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ITALIA: what else?

Non posso usare altri termini per descrivere la mia permanenza in turchia se non con: Avventura!
Proprio di una avventura si è trattata. Un viaggio partito con più di un problema tra voli perduti, valigie non recapitate e, perché no, un COLPO DI STATO.
Giusto per rendere più emozionante il tutto. Fortunatamente ad aspettarmi all’aeroporto non ho trovato i carri armati ma una famiglia ospitale, aperta alla mia cultura come io sono stato aperto alla loro. Lasciandomi non solo un nuovo bagaglio di tradizioni e idee, ma anche un forte legame che sarà difficile dimenticare. Non solo i luoghi visitati, gli sport che di continuo praticavamo hanno reso bello il tempo trascorso in famiglia ospitante, ma anche immergersi totalmente nella loro cultura, nelle loro abitudini e tradizioni.
È arrivato anche il momento di lasciare la mia famiglia ma la mia avventura non era affatto conclusa, nel Dream Camp di Antalya ho provato una serie di sfide, sport, ma anche relazioni che non mi sarei mai aspettato di vivere. O che potevano essere un mio sogno, una parte della lista di cose da fare nella vita. Bagno in mare di notte, rafting, yet sky e tanto altro. Ma dopo tutto. Dopo saluti e addii, sapere che ho una casa in Turchia, Olanda, Svezia… mi fa pensare che per fortuna questa avventura non la posso considerare conclusa.