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ITALIA: what else?

Sono appena tornata dal Messico, per la precisione nello stato dello Yucatan dove ho trascorso le settimane più belle della mia vita e tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi, quindi vorrei fare un ringraziamento speciale ai Lions Youths Exchange Program e in particolare a Maria Martino e Attilio Beltrametti,grazie di tutto.
Sono partita il primo luglio, un viaggio lunghissimo, 15 ore tra i vari aerei ,diverse ore in aereoporto per gli scali e le 7 ore di fuso orario…insomma un’avventura vera e propria!

All’inizio le uniche mie paure erano, quella di non conoscere bene la famiglia perché in ritardo ho saputo chi fosse e l’altra era quella di perdere le coincidenze dei voli ,ma per fortuna tutto è andato nel migliori dei modi.

Appena arrivata mi hanno accolto Steff e Gladys, le direttrici del campo, eravamo io un ragazzo tedesco e un altro della Lituania e dopo un po’ ci siamo avviati con pullmino all’hotel.
Rossella messico1
Nei giorni successivi ho conosciuto tutti i ragazzi provenienti da diversi paesi del mondo, io ero eccitata all’idea di poter conoscere le diverse culture, non soltanto quella messicana, le culture di tanti paesi nel mondo , ho capito le diverse usanze, i cibi del posto,

gli usi e costumi completamente diversi rispetto ai miei.
Per quanto riguarda il campo sono stata davvero benissimo, ormai eravamo una grande famiglia, ci supportavamo e aiutavamo per qualsiasi cosa, e abbiamo visto tantissimi siti archeologici dei maya, musei, cenotes e tante altre cose.
Ho vissuto a pieno tutto quello che c’era da fare, abbiamo ballato sotto la pioggia come dei pazzi, divertendoci come non mai, sempre col sorriso, questa è la cosa che più mi ricorderò …i sorrisi.
Dopo dieci giorni a Merida siamo andati a vivere nelle famiglie ospitanti, a gruppi in diverse parti del messico. Io capito con altri 3 ragazzi del campo a Valladolid, a 2 ore da Merida.
La mia famiglia è stata sempre presente e disponibile per tutto.

Il mio papà louis era sempre felice e trasmetteva amore e serenità , la mia mamma mi svegliava cucinando i pancakes e chiedendomi sempre come stavo, i messicani sono molto apprensivi e protettivi.
Grazie a loro abbiamo visto altri siti nei dintorni ,come il sito di ek balam e altre cenotes della zona.
Ho provato il cibo messicano, ottimo , speziato e particolare, ho cucinato per loro gli gnocchi e devo dire che hanno gradito davvero.
Grazie a loro siamo andati a Cancun, io con la mia famiglia e gli altri 3 ragazzi del campo, tra cui Cristina, un’altra ragazza italiana con cui ho legato tantissimo.
Insomma cibo deliziose, persone sempre felici, abbracci come se non ci fosse un domani, colori , oceano sconfinato, relax, storia dei maya, vivere senza schemi mentali , vivere ogni cosa al massimo…
così descrivo il mio viaggio in Messico.