Quando mi è stata proposta l’esperienza di uno scambio giovanile Lions sono rimasta inizialmente molto perplessa. Credevo avessero chiesto alla persona sbagliata e avevo paura di non essere adatta. L’unico motivo che mi ha convinta ad accettare è stato il fatto che opportunità di questo genere capitano una sola volta nella vita, e io non sono certo la persona che spreca le occasioni. Quindi l’ho colta al volo, non senza dubbi e difficoltà pre-partenza. E così destinazione Finlandia, proprio “fin là” come mi dicevano scherzando i miei amici.
Era la prima volta che facevo un viaggio così lungo. E da sola. Mi spaventava il dover fare scalo, parlare sempre e solo inglese, avevo paura di non venire accolta e di molto altro ancora. Ma se sono qui a parlarne, ciò significa che sono sopravvissuta, e anzi, ho imparato molte cose e sono cresciuta come persona.
La Finlandia mi ha impressionato fin dal finestrino dell’aereo prima di atterrare. Tutti quei laghi, quelle foreste, le casette in legno colorato nel mezzo della natura, mi davano l’idea di un posto dove regnava la tranquillità.