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ITALIA: what else?

Il viaggio che ho fatto in Turchia è stato veramente bello, un'esperienza unica e indimenticabile che mi ha arricchito culturalmente e umanamente, oltre a essere stata una vacanza divertente.
Non finirò mai di ringraziare il Dirigente della scuola che frequento che mi ha offerto di partecipare allo scambio giovanile e tutti coloro che si sono occupati in modo veramente efficiente dell'organizzazione del viaggio.
In un primo momento ero un po' titubante nell'accettare la proposta perché mi preoccupava dover affrontare il viaggio da solo, in un paese che pensavo molto diverso dal mio, per un periodo relativamente lungo, invece poi sono stato veramente soddisfatto.

All'arrivo in aeroporto ad Izmir c'erano ad attendermi il padre e il figlio, mio coetaneo, della famiglia ospitante e i responsabili del Camp 118-R Aegean, che mi hanno accolto calorosamente.

  

I tredici giorni in famiglia sono trascorsi serenamente, sono stato veramente a mio agio e mi sono trovato benissimo. Con il mio fratello turco ho visitato la città: la torre dell'orologio, la terrazza panoramica, il lungomare e i locali caratteristici frequentati da turisti e giovani del luogo. Uscivo sempre con lui e con i suoi amici e così ho avuto modo di conoscere lo stile di vita turco, la loro cultura e le loro abitudini, comunque molto simili alle nostre. L'ultimo giorno in famiglia abbiamo fatto una gita a Foça, un paese turistico a nord di Izmir, molto caratteristico.
Poi è iniziato il Camp. Ci siamo ritrovati tutti e 27 campers in un hotel dove ci hanno accolto i responsabili del Camp e dopo una breve cerimonia di conoscenza siamo partiti alla volta di Urla, dove abbiamo alloggiato per quattro giorni e abbiamo avuto modo di conoscerci. Oltre a me c'erano altri tre italiani e ragazzi provenienti da tutti il mondo: Danimarca, Svezia, Macedonia, Taiwan, Norvegia, .... In quel periodo abbiamo visitato la cittadina, fatto gite in barca, abbiamo fatto la Country Presentation e un'elegante cena con il governatore e altri Lions.
Ci siamo poi trasferiti a Kuşadasi. A mano a mano che passavano i giorni, i legami tra i campers si sono fatti sempre più stretti e confidenziali. Ci siamo veramente affezionati e abbiamo formato un bel gruppo. Anche i responsabili del Camp, che erano sempre con noi, hanno contribuito a creare un ottimo clima di amicizia. Abbiamo visitato luoghi interessanti come le rovine di Efeso, ci sono state due giornate dedicate ad aiutare chi aveva bisogno perché siamo andati nella zona povera della città a verniciare porte e ringhiere delle case. è stato molto bello vedere la gratitudine di chi abbiamo aiutato e alcuni di loro, nel ringraziarci, si sono anche commossi.

 

Non sono poi mancate anche le giornate di divertimento: gite in barca, parco acquatico, serata di gala con il governatore, serate nei locali di Kuşadasi, sempre accompagnati dal Camp Director e dallo Staff.
E poi, l'ultima sera, c'è stato il momento dei saluti, ci siamo scambiati le dediche sui diari e non è mancata qualche lacrima di commozione perché tra noi si è veramente creato un ottimo rapporto.
Un'esperienza veramente positiva, unica e irripetibile.

Grazie a tutti.

 

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