Non essendo stato il vincitore vero e proprio del concorso, per me è stato fantastico riuscire a partecipar a questo programma di scambi. Esattamente sono il “secondo” classificato del concorso della mia scuola e li inizialmente l'amarezza non è stata poca perché mi sarebbe tanto piaciuto partire per questa avventura; appena saputo che la prima si era ritirata per me è stato un'esplosione di gioia.
Quando mi è stato proposto di partire e la meta prevista del viaggio, la Serbia, non ho esitato ad accettare.
La prima settimana l'ho passata in una famiglia di Zrenijanin (un'ora circa a nord di Belgrado) magnifica, mi hanno accolto davvero bene e mi hanno fatto sentire parte della loro famiglia. Con host brther, Nikola, inizialmente non ce stata vera e propria intesa, perché essendo tutti e due timidi il primo approccio è stato un po' impacciato; ma dopo tre giorni eravamo diventati molto affiatati.
Il figlio più grande l'ho conosciuto veramente il quarto giorno, per via dei suoi studi; ma abbiamo scoperto di avere molte cose i comune, tra cui lo sport infatti una mattina mi ha portato in un parco dove lui faceva allenamento con la sua squadra. I genitori sono stati fantastici, il padre molto disponibile a rispondere a tutte le mie curiosità, e la madre sempre pronta a condividere tutto con me, anche se no parlava inglese cercava in tutti i modi di intrattenere un discorso con me. Ho potuto conoscere anche molte amiche di Nikola, anche loro gentilissime, parlavano sempre in inglese anche tra di loro per non farmi sentire emarginato.
Il giorno del cambio famiglia e stato molto triste ma allo steso tempo elettrizzante, perché da una parte dovevo salutare un famiglia on cui ho legato moltissimo (siamo in contatto ancora ora), ma dall'altra ero pronto per una nuova avventura.
Infatti la seconda settimana è stata spettacolare, davvero non me lo sarei mai aspettato. L'ho trascorsa a Novi Sad e la famiglia è stata una vera e propria scoperta. Mi è dispiaciuto molto che il mio host brother è dovuto partire a inizio del mio soggiorno per il suo scambio, ma i genitori mi hanno fatto sentire come loro figlio, e per questo gli ringrazio molto. La madre parlava poco inglese ma si faceva capire molto bene e quindi facevamo lunghi discorsi mente mi portava a visitare la città, quando le era possibile; il padre mi faceva sempre ridere molto, appassionato del cinema italiano riusciva a capire la mia lingua e mi chiedeva sempre se la sua pronuncia andava bene. La maggior parte del tempo l'ho passata con gli altri exchange e i loro host, dove ho conosciuto anche un'altra ragazza italiana, una ragazza turca e moltissimi serbi. E' stata una settimana più movimentata e allegra, in cui sono andato a visitare un lago in un paese vicino, solo con i ragazzi ed è stato davvero divertentissimo; siamo anche ansati a fare un'escursione in un parco in mezzo ai boschi dove poi abbiamo fatto una piccola grigliata in unna casetta. Abbiamo girato quasi tutta la città, visto in tutte le suo sfacciettature, di giorno e di notte, con poca e molta gente ma anche le diverse religioni. Anche qui l'addio non è stato facile.
Che dire è stata un'esperienza unica, la rifarei altre cento volte. Penso di essermela anche vissuta veramente bene, non mi sono mai tirato indietro davanti qualsiasi proposta pronto e aperto a tutto. Vorrei innanzitutto ringraziare i Lions Club per avermi dato questa opportunnità. Ma questa vacanza è stata ancora più bella grazie a due persone speciali: Paola, una ragazza italiana conosciuta verso la fine del viaggio ma che di certo ha lasciato il segno; e poi l persona più importante... Alessandro il ragazzo italiano con cui ho condiviso tutto la mia esperienza, pilastro importantissimo del mio viaggio.
Quindi grazie ragazzi.