Distretto ospitante : 414 TUNISIA
Periodo : Dal 10 Luglio al 27 Luglio
Partecipante Valentino Creaco
Lions Club di provenienza : Lions Club Julia Augusta Venzone
Prima dello scambio culturale tutti noi partecipanti siamo stati agevolati all’approccio del campo grazie a una fitta corrispondenza attraverso e-mail da parte dell’organizzazione in cui è stato comunicato il programma giornaliero del campo.
Un ragazzo partecipante ha inserito in internet un forum, una bacheca virtuale in cui tutti i partecipanti e gli organizzatori potevano lasciare messaggi e scambiar foto.
Per questo motivo non ci sono state difficoltà di tipo organizzativo all’arrivo in quanto non c’erano problemi di cambio moneta, su quello che si doveva portare o quant’altro.
L’unico problema in aeroporto è stato lo smarrimento di alcuni bagagli da parte della società di volo Alitalia.Grazie all’aiuto degli organizzatori dopo alcuni giorni siamo riusciti a recuperare i bagagli.
L’accoglienza è stata molto cordiale e il gruppo di ragazzi non ha avuto difficoltà ad integrarsi.
Il programma previsto ha avuto alcune modifiche in quanto per problemi burocratici non è stato possibile andare nel campo previsto nella città La Marsa. Il nuovo campo era stato destinato in un fabbricato non in ottime condizioni adibito nel periodo invernale a scuola per persone sordo-mute. L’organizzazione si è scusata dell’imprevisto comunicandoci che appena possibile avremmo cambiato il campo. Tutti noi ragazzi abbiamo capito la situazione e ci siamo adattati senza problemi. I Lions Club di Tunisi ha intenzione di attivare un progetto atto al recupero della struttura da noi utilizzata per garantire un miglior servizio per i ragazzi sordo-muti che nel periodo invernale alloggiano per imparare un mestiere.
Dopo 2 giorni l’intero campo è stato trasferito presso 2 appartamenti e 3 stanze di albergo presso la capitale di Tunisi.
Ogni giorno tutta la comitiva partiva di buon mattino con il bus a nostra disposizione e andavamo a visitare le varie città di interesse turistico e archeologico.
Sidi Bou Said
Città caratteristica per le abitazioni con porte e finestre di colore blu posizionate nelle colline rocciose in prossimità del mare mediterraneo. Famosi sono i locali in cui si può sorseggiare un classico bicchiere di tè alla menta con i pinoli.
Tunisi
Esistono due mondi paralleli nel centro della capitale del paese.Da un lato vi è il quartiere storico, pressoché immutato sin dai tempi medievali, dall’altro, una moderna metropoli.La zona occidentale del centro è occupato dalla medina, ricca di antichi palazzi, moschee, medersa e souk.La’area orientale comprende la Ville Nouvelle con il teatro nazionale,grattacieli, abitazioni Art Dèco,cinema, la stazione ferroviaria e affollati bar e caffè.
Medina di Tunisi
L’antica Medina di Tunisi è stata proclamata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.Brullicante di vita da oltre mille anni, è caratterizzata da stretti vicoli, moschee, mercati orientali e cortili che compaiono all’improvviso. Dietro i variopinti e misteriosi portali si celano antichi palazzi e sfarzose residente.Al centro della Medina si staglia la grande moschea, circondata da svarianti suk.
Visita alle rovine di Cartagine
Cartagine fondata nel 814 a.c. da coloni fenici, nel IV era già divenuta la maggior potenza di questa regione del mediterraneo. Le guerre puniche portano alla distruzione della città, che tuttavia risorse sotto la denominazione romana. In seguito fu occupata dai Vandali, ai quali nel VI secolo subentrarono i Bizantini. Dopo la conquista da parte degli Arabi nel 695, Cartagine cadde gradualmente in rovina.
Museo di Cartagine
Il museo si trova in cima a una collina, circondato da una meravigliosa distesa erbosa.Una delle sue terrazze è adiacente alla fondamenta di alcune ville puniche scoperte da archeologi francesi.Il museo è organizzato cronologicamente, con sezioni dedicate a reperti punici, romani, romani, cristiani e arabi.Fra questi vi sono iscrizioni, sarcofagi di marmo, oggettid’uso quotidianodella Cartagine punica e romana, e variopinte maschere fenice.
