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ITALIA: what else?

Sono arrivata in Finlandia una domenica pomeriggio di luglio e le tre settimane trascorse lì sono veramente volate, come tutte le cose belle. La mia host family era composta da Anu e Matti, i genitori, Elias, Katriina, Samuel e Maiju i figli, tutti molto simpatici, socievoli, con tanta voglia di fare; poi c'erano Daniel, il ragazzo messicano, carino, solare e pieno di senso dell'umorismo e Michelle, norvegese, scout come me, positiva, sincera e altruista, come una sorella maggiore, in assoluto la persona di cui sento più la mancanza. La nostra casa si trovava immersa nella campagna finlandese nella zona di Alavus (centro-sud), circondata da campi verdi e fattorie rosse, vicino ad un piccolo lago.

Ciò che ammiro maggiormente in quella famiglia è la grande voglia di conoscere qualcosa su di noi, il fatto che stessero a parlare con noi fino a notte fonda spinti dalla curiosità riguardo le nostre famiglie, i nostri amici, la scuola, le vacanze, e soprattutto riguardo il cibo: infatti noi eravamo liberissimi di cucinare ciò che volevamo far assaggiare a loro ed è proprio vero che il cibo unisce tutti.

Trascorrevamo le nostre giornate in compagna dei due figli più grandi, facendo giri in bici, passeggiate, andando a nuotare e fare la sauna, poiché i genitori lavoravano fino a metà pomeriggio, dopodiché andavamo nelle varie cittadine vicine solitamente a fare sport. Abbiamo giocato a tennis e pallavolo, abbiamo pattinato sul ghiaccio e provato baseball e hockey; siamo stati in un parco divertimenti e a visitare Tampere, una delle città più grandi della Finlandia.
L'ultimo giorno in famiglia siamo andati ad incontrare quattro ragazzi che avrebbero preso parte al nostro campo, cioè due ragazze italiane che già conoscevo, e un ragazzo e una ragazza giapponesi con le rispettive famiglie: abbiamo giocato a frisbeegolf, nuotato nel lago e provato la smoke sauna: verso sera abbiamo mangiato tutti insieme parlando e scherzando con tutti come se ci fossimo conosciuti da una vita. Lasciare la famiglia mi è dispiaciuto moltissimo perché mi ero trovata troppo bene durante quella prima parte di scambio e temevo anche di non legare molto con i diversi ragazzi che avrei incontrato al campo.
Non esagero se dico che proprio al campo ho trascorso la settimana migliore di sempre. Eravamo circa quaranta ragazzi e ragazze da venti nazioni diverse, con età, situazioni e storie differenti: ognuno di noi aveva scelto la Finlandia per le ragioni più disparate.
Il nostro hotel si trovava a Laukaa, una piccola città affacciata su un lago nel sud della Finlandia, e aveva anche un centro sportivo, infatti il tema del campo era lo sport. Abbiamo provato di tutto, dagli sport più normali a quelli più strani: pallavolo, calcio, hockey, frisbeegolf, nuoto, canoa, rafting, palestra, bici. Ma tutte queste attività sono state solo lo sfondo di una serie di amicizie incredibili che si sono create; infatti tutti i ragazzi erano molto socievoli e solari ed avevano tanto senso dell'umorismo e moltissimi interessi; trascorrevamo ore a discutere su questioni più meno importanti, cogliendo il fatto che ognuno di noi, che proveniva da un luogo diverso avesse un punto di vista altrettanto diverso, giusto o sbagliato che fosse. Il gruppo ha legato moltissimo da subito, tutti facevano ironia su tutto, ogni occasione era buona per scherzare, ridere, mangiare, cantare: ogni sera infatti cantavamo tutti insieme accompagnati dalla chitarra fino a notte fonda, senza che nessuno organizzasse la serata...stavamo così bene tutti insieme che non occorreva preparare qualcosa da fare per passare il tempo.
Dover lasciare tutti e tutto ciò è stato terribile (non avrei mai immaginato di piangere di fronte a persone conosciute da appena una settimana), ma ci siamo ripromessi di incontrarci ancora da qualche parte nel mondo, e ci crediamo veramente.
Grazie Lions, per avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza indimenticabile, che mi ha arricchita e mi ha insegnato ad essere più aperta, ad andare più a fondo e cogliere il lato positivo delle cose, me lo ricorderò sempre.

 

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