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ITALIA: what else?

Mi chiamo Zineb, ho 18 anni e quelle dal 15 luglio al 7 agosto 2016, in Finlandia, sono state le tre settimane più significative della mia vita fin'ora. 
Al mio atterraggio a Helsinki l'atmosfera non era delle più accoglienti: pioveva e il cielo grigiastro non faceva altro che alimentare il mio spaesamento¸fortunatamente l'incontro con la mia famiglia ospitante mi ha fin da subito scaldato il cuore, dal momento che sono stati amorevoli con me fin dall'inizio. Ho avuto così per dieci giorni, oltre ad un altro paio di genitori, una sorella e due fratelli miei coetanei grazie ai quali non ho mai avuto motivo di sentirmi estranea, ma subito in sintonia con le abitudini della famiglia. 

Con i miei fratelli finlandesi: Juulia, Topias, Nikolas ed io

Insieme a loro ho visitato le città di Turku, Helsinki e Salo, ho praticato kayak per la prima volta nella vita, gustato i deliziosi piatti tipici (il salmone, ho adorato il salmone!!) e ho provato ed amato la sauna tradizionale che ogni famiglia finlandese ha in casa. 
Ho anche avuto la possibilità di incontrare in anticipo alcuni dei partecipanti al Campo che si sarebbe tenuto al termine del periodo trascorso con le famiglie, per esempio durante la meravigliosa crociera da Turku a Mariehamn.
Ho lasciato una parte di me in quella casa nel piccolo villaggio di Marttila, quando la mattina di giovedì 28 luglio mi hanno accompagnata a Loimaa, al Campo "Made in Finland with SISU".Poco importava, al nostro arrivo, che qualcuno di noi già si conoscesse, ho avuto la fortuna di trovarmi con persone fantastiche che non hanno esitato a creare un unico gruppo solido.
La compagnia era talmente perfetta che a nessuno importava nemmeno di doversi svegliare presto ogni mattina per svolgere le varie attività che il nostro programma semi-rigido prevedeva. Tra queste ci sono state le visite delle cittadine di Loimaa e Naantali, il museo d'agricoltura finlandese, il centro naturale di Pöytyä, varie passeggiate nei boschi, nuotate nei laghi, una gita in barca sul fiume Loimijoki, un laboratorio del vetro, le "olimpiadi" del campo e la serata di lavatanssit (danza di coppia tradizionale).
Abbiamo avuto anche molto tempo libero durante il quale qualsiasi attività o gioco era ben accetto e  avevamo la costante possibilità, dopo cena, di andare al piccolo edificio dove si trovava la sauna per poi nuotare nel fiume che scorre lì accanto. Quest'ultimo è davvero il luogo più magico e che più mi rimarrà impresso dal momento che la nostra ultima sera abbiamo ottenuto l'abolizione del coprifuoco (che durante il nostro soggiorno era stato fissato a mezzanotte) e ne abbiamo approfittato per stare alzati a goderci le ultime ore assieme attorno al falò, sotto la luna riflessa nelle acque scure del fiume, cercando di cacciare il pensiero della partenza dell'indomani nell'angolo più remoto della nostra mente. 

Non credo di aver mai provato così tanta tristezza come nel salutare quelle persone che in pochi giorni sono diventate così care e continuo anche adesso a consolarmi pensando che ora ho delle ragioni in più per viaggiare e ovunque andrò, avrò un amico a cui fare visita.
Grazie ai lions ed in particolare al Club di San Daniele del Friuli, che promosso il concorso scolastico…