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ITALIA: what else?

Come è bello attendere per mesi prima la destinazione e poi la data della partenza per il campo Lions , e poi i primi di luglio , finita la scuola, imbarcarsi per la lontanissima Alaska con entusiasmo e con qualche naturale titubanza per un mese di esperienze uniche !
Devo essere sincera: avevo accolto la destinazione Alaska con qualche perplessità: il clima, la lontananza, il contatto continuo con la natura, l’esperienza di dormire in tenda, etc., ma tutte, ma proprio tutte le mie iniziali remore si sono dissolte via via e hanno lasciato spazio al viaggio della mia vita!
Già dalla primavera è iniziato il contatto con la famiglia ospitante: già via mail ci conoscevamo molto bene!!
Partita da Milano, a Francoforte ho incontrato altri ragazzi italiani tutti diretti a vari campi Lions in Usa (una delle quali è stata al campo con me) e così abbiamo volato insieme. E’ stato molto divertente: battute di qua, musica di là, racconti e confronti, le sedici ore di volo sono proprio …’ ‘volate’!!

A Faibanks città al centro dell’Alaska, dopo la sosta a Chicago, abbiamo incontrato le nostre famiglie.
Un po’ frastornata per la novità, il fuso orario, la lingua, le ulteriori due ore di viaggio, appena arrivata a casa sono caduta in un sonno profondo di ben 15 ore.
La mia famiglia viveva in una casa molto grande, con un giardino molto grande, in una strada molto grande, con spazi molto grandi tanto che la prima casa si trovava a 10 miglia di distanza. Questa è l’Alaska! In questa famiglia era ospitata oltre a me una ragazza di Israele con cui mi sono trovata molto bene e ancora oggi ci manteniamo in contatto. E’ stato molto interessante anche conoscere da lei, direttamente, la situazione politico- sociale del suo travagliato Paese.
Abbiamo conosciuto zii, cognati, parenti e amici vari e insieme abbiamo fatto gite, sports, BBQ, tutti appuntamenti piacevoli. Il re della casa era il nipotino Tom, furbo e iperattivo.
Ho fatto e visto cose straordinarie! Dopo cinque ore di macchina siamo arrivati al Circolo Polare Artico, siamo andati a trovare… Babbo Natale!, abbiamo visitato un vero e proprio igloo, abbiamo… cercato l’oro, siamo ‘ familiarizzato con moose e orsi, abbiamo guadato fiumi su divertentissimi fuoristrada, ho mangiato pesce favoloso arrostito sul fuoco nella loro cabin su uno sperduto lago dove non c’era elettricità, abbiamo guidato la loro barchetta, abbiamo imparato a sparare a salve, etc etc
Jane e Benny sono molto coinvolti nei servizi sociali tramite il Lions, e devo dire che mi ha colpito come in Alaska l’appartenenza al Lions sia vissuta molto più che qui come disponibilità concreta, fattiva, quotidiana a favore dei più bisognosi.

Ultime due settimane: campo Lions vero e proprio (e, devo ammettere, il mio periodo indimenticabile, del soggiorno statunitense).
Io che non avevo mai piantato un paletto ho dovuto tirar su una tenda con Paula, la mia coinquilina messicana: Non sapevamo da che parte iniziare! Che risate e che disperazione!
Abbiamo fatto tanti sport mai praticati prima: kayaking, rafting, abbiamo camminato ore ed ore in scenari mozzafiato, abbiamo fatto, dopo cinque giorni senza una doccia, il bagno in un lago gelido alle sei del mattino, abbiamo viaggiato per ore stipati all’inverosimile in un pulmino di lunga esperienza, abbiamo fatto di tutto!
Abbiamo visitato ogni giorno una località diversa: parchi, laghi, cascate, il Denali Park…ed il mitico Mount Mc Kinley . Quello che resterà in ciascuno di noi, 25 ospiti del campo, provenienti da tutto il mondo, sarà lo spirito di gruppo, i giochi, quelle poche parole impronunciabili che ci siamo insegnati tra di noi, le risate, le canzoni, le prese in giro che sono comprensibili in tutte le lingue, le nottate – ma il cielo era sempre chiaro- intorno al falò e nella tenda che abbiamo vissuto in quei giorni indimenticabili!
Uniche ospiti indesiderate erano le tantissime zanzare!
E’ stato molto bello e coinvolgente anche collaborare tutti insieme al Progetto Mondiale Lions di raccolta e smistamento degli occhiali da vista usati.
L’organizzazione del campo ha funzionato davvero molto bene, improntata alla massima semplicità e praticità e collaborazione
Mi permetto di evidenziare solo due aspetti, utili per il futuro:

  • http://www.108tbcamp.it/portale//templates/rt_showcar/images/sc_bullet_orange.png); background-position: 0px 3px; background-repeat: no-repeat no-repeat;">Prima della partenza le informazioni arrivate dal referente in Alaska sono state scarse e disordinate. 

  • http://www.108tbcamp.it/portale//templates/rt_showcar/images/sc_bullet_orange.png); background-position: 0px 3px; background-repeat: no-repeat no-repeat;">Nel periodo del campo più volte abbiamo dovuto provvedere noi ai nostri pranzi senza essere stati informati a riguardo prima della partenza, e così alcuni ragazzi hanno avuto qualche difficoltà di budget.

In un’epoca in cui l’individualismo, l’indifferenza e il pessimismo invadono la nostra società e spesso anche noi giovani, il Campo Lions per me è stata davvero una ventata di positività, di apertura , di fiducia , per gettare solidi ponti di amicizia e solidarietà e darmi sempre più da fare!

Grazie davvero!

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