Il nostro sito fa uso di cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Continuando a navigare accetti l'uso di questi file.

ITALIA: what else?

La mattina del 27 giugno, mentre aspettavo l’arrivo del mio volo diretto a Budapest, ero allo stesso tempo emozionata e spaventata e, lo ammetto, un po’ scettica.
Non sapevo a cosa andavo incontro ed ero terrorizzata dall’ idea che sarebbe potuto capitare qualche guaio ; pensavo: “magari la mia host family si dimentica di venirmi a prendere in aereoporto” o “ chissà se me la caverò con l’inglese” .. Invece, fortunatamente è andato tutto liscio come l’olio.
Sono capitata in una famiglia aperta ed amichevole che mi ha ospitato  ( dal 27 giugno al 4 luglio) come se fossi parte integrante della famiglia. Con Lilly, la mia host- sister 20enne, ho subito legato molto e ci ha aiutate il fatto che avevamo più o meno gli stessi gusti ed interessi.
Il divertimento non è certo mancato, ma devo ammettere che mi ha tenuta davvero molto impegnata: i primi 2 giorni li abbiamo passati nella villa del padre sul lago Balaton (una vera meraviglia della natura!) dove ci siamo rilassate in vista di quello che ci avrebbe aspettato i giorni seguenti.

Dopo esser tornate a Sopron , dove Lilly vive con la madre e il fratello Max, siamo partite in direzione Budapest, dove abbiamo trascorso 3 giorni all’insegna del “ sightseeing” e dello sport. Una volta di nuovo a Sopron ho conosciuto anche i nonni materni ed ho scoperto con mio grande piacere che il nonno, da giovane, aveva percorso e apprezzato l’ Italia in lungo ed in largo. Inoltre, ho avuto la fortuna di visitare Vienna, (città in cui Lilly frequenta l’Università) dove ho fatto tappa per 2 giorni,  prima di partire per Pécs, luogo in cui si è tenuto l’ International Lions Camp (camp A D119), senza dubbio la parte migliore del mio soggiorno ungherese, senza nulla togliere alla mia fantastica settimana in famiglia.
Qui ho trascorso 10 giorni intensissimi ma, si sa, quando ci si diverte e si è in compagnia, la fatica non si sente. Eravamo un  gruppetto di 19 tra ragazze e ragazzi , provenienti da tutto il mondo ( Norvegia, Polonia, Slovenia, Finlandia, Canada, Messico, Israele, Turchia, Olanda, Ucraina..e per fortuna anche Italia,così non ho scordato del tutto la mia lingua madre!!) ed essendo relativamente pochi, siamo riusciti a creare un clan compatto, quasi una grande famiglia, in quanto sembrava che ci conoscessimo da una vita. 
Le nostre giornate sono trascorse tra lunghe camminate ( e chiacchierate ) immersi nella natura , visite ai musei locali e alle città vicine. In particolare ricordo i sentieri tra i boschi della montagna ungherese che ci portavano ogni volta a scoprire paesaggi mozzafiato ed usi e costumi tipici quanto insoliti (le danze ungheresi sono davvero particolari!!). Sono stata a stretto contatto con la natura e con gli animali e questo mi ha aiutata ad apprezzare di più la montagna e gli spazi verdi. A proposito di montagna, come si può non ricordare il Mécs Extreme Park?? Qui ho superato me stessa ed i miei limiti: un’arrampicata lungo un percorso per professionisti non è una passeggiata, lo assicuro. 
Le fatiche  sono state però compensate da interi pomeriggi trascorsi alle ” SPA” o alle terme, dove io e gli altri ragazzi ci preparavamo fisicamente e psicologicamente al momento più atteso della giornata: la sera! Tra karaoke e serate in discoteca o pub , non finivamo più di ridere e fare i pazzi tanto che, anche se esausti, una volta tornati all’hotel ci ritrovavamo a parlare, sfogarci e degustare pietanze tipiche dei nostri Paesi..e questo fino a notte fonda!! 
Gli ultimi 3 giorni di campus li ho trascorsi da “nomade” tra Kaposvàr, Tihany, lago Balaton e Budapest.. città che valgono davvero la pena di essere visitate!!
E così, anche l’ultimo giorno era arrivato.. non ci potevo credere, il mio sogno si stava concludendo.. il 14 Luglio , tra pianti disperati e scritte sulle braccia, ci siamo salutati , promettendo di sentirci tramite Internet e di ritrovarci un giorno, per rivivere quest’esperienza. Una delle esperienze più belle e significative della mia vita, aggiungerei, che mi ha fatta crescere e maturare e che mi piacerebbe sinceramente rivivere. 
Anche se adesso le scritte sulle braccia se ne sono andate, il segno di questa vacanza resta indelebile. 
Grazie Lions Club, per avermi regalato questa meravigliosa opportunità!