Si é conclusa la mia esperienza di Scambi giovanili in Austria e pian piano ho ripreso la mia monotona routine, che sembra adesso ancora più monotona dopo aver assaporato in tre settimane il gusto di un posto nuovo, un posto paradisiaco che é servito da cornice ai protagonisti del quadro: persone di diverse lingue, culture, passioni, con un filo in comune, la stessa voglia di aprirsi e donarsi all'altro, allargare i propri orizzonti e conoscenze.
Ho avuto modo di vivere una settimana come membro di una nuova famiglia , un'esperienza indimenticabile e molto positiva: la mia famiglia ospitante é stata molto disponibile e si é sempre preoccupata di farmi vivere al meglio ogni attimo e cogliere ogni possibilità.
Non vi é stato un solo momento di noia o disagio, hanno avuto cura di me e mi hanno guidata nella visita del posto.
Ho avuto l'occasione fin dal primo giorno in famiglia di immergermi nelle tradizioni locali; abbiamo infatti partecipato al festival della chiesa del paese, dove ho gustato i piatti tipici. Qui ho notato un modo di riunirsi molto diverso dal nostro, ed un clima magico: tutti infatti donavano il proprio contributo, da chi si esibiva sul palco a chi organizzava le bancarelle di cibo, ed i bambini in abiti tipici servivano ai tavoli donando un'aria insolita di allegria e leggerezza.
Nei giorni successivi ho visitato meglio il paese, Hartberg, i resti Romani, la torre, il centro storico e i meravigliosi paesaggi naturali. Ed anche la fabbrica di cioccolato.
Mentre le mie amiche Siciliane erano a mare, io mi godevo le giornate di caldo da un posto più insolito, il lago.
La settimana é stata piena, abbiamo anche visitato Vienna e Graz, con le sue ottime università, il castello di Riegerburg e molto altro.
Ho condiviso le magnifiche giornate con Roosa, la ragazza finlandese ospitata con me, Michael, il nostro fratello ospitante, Christian, suo amico, che aveva sempre una storia da raccontare, e Nacho, lo spagnolo suo ospite. Tutti insieme abbiamo trascorso momenti unici e per questo eravamo molto tristi al momento dei saluti, ma, per me, Nacho e Roosa il soggiorno sarebbe continuato.
Arrivati al campo, la prima impressione é stata molto positiva. Il luogo era molto accogliente e ben organizzato, dotato di un grande spazio aperto con campi da gioco.
Abbiamo da subito socializzato tra noi ragazzi ed insieme ai camp leader ed al direttore Ernst siamo con il passare dei giorni diventati una grande famiglia. Ciascuno con le proprie passioni da condividere, con le proprie stranezze, ha donato se stesso, creando quella mole di ricordi della nostra giovinezza.
Anche le due settimane al campo sono state intense: abbiamo visitato Vienna, lo zoo, il museo dei fossili, giocato a golf, percorso 40 km in bicicletta e molto altro ancora.
Vorrei ringraziare di cuore Stefania Trovato, Silke Martinek e tutti i responsabili Lions che mi hanno donato la possibilità di vivere questa straordinaria esperienza, la mia famiglia ospitante, i ragazzi del campo, il direttore Ernst ed i camp leader Chris, Sandra ed Alexander, e tutto il personale del campo che si è preso cura di noi.
L'Austria, con lo stile di vita e la gentilezza ed il rispetto delle persone che vi abitano ed il suo paesaggio naturale é riuscita a lasciare molto dentro me..
Ancora grazie