Visita all’anfiteatro di Cartagine
Nell’anfiteatro, uno dei più grandi dell’impero romano, si tenevano i giochi , uno dei divertimenti prediletti dai Cartaginesi.Nel 203 d.c. fu allestito uno spettacolo per la nascita del figlio dell’imperatore.
Visita alla città di Monastir e Moschea dedicata a Habib Bourguiba
Monastir, città universitaria e capoluogo di provincia, sorge su un aspro promontorio sul golfo di Hamamet. Ha un ruolo strategico per l’industria turistica del Paese.La “presenza” di Habib Bouguiba si percepisce ovunque e si concretizza nella statua che lo ritrae da studente, nella moschea a lui dedicata e nelle strade che portano il nome dei membri della sua famiglia.La vestigia della civiltà fenicia e romana sono anch’esse evidenti.
HABIB BOURGUIBA
Nato nel 1903,Habib Bourguiba studiò legge a Parigi e, una volta tornato in Tunisia, si impegnò in politica, soprattutto nella campagna contro l’occupazione francese del suo paese.Membro del partito politico Destour, nel 1943 fondò il partito Neo-Destour.Quando la Tunisia ottenne la dipendenza nel 1956, Bourguiba fu il primo presidente ad essere eletto.
Visita alla città di Hammamet
Città situata sulla costa a metà fra Tunisi e Sousse, vanta alcune delle migliori spiagge della Tunisia. Nel II secolo i romani stabilironouna colonia chiamata Pupput, vicino alla città attuale, che fu più tardi abitata dai Normanni.Solo negli anni venti, tuttavia, il luogo conquistò un posto d’onore sulla mappa, quando il milionario rumeno Gorge Sebastian vi costruì una villa.L’esempio fu seguito da molti e oggi Hammamet attrae più di mezzo milione di visitatori l’anno. Questa città è famosa in Italia per la presenza della tomba di Bettino Craxi, famoso personaggio politico degli anni 80.
Visita ai siti archeologici di Kerkouane
Kerkouane i trova sulle alte scogliere di Capo Bon. Fra il IV e il II secondo secoloa.C. fu una città punica controllata da Cartagine, con un apopolazione di 2000 abitanti. La seconda guerra punicapose fine all’insediamento che fu abbandonato. La città fu riscoperta solo nel 1952 da un archeologo francese. Kerkouane è conservata assai bene e, dai resti delle fondamenta, è facile intuire la pianta a scacchiera.
Visita al Museo di Bardo
Ubicato alla periferia di Tunisi, il museo di Bardo vanta un’ impareggiabile collezione di mosaici romani che vanno dal II al IV secolo d.C. e che un tempo ornavano le abitazioni di alcuni facoltosi cittadini dell’Africa romana.Oltre agli inestimabili mosaici, il Bardo espone un’ampia varietà di reperti di altri periodi, tra cui maschere puniche funerarie, statue di bronzo greche, piastrelle islamiche e ritrovamenti provenienti da una nave che naufragò al largo di Madia nel I secolo a.C.
Tra le attività svolte si ricorda la visita presso un centro sportivo costruito al fine di favorire l’inserimento dei giovani al mondo dello sport distogliendoli da ambienti poco raccomandabili come i vicoli della città vecchia. In questa occasione abbiamo assistito a un concerto dove i protagonisti erano ragazzi molto giovani che suonavano il violino.
La sera del giorno 16 Luglio è stata molto interessante e piacevole in quanto tutti noi campers abbiamo presentato il nostro paese di provenienza ai Lions di Tunisi. L’evento è stato tenuto presso la scuola americana. Abbiamo avuto la possibilità di scoprire tradizioni e particolarità dei paesi da cui provenivano gli altri ragazzi.
L’ultima settimana di soggiorno siamo stati ospiti delle nostre relative famiglie.Le varie località di destinazione furono . Tunisi, Hammamet, Sousse, Djerba e Sfax.
Io e alcuni ragazzi siamo stati ospiti di famiglie residenti nella città di Sfax, la seconda città della Tunisia situata 300 km a sud della capitale.
Sfax si estende tra le mura della medina ed il porto, assomiglia a una città europea, con ampie strade, piazze e giardini pubblici. L’aspetto è molto diverso rispetto alle città del Nord in quanto la maggior fonte di ricchezza non è data dal turismo ma dall’industria.
Il trasferimento dalla città di Tunisia Sfax è avvenuto in automobile, ho potuto notare il cambiamento di paesaggio, le piantagioni di Ulivo hanno preso il posto dei palazzi moderni.
