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ITALIA: what else?

Questa bellissima esperienza in Ungheria ha avuto inizio il 7 luglio e penso che non la dimenticherò mai!
Aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma, ore 9 del mattino....la prima persona che ho conosciuto è stata Simone Poli, un ragazzo di Reggio Emilia che avrebbe partecipato al campo insieme a me. Volo un po' difficile, dovuto anche alla stanchezza del giorno prima e alle due ore di sonno sulle spalle per aver preparato in un pomeriggio/sera l'immensa valigia, che di solito ci si porta dietro ai campi Lions...
"Gentili passeggeri, vi comunichiamo che tra 20 minuti atterreremo all'aeroporto di Budapest": a queste parole ho avuto una stretta al cuore (una bella sensazione, non fraintendiamo)....ed ho capito che una fantastica esperienza stava veramente iniziando!

Presi i bagagli, io e Simone ci dirigiamo verso l'uscita e...chi mi trovo davanti? Zita e László! I miei "host sister" e "host brother"! Zita l'avevo già conosciuta l'estate scorsa al Trinacria Lions Youth Camp, quando ho avuto la possibilità di partecipare al programma Scambi Giovanili...ma come Camp Leader ! 
La settimana con la sua famiglia è stata pazzesca! La mia host family era molto carina e gentile e, alla fine, mi sono ritrovata ad avere due sorelle ed un fratello più grandi...quelle sorelle e fratello maggiori che non ho mai avuto, essendo figlia unica. Mi hanno fatto partecipare alla vita della loro famiglia: mi hanno portata in giro per Budapest facendomi visitare anche la vecchia città e il Parlamento; siamo andati al Lago, abbiamo partecipato a cene tra amici e molto altro. Ed è stato bellissimo quando, l'ultimo giorno, mi hanno detto: "Quando vuoi tornare, faccelo sapere. Saremo molto contenti di ospitarti ancora!"....non c'è cosa più bella che una famiglia ospitante possa dirti!Oltre a fare molte attività con la famiglia di Zita, già dal mio primo giorno a Budapest ho avuto la possibilità di incontrare una parte dei ragazzi con i quali, poi, avrei passato i 10 giorni di campo...i più emozionanti. Tutti insieme abbiamo fatto altre escursioni per la città, un po' di sano shopping; le feste in discoteca tutti insieme non sono mancate e i picnic di notte (con nachos e salse piccanti) al parco centrale della città con le chitarre, a cantare a squarciagola, erano quasi un "must"!
Ma una delle cose che mi ha resa più felice è stato incontrare di nuovo un amico di vecchia data: László Kurtössy, un ragazzo di Budapest che avevo conosciuto nel 2010 al "Try Lions Youth Camp" in Danimarca. E' proprio questo il bello dei Campi Lions: conoscere nuove persone, entrare in contatto con culture diverse, diventare amici per la pelle in quelle due settimane di campo....e poi magari ritrovarsi anni dopo in un altro campo Lions e avere la possibilità di rivedere amici con i quali pensi di aver condiviso i momenti più belli della tua vita, momenti che non dimenticherai mai perché faranno sempre parte di te...perché ti hanno reso la persona che sei.E cosa dire dei ragazzi dello Staff? 
Bálint, Emmy, Akos, Zoli, Daniel e Vezna....i ragazzi più pazzi che io abbia mai conosciuto in vita mia! Con loro era tutto una risata, a partire dalle musiche assurde che mettevano per svegliare i campers al mattino, la sirena che usavano per far scendere i ritardatari (e, ahimè....in quel gruppo spesso c'ero anch'io), le battute, gli scherzi...le serate passate a cantare tutti insieme con le chitarre fino a notte fonda. 
Questi sei ragazzi hanno reso tutto pazzesco! Soprattutto Bálint, il Camp Manager, senza nulla togliere agli altri cinque, naturalmente. Lui più degli altri è riuscito ad esprimere lo scopo dei Lions e dei Leo, cioè quello di rendere il mondo migliore, un mondo nel quale ormai solo i giovani della mia generazione possono fare la differenza. 
E quando è arrivato il momento dei saluti, è stato fantastico sentirmi dire "Hai veramente capito il significato di quello che i Campi Lions mirano a realizzare: creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo".Ungheria....un paese che mi è piaciuto moltissimo. E per questo vorrei ringraziare innanzitutto Fabrizio Carmenati che mi ha assegnato questa bellissima destinazione; Laura Schiffo (finestra per l'Ungheria) che mi ha seguita nell'organizzazione del mio viaggio; László Kende (YEC ungherese), Csíkos György (Camp Director) e sua moglie Emése Santa; Bálint, Emmy, Akos, Zoli, Daniel  e Vezna e tutti i ragazzi che hanno partecipato al Campo! E spero fortemente di poter incontrare nuovamente, almeno una volta nella mia vita, CIASCUNO di loro!Ma soprattutto, GRAZIE AI LIONS per quello che fanno per noi giovani, con entusiasmo, dedizione e sacrificando buona parte del loro tempo libero per migliorare il mondo in cui viviamo. 
Spero di poter avere altre occasioni come questa per poter diffondere il loro messaggio di pace e tolleranza.

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