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ITALIA: what else?

A fine giugno sono partita per l' Ungheria, dove, fra Budapest e altre città, ho trascorso diciotto giorni fantastici. Durante la prima settimana sono stata ospitata da una famiglia, la cui disponibilità e simpatia mi hanno aiutata ad ambientarmi molto velocemente. Nessun problema, dunque, di carattere "sociale": ero stata avvisata che avrei potuto capitare in una famiglia con genitori poco presenti per motivi di lavoro, magari senza figli con cui potessi stringere amicizia, ma così non è stato. Mi è sembrato di aver trovato una sorta di seconda casa!  Anche l' organizzazione da parte del Lions e dei Leo locali, i quali si sono occupati e hanno personalmente animato le feste di benvenuto e d' arrivederci, è stata ottimale.
Dopo sette giorni in compagnia di una affettuossima famiglia, ho partecipato allo "Youth Exchange Camp A" per l' Ungheria, intitolato " Beautiful landscapes, natural waters".

Si è trattato dell' esperienza più emozionante ed eccitante: una settimana e mezzo di escursioni, gite, visite alle città e pomeriggi nei centri termali (che, caratteristica tipicamente ungherese, sono diffusi ovunque), il tutto all' insegna di un sano divertimento. Di problemi non se ne sono presentati, di noia non ne ho vista nemmeno l' ombra; tutto è stato accuratamente gestito.
Ad essere sincera, qualche problema è sorto, invece, quando il viaggio vero e proprio non aveva avuto ancora inizio, ovvero nell' organizzare tutti i dettagli con l' agenzia di viaggio. Da subito sono riuscita a contattare la famiglia ospitante in modo rapido via e mail, tuttavia le notizie riguardanti il volo che avrebbe dovuto portarmi a destinazione, gli orari e i vari moduli che era necessario compilare in caso di minore età del partecipante, hanno tardato a giungere, tanto che ho dovuto telefonare direttamente all' agenzia per ricevere informazioni, salvo poi scoprire che il volo che pensavo di dover prendere, secondo i dati precedentemente inviatimi, era stato sostituito con un altro. In realtà non si è trattato di un reale ostacolo, le incomprensioni si sono risolte velocemente e ho potuto chiarire ogni dettaglio. Del resto, era la prima volta che partecipavo a uno Scambio Giovanile e un briciolo d' inesperienza era comprensibile.
In ogni caso, l' emozione del viaggio ha ripagato ampiamente la piccola fatica fatta per prepararlo: ho vissuto una vacanza indimenticabile!
Spero che questo resoconto possa essere soddisfacente e mi scuso per il ritardo (i problemi di connessione sono odiosi!).