlia tornata da un lungo viaggio e mi hanno fatto sentire subito a casa, anzi piu’ che a casa, in una casa a 5 stelle se proprio la dobbiamo definire ‘casa’. Il mio arrivo era un grande evento per loro infatti si e’ trasferita la cugina di 28 anni, Mika, nella casa per fare da interprete e sorella piu’ grande, anche se non e’ stato necessario comunicare per forza in cinese, l’affetto e’ un linguaggio universale! 

La famiglia ha cercato di soddisfare ogni mia esigenza e hanno fatto di tutto per rendere il viaggio la piu’ bella esperienza della mia vita. 
Mi reputo molto fortunata in quanto adesso ho 3 sorelle maggiori taiwanesi (Mika, 28 anni, Katy, 22 anni e Sylvia, 20 anni) con cui sono ancora in contatto. Le ragazze mi hanno portato sempre in giro e sono stata spesso con le altre famiglie della citta’. 
Chiayi era una cittadina situata nel sudovest dell’isola, ricca di templi e altri luoghi tradizionali di cultura Taiwanese. 
Tutte le famiglie sono state veramente accoglienti nei nostri confronti e hanno organizzato molte attivita’ e pranzi e cene con tutti i ragazzi stranieri che si trovavano a Chiayi. A dire il vero ci portavano a mangiare sempre fuori, la mia famiglia persino a colazione! 
Mi hanno riempita di regali (ho dovuto addirittura comprare un’altra valigia per il ritorno). 
L’arrivo di noi ragazzi stranieri e’ stato un evento davvero importantissimo per il Lions Club di Chiayi infatti abbiamo conosciuto anche il sindaco e siamo stati ripresi dalla televisione locale. Insomma eravamo dei piccoli ambasciatori! In cambio non chiedevano nulla tranne il mio affetto anzi erano loro ad essere onorati della mia presenza e mi ringraziavano sempre di essere andata nella loro famiglia ed aver portato tanta gioia e allegria. Ho conosciuto anche parenti vari che erano felicissimi di darmi souvenir da portare alla mia famiglia e interessati a sentire racconti sul mio paese. Anche la cameriera filippina si e’ affezionata a me e mi ha dedicato una canzone prima di partire e mi ha dato un regalo dal suo paese, facendomi capire quanto fossi importante per loro. 
Le ragazze erano davvero gentilissime e mostravano sempre di essere interessate alla mia vita in Italia e alle nostre usanze, in particolare sono state molto felici di assaggiare una torta italiana cucinata da me e Bianca, l’altra ragazza italiana partita con i Lions. 

Finita l’esperienza con la famiglia ero abbastanza abbattuta perche’mi avevano viziata un bel po’ e sapevo che sarebbe stato difficile trovare di meglio. Il campo e’ stato oltre qualsiasi aspettativa e ho conosciuto molte persone fantastiche ed e’ stato bello condividere quest’esperienza con ragazzi di tutto il mondo. 
Alcune attivita’ pero’ erano un po’ noiose per molti di noi (l’eta’ media era di 18 anni) in quanto adatte a ragazzi piu’ piccoli a mio avviso e fortunatamente i Camp Leaders ci sono venuti incontro ed hanno cambiato il programma. 
Facevamo gite nei templi, industrie locali e avevamo un po’ di tempo libero per visitare le strade locali (forse avrebbero dovuto darcene un po’ di piu, magari la sera). 
Per quanto riguarda la seconda famiglia sono stati abbastanza gentili ma erano meno presenti i genitori rispetto alla prima famiglia. 
Ero in casa con una ragazza polacca del campo quindi e’ stata comunque una bella esperienza perche’ eravamo solo quattro ragazze in casa e abbiamo avuto l’opportunita’ di condividere lo stile di vita di due nostre coetanee di Taipei. 

Per me e’ stato un viaggio di grande importanza in quanto sono sempre stata affascinata dalla cultura orientale, cinese in particolare e studio la lingua quindi un giorno sicuramente tornero’ li’ ed e’ bello sapere che c’e’ chi mi aspetta a braccia aperte.
Inoltre questo pensiero di vivere in un mondo cosi’ diverso mi ha sempre spaventata ma adesso invece non vedo l’ora di tornarci! 

Sara’ pure un mondo diverso ma e’ molto piu’ interessante e coinvolge tutte le percezioni sensoriali: profumi diversi (dal delicato odore del te’ verde alla puzza dello ‘stinky tofu’!), splendidi paesaggi dominati da risaie e templi, la ninna nanna cantata puntualmente ogni sera dai grilli e infine la delicatezza della seta e della porcellana al nostro tatto.

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