La viabilità non era in condizioni ottimali, si poteva notare la presenza di un cantiere, sono in corso i lavori di costruzione dell’autostrada per collegare le 2 più importanti città della Tunisia.Negli ultimi anni la Tunisia si sta sviluppando molto sotto vari aspetti, commerciale, urbanistico ed economico.
La famiglia che mi ha ospitato stata molto accogliente, non ci sono stati problemi di comunicazione , tutti i componenti parlavano in inglese.
Vivendo assieme a loro ho avuto la possibilità di vedere lo stile di vita, alimentazione, la religione e il ruolo dei giovani rispetto alla società in Tunisia, ed è molto diverso da quello che pensavo.
La religione islamica è seguita soprattutto dalle persone di una certa età, mentre i giovani sono liberi di scegliere, per esempio, ho visto poche ragazze con il Burca il velo da indossare in pubblico.
Negli orari più strani si poteva sentire l’Himam che attraverso dei megafoni posizionati in strutture apposite ( tipo torri ) che chiamava i fedeli alla preghiera.
I ragazzi tunisini che ho conosciuto dedicano molto tempo alla cultura, tutti sapevano l’arabo, il francese e l’inglese. Finiti gli studi secondari la maggior parte di loro vanno a studiare all’estero soprattutto in Francia, Romania e Stati Uniti.
La città di Sfax è nota per la produzione di olio di Oliva, la Tunisia è il terzo Paese produttore dopo la Spagna e l’Italia.
Il centro non presenta molti locali di intrattenimento per i turisti, gli unici locali di intrattenimento sono un caffè esclusivamente per uomini dove i lavoratori si ritrovano per conversare e fumare lo shishà, tabacco ed essenze messe a bollire dentro ampolle di vetro.
Durante il mio soggiorno in Sfax ho potuto visitare la sua Medina, si tratta della città vecchia in cui avvengono gli scambi commerciali, questa è perfettamente conforme ai principi architettonici islamici, i venditori di incensi e candele sono i più vicini alla moschea mentre i rumorosi fabbri e coloro che commerciano con carovane, sono collocati al limite della medina.
All’interno della città vecchia abbiamo visitato il Museo Dar Jelloui, il museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari, ubicato in una residenza seicentesca di Sfax.
L’edificio, di struttura classica, è caratterizzato da un ingresso ad archi e da un cortile porticato circondato da stanze. Le ambientazioni all’interno del museo erano concepite per dare l’impressione che la famiglia Jelloui viva ancora tra queste mura. Al piano terra si trovano mobili, accessori per la cucina e stoviglie. Al primo piano vi è una collezione di costumi tradizionali ( tra cui abiti da sposa) e gioielli.
Oltre alla Medina abbiamo visitato la città di Madia, un porto molto importante , noto per le decorazioni delle case, l’animato molo è abbellito da file di palme.
La visita che mi è piaciuta particolarmente è stata alle isole di Karkanà, dove l’intera comitiva ha raggiunto l’isola in traghetto e partecipato ad una escursione in mare con barca.Abiamo potuto ammirare il tramonto e i pescatori che prendevano la rotta del mare all’imbrunire.
L’ultima sera del viaggio tutti noi campers ci siamo ritrovati nella città di Tunisi in occasione della festa per i saluti.
Tutti noi abbiamo avuto l’occasione di raccontarci le diverse esperienze nelle famiglie.
La festa si è conclusa con un po’ di tristezza in quanto tutti noi abbiamo trascorso dei momenti molto belli e ci dispiaceva lasciare la Tunisia e le persone che ci avevano ospitato.
Personalmente reputo questo viaggio molto formativo per ognuno di noi, convivere con 24 giovani provenienti da tutto il mondo è una esperienza che non capita tutti i giorni.
Il gruppo si è integrato molto bene, questo grazie al senso di responsabilità e alla voglia di stare insieme da parte di tutti.
Questo è il primo campo in Tunisia, l’obbiettivo di accogliere ragazzi di cultura, religione e lingua diversa e integrarli nelle varie realtà della Tunisia è stato raggiunto.
In conclusione di questa relazione vorrei ringraziare tutte le persone che ho conosciuto in quanto mi hanno lasciato qualcosa, dai campers agli organizzatori formata dai vari Leo e Lions, in particolare alla famiglia Kuman che mi ha ospitato.