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ITALIA: what else?

Quando mi hanno detto la mia destinazione sono rimasta tutta una sera a pensare.. “Alaska?
Non ci sarà sicuramente nessuno la.. solo orsi!
E chissà che freddo!”
Alla fine però il mio spirito avventuriero ha vinto tutti questi stupidi pregiudizi e il 5 di luglio sono partita per un posto selvaggio chiamato Alaska.
Inizialmente, mi ero messa in contatto con una ragazza italiana di nome Elena per trascorrere il mio lungo viaggio ( primo viaggio negli States) in compagnia. A Francoforte ho incontrato Elena senza sapere che presto saremmo diventate molto molto amiche. Fra una chiacchierata e l’altra le ore sono volate e abbiamo scoperto che saremmo state in famiglia insieme. Arrivate all’aeroporto di Fairbanks abbiamo conosciuto la nostra famiglia e un’altra ragazza di nome Tamar, proveniente dall’Israele, che anche lei sarebbe stata in famiglia e nel campo con noi.

Eleonora, Elena e Tamar: un trio imperfetto ma inseparabile. Mi viene da sorridere per quanto ci siamo divertite.. ma anche da commuovermi perché vorrei rivivere quei momenti.

La nostra famiglia abitava a Fairbanks, un’amorevole cittadina immersa nella natura. La nostra era una grandissima Host Family la quale si è impegnata tanto per farci stare bene e ci ha portato nei posti più unici del mondo. Ho visitato sorgenti termali naturali, la casa di Babbo Natale, il museo del ghiaccio, il Circolo Polare Artico e ho fatto cose spettacolari come sparare con il fucile, utilizzare l’arco, andare in canoa, mangiare gli Smores e guidare un ATV!
Dopo l’esperienza in famiglia ho trascorso le 2 settimane più belle della mia vita: il campo!


Arrivata al campo ho fatto amicizia con 26 ragazzi provenienti da 13 paesi diversi. I primi giorni li abbiamo trascorsi “sedentari” al campo a causa del nostro (mitico) pulmino giallo non funzionante. In quei due giorni sono nate splendide amicizie che tutt’ora continuano, malgrado la lontananza, e anche qualche amore.
Quanto il nostro bus giallo ha ripreso a funzionare abbiamo fatto attività fenomenali e uniche. Siamo andati al parco Nazionale Denali, siamo stati in tenda in una zona di campeggio stupenda, vicino ad un lago (dove abbiamo anche fatto il bagno) e accerchiata dalle montagne dalle quali si vedeva un tramonto mozzafiato. Ci trovavamo vicini ad una piccola cittadina dove abbiamo fatto anche rafting. Dopo quattro giorni di tenda ci siamo spostati ad Anchorage, la città più grande dell’Alaska.
Tornare a casa è stato molto difficile, lasciare quell’aeroporto è stato una sfida.
È stato il viaggio più bello e con più emozioni in assoluto.
Devo però ammettere che andare in Alaska è una sfida, bisogna essere pronti a tutto e avere la mente aperta.
Mi sono trovata davvero bene, grazie mille Lions!

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