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ITALIA: what else?

Ho partecipato al porgramma di scambi giovanili Lions di quest'anno con meta l'Ungheria. 
E' stata la mia prima esperienza di scambio culturale Lions.
Il programma prevedeva di essere ospitati una settimana in una famiglia ungherese e poi partecipare al camp ungherese con ragazzi provenienti da altri stati.
Durante la settimana sono stato ospitato da due famiglie le quali mi hanno accolto nel modo migliore possibile. Grazie a loro ho passato il secondo giorno di scambio nella capitale Budapest, avendo la possibilità di visitarla immediatamente.
In famiglia la cosa che ho apprezzato di più è la cucina ungherese, che ho potutto provare con piacere. Passato da Dunakeszi, città della prima famiglia ospitante, a Szentendre dove risiedeva la seconda famiglia ho realizzato che ero fortunato a poter vedere anche la piccola, ma interessante città di Szentendre.

Il mio host dad era in primo luogo il presidente del club lions della zona ma anche il figlio di un famosissimo attore ungherese (Ferenc Zenthe). I due si assomigliavano tantissimo e inevitabilmente quando passeggiavamo per la strada, venivamo fermati ogni volta per questa ragione. Inoltre pochi giorni prima lui era stato intervistato in televisione per lo stesso motivo. Mica male, no?
Se durante il periodo in cui ero ospitato in una famiglia non avevo proprio intenzione di andare al camp perchè mi trovavo già abbastanza bene in famiglia, al camp non avevo alcuna voglia di ritornare a casa in Italia.
Sono stato al camp di Szeged per due settimane che sono volate in men che non si dica, non mi capacito ancora di come possa essere successo.
Ecco la bandiera che c'era lì al camp:

 

La prima cosa per cui mi è piaciuta questa esperienza è che hai la fortuna di poter conoscere molte culture solo con uno scambio (siccome i ragazzi che vi partecipano vengono da molti stati diversi) proponendo confronti costruttivi su svariati campi di interesse (dalla scuola alla cucina o allo stile di vita). In secondo luogo vivi con ragazzi con abitudini differenti dalle tue e devi essere in grado di adattarti a tutto ciò. Conoscendo abbastanza l'inglese non ho avuto problemi di comunicazione e infatti ho creato rapporti personali senza problemi. 
Alla fine del camp in pratica qualcosa in te cambia, possiamo dire che non sono più la stessa persona. Si creano rapporti che si spera durino per molto tempo anche se la difficoltà è la distanza con tutti i ragazzi di altri. 
Inoltre visiti dei posti meravigliosi che magari non conoscevi nemmeno. 
Porterò questa esperienza con me ogni giorno e la racconterò a tutti i miei amici italiani. Ho suscitato già in molti miei coetanei interesse per ciò che ho visto e sperimentato soprattutto
perchè l'Ungheria è un paese di cui non si conosce molto la cultura in Italia. 
Qui a casa mi manca molto la vita che facevo là al camp, anche se eravamo sempre superimpegnati, e non vedo l'ora di poter partecipare ad una esperienza simile a questa in futuro. Magari avrò la fortuna di incontrare ancora alcuni ragazzi che erano là al camp. In ogni caso potrò dire di avere amici in metà mondo e non è cosa da poco! 
I luoghi che abbiamo visitato durante il camp sono in primo luogo la città in cui era situato, cioè Szeged ed alcune città più piccole vicino a Szeged(A) in cui siamo stati ospiti di altri club Lions ungheresi come ad esempio Kaposvar di cui ho portato a casa un ricordo(un peluches a forma di leone :D). 
Inoltre abbiamo trascorso due giorni allo straordinario Lago Balaton(B).

  

Infine abbiamo visitato la capitale Budapest (per me per la seconda volta :D) e siamo stati ospiti ad un camp Lions che aiutava persone disabili con cui abbiamo trascorso un'intera giornata.

   

A) Heroes square
B) Giornata passata con persone affette da disabilità

La giornata con il Lions club Ròzsadomb è stata una delle più interessanti perchè univa la conoscenza delle attività dei Lions al nostro contributo personale, aiutando persone che sono
meno fortunate di noi. 
Tutto il camp si basava su una competizione tra 5 squadre (la mia squadra ha ovviamente vinto!).
Questa era una gara in un labirinto fatto da piante di graturco dove la mia squadra ha trovato la via di uscita nel minor tempo.

 

I miei compagni di squadra erano George Timmons dall'Irlanda, Kathrin Bill dalla Germania, Anne de Vaan dall'Olanda e Linda Fransson dalla Svezia.
L'ultima serata insieme l'abbiamo passata sul Danubio facendo un giro turistico su una nave su consiglio del governatore Lions ungherese. E' stato fantastico e perfetto come serata d'addio.

 

Parlamento di Budapest(vista dal Danubio di notte)

Infine un saluto da tutti noi da Budapest e un ringraziamento da parte mia per l'oppurtunità che mi avete dato :D 

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