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ITALIA: what else?

Il 21 giugno 2014 partii per quella che sarebbe stata la migliore esperienza della mia vita fino ad ora.
Arrivai ad Istanbul con circa un ora di ritardo e la mia host family , gli Yazgan , era già preoccupata.
Si dimostrarono tutti e quattro calorosi fin da subito e apprezzai molto la loro accoglienza.
Passammo i primi 3 giorni dagli “zii” nella loro casa al mare a Silivri e lì occupai la maggior parte del tempo a divertirmi sulla barca o giocando a Okey (tipico gioco da tavolo Turco) con la mia host sister Beril e il suo cuginetto Bora.
Ci trasferimmo poi nella nostra vera casa a Kocaeli , città nella parte asiatica della Turchia , vicina a Istanbul.

Lì passai i miei giorni tra colazioni formidabili (non dimenticherò mai quando alla mia prima colazione mi offrirono zucchine e pomodori) , litri su litri di the e caffè Turco e visite alla città di Istanbul . In soli 5 giorni riuscii a visitare praticamente l’intera città: tra Grand Bazaar , Moschea Blu , Santa Sofia e il Palazzo Topkapi. Rimasi davvero impressionata dalla vastità di quella città , dalla diversità tra parte Europea e parte Asiatica , vidi per la prima volta in vita mia delle donne indossare il Burqa , entrai per la prima volta in una moschea dove mi fecero coprire testa e gambe , mangiai un panino con le sardine alla brace sul ponte Galata , una patata ripiena di qualsiasi cosa a Ortakoy , la cosiddetta Kumpir , e persino la “Turkish Pizza” . Grazie alla mia host mum , la quale non sapeva parlare inglese , ho imparato anche molte parole o espressioni turche , la chiamavo infatti “anne” che significa appunto “mamma” , e suo marito “baba” ovvero “papà” .

Il 1° Luglio la mia host family mi accompagnò all’Asia City Hotel di Istanbul dove dovetti salutarli per iniziare il Camp con altri 22 ragazzi di circa la mia età provenienti da 12 nazioni diverse .
Prima di partire ero molto scettica riguardo al Camp , non sapevo se mi sarei trovata bene con gli altri ragazzi , se mi sarei divertita , ecc .. Dovetti ricredermi ! Feci subito amicizia con altri 3 ragazzi italiani: Giacomo , Daniele e Giovanni , e con il ragazzo tedesco , Henrik , al quale piaceva stare con noi perché apprezzava il nostro modo di parlare . Poi conobbi le mie compagne di stanza , Salla dalla Finlandia e Charlotte dal Belgio . Dopodiché fu un attimo legare con gli altri ragazzi e diventare un unico grande gruppo . Passammo insieme 10 giorni incredibili anche grazie allo Staff: andammo in piscina , in barca , in alcuni musei e a fare shopping nel tempo libero , piantammo rose nel giardino di un membro Lions e andammo a cavallo in un agriturismo , partecipammo anche a un addio al celibato dove ci decorarono le mani con l’henné e imparammo danze tipiche turche . Tra di noi parlavamo spesso delle abitudini dei nostri paesi , ad esempio di come funzionava la scuola o quanto costasse fare la patente ; imparai anche molto delle altre nazioni grazie alla giornata delle Presentazioni , dove ognuno doveva parlare delle usanze e del tempo libero nel proprio paese ; mi divertii alla serata Karaoke , dove ciascuno doveva cantare agli altri una canzone del proprio paese e , lo ammetto , mi innamorai della canzone Finlandese e quando sono tornata l’ho salvata sul mio cellulare !

Il 12 luglio fu il giorno dei saluti . Arrivammo in aeroporto a metà mattina , iniziai a piangere dopo 10 minuti perché dovetti salutare Daniele che fu il primo a partire , e finii alla sera quando andai a letto a casa mia in Italia .

Fu davvero una grande esperienza . Mi manca tutto di quei giorni . Ho fatto il mio primo viaggio da sola e sono cresciuta anche grazie a questo . Ho imparato ad apprezzare cultura e usanze di ragazzi come me , provenienti soltanto da un paese diverso dal mio . Ho raccolto ricordi che conserverò per tutta la vita , ricordi belli di sconosciuti che sono diventati come fratelli in così poco tempo . Ho anche migliorato il mio inglese e insegnato agli altri un po’ di italiano . Sono stata bene , ero felice di vivere un’esperienza così nuova e interessante , da ripetere assolutamente chissà in quale parte del mondo . Ringrazio il Lions Club per avermi dato questa opportunità che consiglio assolutamente a qualsiasi ragazzo della mia età che sia pronto ad uscire dal “nido” , a conoscere nuovi paesi e persone , a crescere imparando ad apprezzare anche ciò che è diverso , così come ho fatto io .

 

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