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ITALIA: what else?

La mia esperienza in Finlandia è stata divisa in due parti: la prima di due settimane in una host family, la seconda di una settimana in un camp.
Il 2 luglio sono arrivata all’aeroporto di Helsinki e ho subito incontrato la famiglia ospitante che vive ad un’ora dall’aeroporto ad Hameenlinna, una città di medie dimensione. La famiglia è composta dai due genitori, una bambina ed un bambino.
Sono stati subito molto ospitali e hanno sempre cercato di offrirmi il meglio, partendo da una camera in cui potevo avere i miei spazi da sola fino al cibo, nonostante gli orari fossero abbastanza diversi da quelli italiani. Con la famiglia ho potuto visitare diversi luoghi sempre immersi nella natura e tra questi i più importanti sono stati diversi parchi nei quali si potevano trovare magnifiche viste sul paesaggio.

Durante le due settimane ho potuto scoprire come sia la vita di una media famiglia finlandese e ho avuto l’opportunità di confrontare i costumi italiani con quelli finlandesi. Un aspetto meno positivo è stato il fatto che nella famiglia ci fossero dei bambini che non conoscevano la lingua inglese e quindi che non potevano comunicare, quindi l’unica possibilità di scambiare opinioni era con la madre della famiglia ed in maniera minore con il padre.
Durante le due settimane inoltre, molto tempo è stato trascorso in casa anche quando c’era la possibilità di vedere e scoprire nuovi luoghi.
L’ultima settimana (dal 16 al 23 luglio) l’ho passata in un camp situato presso Torppa. Questo luogo immerso nel bosco vedeva la presenza di più edifici adibiti a diverse attività e la possibilità di utilizzare la sauna. Inotre il lago era molto vicino e abbiamo potuto approfittare delle temperature alte. Il camp era organizzato in questo modo: c’era una coordinatrice aiutata da diversi leader che gestivano una squadra a testa di ragazzi, in modo da svolgere molte attività divisi in gruppi per facilitare e migliorare lo svolgimento stesso. Abbiamo avuto l’occasione di visitare la città di Tampere ed un parco nazionale, di conoscere tipologie differenti di ballo e sperimentandole incontrando i membri Lions finlandesi e abbiamo avuto la possibilità di passare un pomeriggio fantastico con persone diversamente abili che sono ospitate in una casa a loro interamente dedicata.
L’esperienza nel camp è stata molto istruttiva, ha fornito la possibilità di allargare le mie conoscenze in tutti i campi, in particolare nel campo della lingua inglese e degli usi e costumi di altri paesi.
Alla fine di tutte le tre settimane il mio bagaglio culturale è stato sicuramente arricchito notevolmente ed è un’esperienza molto istruttiva e importante per ognuno.
È stato particolarmente interessante conoscere le abitudini di persone provenienti da ogni parte del mondo.
Ogni giorno dei ventuno è stato particolare e ha fornito qualche informazione in più. La possibilità di fare questa esperienza che i Lions offrono ogni anno è positiva ed imperdibile per ottenere anche una maggiore apertura mentale ad ogni tipo di cultura.