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ITALIA: what else?

Anche quest’anno ho partecipato a uno scambio giovanile , in Ungheria. Sono stata molto contenta in partenza perché la mia richiesta era stata esaudita e avevo saputo da altri ragazzi, che ho incontrato gli scorsi anni, che il campo in Ungheria era uno dei più bei campi dell’Europa.
Non posso che confermare questo. 
La settimana in famiglia è stata molto molto piacevole, ho abitato a due ore circa da Budapest insieme a un’altra ragazza finlandese e ai genitori ospitanti e a due giovani ragazze amiche della famiglia. La settimana è stata intensa con varie attività come andare a ballare la zumba e la salsa, andare alle terme, visitare lo zoo della città, visitare Budapest, visitare Vienna(!!).

Ho avuto la sensazione che la famiglia ci tenesse veramente ad avere due ragazze ospiti infatti la madre e le ragazze hanno speso tutto il loro tempo con noi, ed è stato molto gratificante. 
Essere un gruppo cosi numeroso e compatto nella famiglia è stato veramente un piacere. Ho apprezzato di nuovo molto il fatto di condividere la settimana in famiglia con un’altra ragazza straniera e mi ritengo fortunata perché eravamo le uniche tra tutte i partecipanti. Hai la possibilità di conoscere a pieno una persona per tre settimane e di stringere veramente una bella amicizia. 
Il campo è stato un ottimo campo con un bravo camp leader e bravi coleaders. 
Il programma era ben strutturato con visite a musei,piscine,laghi,tante camminate,sport,uscite serali con discoteche e pub.
Eravamo 28 partecipanti ed è stato molto bello essere così tanti, non si è formata quella certa intimità che si crea in un gruppo meno numeroso ma avere molte persone con cui confrontarsi è stato bello. 
Ci sono magari dei difetti nel campo come il fatto che il cibo non era dei migliori e si mangiavano sempre gli stessi tipi di alimenti oppure il fatto che il programma era così corposo che i tempi per rilassarsi all’hotel o per una doccia erano veramente ristretti..però posso assicurare che questi difetti sono piccole sottigliezze in confronto a tutti i pregi dell’esperienza in tutta la sua totalità. 
Uno dei lions responsabili ci ha detto di diffondere la voce riguardo al campo se quest’ultimo ci fosse piaciuto e io lo consiglio veramente a chi volesse partecipare a uno scambio giovanile per la prima volta perché io lo considero il campo per eccellenza(come anche quello in Norvegia)perché è ricco di attività che piacciono a tutti!. 
Quando ho ricevuto la conferma della mia partecipazione allo scambio in Ungheria in febbraio ho pensato che gli anni successivi non avrei più fatto domanda perché 4 anni erano abbastanza e a 22 anni forse bisognava lasciare spazio agli altri, invece già dai primi giorni in cui mi trovavo in Ungheria mi sono ritrovata a pensare “No, come faccio la prossima estate se non vado in un campo lions??
Sarà un trauma!!”
Sono partita 4 anni fa per la Norvegia non conoscendo la vostra associazione e l’iniziativa degli scambi giovanili; ogni anno conosco nuove informazioni e nuove persone che ne fanno parte e scopro nuove cose. Ho conosciuto alcuni dei partecipanti al campo che nel loro stesso paese sono camp leaders e abbiamo parlato dei loro campi e quello che ripetevo a tutti è il fatto che volevo tornare sedicenne per partecipare ad almeno altri 6 scambi  ho scoperto di avere amici in comune con i partecipanti del mio campo che io avevo conosciuto nei passati campi e questo mi piace sempre tantissimo perché mi stupisco di come il mondo sia cosi piccolo. 
Mi ritengo sempre più fortunata e felice di fare questa esperienza in estate e so che sarei un’altra persona se non avessi partecipato a questi scambi, sarei più chiusa, saprei meno cose, non sarei di larghe vedute, non avrei amici all’ estero e mi accontenterei di vivere in Italia, credendo di vivere forse nel migliore paese ignara che il mio è solo un piccolo stato nel mondo.
Volevo scrivere questa riflessione perché in realtà me la pongo tutti gli anni dopo gli scambi però quest’anno ci ho pensato veramente molto di più. 
Mi stupisco di come alcune persone vogliano e riescano a tornare prima della fine delle 2 o 3 settimane in Italia, mi chiedo come facciano a non amare questa esperienza. Ne parlavamo tutti insieme al campo, il lions camp è come una seconda vita, perché ti mette in gioco completamente e ti fa quasi dimenticare la vita a casa, sei in un’altra “dimensione per 2 settimane”.
Quando si ritorna alla prima vita è sempre dura ma pensare che in molti stati in cui viaggerò conosco almeno una persona è molto bello. 
So che voglio viaggiare e visitare molti paesi ma so benissimo che andare in vacanza in un paese e partecipare a uno scambio giovanile in quello stesso paese non è per niente la stessa cosa.