Ci sono delle esperienze nella vita che mutano il tuo modo di pensare, il tuo essere in qualcosa di più grande, più significativo: il mio viaggio in Danimarca è stato uno di queste.
Tre settimana, una in una famiglia e due in un campo, in un paese che non conoscevo, con persone che non sapevo chi fossero, senza i miei amici, senza la mia famiglia, senza tutto ciò che mi apparteneva: ero apparentemente sola. Eppure in tutti questi ventuno giorni non mi è mai passata per la testa l’idea di essere sola, di non avere nessuno che si prendeva cura di me: mi sentivo a casa nonostante non sapessi niente della gente e del paese.
Perché?
Cosa o chi è riuscito a far cambiare il mio stato d’animo, in così poco tempo?
Le persone.
Subito, quando sono sbarcata ad Aalborg, sono stata accolta con grande entusiasmo come se fossi un lontano parente che non vedevano da anni: mi hanno salutato con affetto e mi hanno fatto subito sentire a casa, come parte della famiglia. Durante tutta la mia permanenza con la famiglia, mi sono sentita partecipe di ogni argomento, di ogni discussione affrontata e di ogni piccolo gesto di affetto e fratellanza presenti tra quelle quattro persone: anche un semplicissimo pranzo o una camminata lungo il mare si trasformava in un immenso momento di divertimento e di felicità.
Dopo la famiglia mi aspettava il campo: prima di partire ero abbastanza nervosa e agitata a riguardo di queste due settimane perché non sapevo bene chi avrei dovuto conoscere e cosa avrei dovuto affrontare. Invece sono state due settimane straordinarie e speciali! Abbiamo giocato, cantato, ballato, svolto attività assieme, scherzato come se ci conoscessimo da una vita e non da due giorni!
Al di là di tutto quello che abbaimo visitato, di tutto quello che ho visto e di tutto quello che ho fatto assieme ai miei coetanei, la cosa più preziosa che questa esperienza mi ha regalato sono state le persone: gli animatori, la mia famiglia, i miei nuovi amici. Persone che forse non rivedrò più, ma saprò che penseranno sempre a me come io penso a loro perché andando in Danimarca e conoscendo così tante persone, sono sicura che un pezzetto di me è rimasto li, impiantato nei ricordi di queste persone che hai miei occhi sono spettacolari!
There are experiences in life that change the way you think, your being part of something bigger, more meaningful: my trip to Denmark was certainly one of these.
Three weeks, one hosted by a family and two participating in a camp, in a country and with people I had not known before, without my friends, without my family, without everything that belonged to me, apparently alone. For the whole twenty-one-day period, however, never once crossed my mind the idea of being alone, of being not taken care of; on the contrary, I felt at home even not knowing anything about the people and the country. How was this possible? What or who managed to change my state of mind, in so little time?
The people, simply.
Immediately after landing in Aalborg, I was greeted with great enthusiasm, as if I were a distant relative coming back home after many years: they greeted me warmly and made me immediately feel at home, like part of the family. Throughout the whole time I spent with my host family, I felt involved in each topic, in every discussion and in every little gesture of affection and brotherhood existing among those four people: even a simple lunch or a walk along the sea turned into a great moment of fun and happiness. After the family, the camp was waiting for me: before leaving, I had been both quite nervous and excited about these two weeks, because I did not know who I would have met and what I had to face. Instead, these two weeks have been extraordinary and special! We played, sang, danced, carried out activities together, joked as if we had been close friends forever, and not since only a couple of days!
Beyond all the places we visited, all I have seen and everything I've done with my peers, the most precious thing that this experience left me were the people themselves: camp staff, my host family, my new friends. People I am not sure I will meet again in the future, but that I know will be thinking of me exactly as I will be thinking of them, because after having travelled to Denmark and known so many people, I am sure that a little piece of me is still there, well implanted in the memories of these fantastic people!
Thank you for this life experience!!
Annalisa