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ITALIA: what else?

Dopo la significativa esperienza in Svezia con il programma Lions di scambi giovanili, ho avuto l’occasione di partire per una nuova avventura grazie al Lions Club Torino Host del Distretto 108 Ia1 e alla disponibilità YEC Gualtiero Roccati. Direzione? Turchia! 
Atterrata all’aeroporto di Ankara, la famiglia e due membri dello Staff Leo che si sarebbero occupati di noi durante il Camp mi stavano attendendo. Dopo le presentazioni, la mia hostmum mi portò subito a casa, un appartamento non lontano dal centro della capitale. 
Stava iniziando la settimana più intensa di sempre. Sono stata subito accolta da gustosissimi çay e mille domande ricche di quella curiosità tipicamente turca. Mi sentii subito a casa e presto parte della famiglia.

Ogni giorno le figlie della signora che mi ospitava, due ragazze pressoché della mia età, si preoccupavano di mostrarmi la città e di trovare sempre attività stimolanti per impegnare le nostre giornate. Mi presentarono i loro amici e la loro famiglia, ognuno dei quali mi accolse con grande ospitalità, sacra a questo popolo. Era interessante dialogare con loro e scoprire le differenze tra le nostre culture. Rimasi affascinata dalla loro religione, dalla loro lingua, dal loro stile di vita. I turchi sono speciali, si mostrano sempre disponibili verso il prossimo e si sforzano di dialogare pur sapendo che non parli la loro lingua. 
Trascorsi sette giorni, giunse il tempo di salutarsi. Dopo aver concluso tra i sorrisi l’ultima mattinata insieme, la famiglia mi portò al Camp. Salutai la mia Anne (mamma) e le mie sorelle, sentendomi fortunata di aver incrociato persone tanto meravigliose lungo il mio cammino. 
Al Campus conobbi presto i ragazzi: eravamo 17 provenienti da 7 paesi diversi. Lo Staff, invece, era composto da 5 ragazzi Leo di età compresa tra i 19 e i 24 anni. Dopo essermi sistemata nella camera, che condividevo con una ragazza danese, ci fu presentato il programma di attività che si rivelò subito molto ricco. I Lions del posto si occupavano di fare da sponsor ai nostri pasti, tanto deliziosi quanto abbondanti. La prima settimana, dopo aver visitato la capitale amministrativa della Turchia, andammo a Istanbul, incantevole metropoli dove trascorremmo due giorni. Visitammo il palazzo dei Sultani, la residenza di Atatürk, la Moschea Blu, attraversammo il Bosforo in battello, facemmo shopping al Gran Bazar. Insomma, non sprecammo neanche un secondo.
La seconda settimana, invece, la gita prevista era in Cappadocia. Porterò sempre con me il fascino di quella terra, di cui i turchi vanno molto fieri. La sera del nostro arrivo ci portarono a una divertentissima serata in stile turco, dove mangiammo piatti tipici e ballammo danze caratteristiche. La mattina seguente, all’alba, ci aspettava una gita mozzafiato in mongolfiera. Abbiamo visto sorgere il sole ed era proprio lì, ad un passo da noi, mentre sotto ai nostri piedi si stendeva un paesaggio da favola, patrimonio UNESCO. Dopo questa sensazionale esperienza tornammo al dormitorio dove avevamo a disposizione una cucina immensa, nella quale ci divertimmo a cucinare piatti tipici per i nostri compagni di avventura. Tornammo di nuovo ad Ankara, ma le due settimane stavano già terminando. Eravamo stanchi, ma ci sentivamo arricchiti. Grazie agli scambi giovanili ho scoperto una vera passione per i viaggi. Viaggiare è la curiosità di immergersi in un'altra cultura, voglia di viverla fino in fondo.
Viaggiare è il desiderio di provare nuovi cibi, imparare qualche parola in un'altra lingua, conoscere persone uniche. Viaggiare è il confronto con usi e costumi di un altro Paese, è abbattere le barriere di stereotipi e pregiudizi. Viaggiare è crescere, imparare e apprezzare. Viaggiare è togliersi le scarpe ed entrare in una moschea, svegliarsi nel pieno della notte a mangiare per il ramadan, ballare danze tipiche, salire su una mongolfiera e vedere sorgere il sole, fumare il narghilè, andare nella piazza di Taksim dopo mille rivolte, bere litri di ayran, conoscere gente da ogni parte del mondo. Sant'Agostino diceva che "Il mondo è un libro. Chi non viaggia ne legge una pagina soltanto" e io posso dire con certezza che la Turchia sia stata il più bel capitolo che abbia letto fino ad ora. 

Teşekkür ederim, Turkey. 

Cinema all'aperto con la mia host family

 

                  Cappadocia

 
 Foto di gruppo

 
 Istanbul - Moschea blu

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