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ITALIA: what else?

Ho partecipato allo scambio giovanile organizzato dal Lions Club in Ungheria dal 6 al 26 luglio. 
Avevo già partecipato ad alcuni viaggi/studio all'estero, ma questa esperienza è stata  senz'altro la migliore e la più emozionante, direi SUPERLATIVA!!!
La durata è stata di tre settimane di cui una in famiglia a Pecs, e due in campus a Szeged, due graziose cittadine nel sud del paese.
Mi sono divertito moltissimo mentre avevo l'opportunità di conoscere ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo.
L'esperienza è subito partita alla grande il primo giorno, quando la famiglia Berkes mi ha accolto all'aeroporto di Budapest insieme a Gabriele Salviati, un altro ragazzo italiano con il quale ho condiviso la loro magnifica ospitalità riservataci nel corso della prima settimana.

Ci hanno fatto sempre sentire a nostro agio e sono stati molto gentili, affettuosi e disponibili.
Non siamo subito partiti per Pecs, ma vista la distanza e il fatto di essere arrivati nel pomeriggio, abbiamo pernottato a Budapest. Ciò ci ha permesso di poter visitare il suo meraviglioso centro storico e il palazzo reale.
Il resto della settimana l'abbiamo trascorsa a Boda, una località vicino a Pecs dove la famiglia Berkes risiede.
La "nostra" casa era molto bella e accogliente; inoltre, io che sono amante degli animali mi sono trovato nel "mio regno" in quanto la famiglia aveva tre cani, quattro gatti e due cavalli! 
Questa è stata anche così cortese da organizzare, per me e il mio amico italiano, un corso di equitazione condotto nella vasta campagna intorno alla casa, durante tutte le mattine della settimana. Nonostante le mie iniziali preoccupazioni, ho imparato abbastanza presto è dopo è stato solo divertimento.
Le piante da frutto distribuite nella proprietà ci hanno permesso di gustare frutta fresca tutti i giorni con la quale facevamo colazione e merenda. Particolarmente buone erano le loro pesche e le albicocche . La famiglia produceva anche salumi con gli animali allevati e dal latte delle loro mucche ottenevano del buon formaggio.
Abbiamo avuto occasione inoltre di assaggiare alcuni piatti tipici che personalmente ho trovato molto buoni.
Nei pomeriggi Gyorgy, il padre, e Bence, il figlio, ci hanno portato a visitare Pecs e i suoi luoghi storici.
E' stata una settimana bellissima nella quale, se proprio devo trovare una pecca, sta nel fatto che non disponendo la casa nè di persiane alle finestre, nè di tende pesanti, mi svegliavo sempre presto facendo molta fatica a riaddormentarmi. Con il passare dei giorni anche questo non è più stato un problema.
Quando è arrivato l'ultimo giorno con loro ero veramente triste di dover lasciare la "mia famiglia ungherese", e quando siamo arrivati a Szeged, il distacco è stato più doloroso di quello che avrei mai pensato.
Anche i successivi giorni trascorsi al campus però, sono stati favolosi e questo ha aiutato a superare più velocemente la malinconia della separazione dalla famiglia. 
I partecipanti, provenienti da diversi paesi del mondo, sono stati inizialmente divisi in due gruppi e io ho conosciuto il nostro che mi è subito piaciuto; già la prima sera gli animatori (che sono stati molto simpatici e anche giustamente severi) ci hanno messo alla prova, facendoci conoscere i nostri compagni di campus, parlando fra noi per lo più in inglese, ma anche, per quanto mi riguarda, a volte in tedesco o spagnolo. 
Tutte le attività svolte durante le settimane sono state varie e interessanti: dallo sport, tra i quali alcuni di cui non avevo mai sentito parlare come il Wakeboarding, o di quelli che non avrei mai pensato di fare, come la barca a vela sul lago Balaton, alle attività sociali, come la giornata trascorsa nel campus allestito per le persone disabili; questa mi ha toccato particolarmente come non avrei creduto e forse è stata l'attività che più mi ha lasciato qualcosa dentro. Oltre a quelle sopra descritte ce ne sono state altre come quelle culturali (la visita alla cattedrale e il teatro all'aperto di Szeged, ad esempio) agli incontri con altri gruppi Lions, dalle attività ludiche (sfide tra squadre, giochi, sculture di ceramica, ecc.) alle arti culinarie (acquisto dei prodotti, preparazione e degustazione di un piatto tipico ungherese).
Il tempo durante quei giorni è proprio volato e questa esperienza purtroppo è arrivata alla fine; l'ultimo giorno, quello delle separazioni e degli addii, che abbiamo trascorso a Budapest, è stato contraddistinto dalla pioggia battente quasi a sottolineare la nostra tristezza per la fine del campus.
Mi mancheranno tutti moltissimo anche se già con alcuni di loro intrattengo contatti attraverso i social network. Anche con la famiglia che mi ha ospitato sono in contatto soprattutto con Bence, il figlio, con il quale sto cercando di fare in modo di poterlo ospitare nel corso della prossima estate, al termine dei miei esami di maturità. Spero naturalmente di incontrare nuovamente almeno alcuni dei miei compagni di campus, magari proprio ancora in Ungheria! O in giro per il mondo, chissà!
Tra l'altro, proprio per rivivere quei giorni e per dimostrare quanto sia stato importante per me, ho volentieri preparato una presentazione che ho mostrato a scuola (anche se su richiesta dei miei insegnanti) ai compagni di due classi della quinta.
Ringrazio il Lions per la meravigliosa opportunità concessa che ha lasciato in me un segno indelebile che rimarrà vivo tutta la mia vita.

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