Ora dopo una settimana o poco più dal mio ritorno alla “normalità” mi ritrovo qui a cercare di rivivere tutti i bellissimi momenti passati in quelle due settimane in Polonia per raccontarveli.
La mia esperienza si è consumata a Stettino, una delle città più grandi della Polonia, ospitata da una famiglia del posto: la famiglia Stanuch composta da Halina e suo marito Bogdan con le due figlie che purtroppo erano partite come me per due mete europee nello stesso periodo.
In famiglia però non ero sola: oltre ai coniugi Stanuch erano con me Idunn, una ragazza norvegese che partecipava come me al campus nella settimana successiva, ed Ala, un’amica delle due figlie della famiglia. Quest’ultima ci ha fatto passare dei giorni pieni di entusiasmo e divertimento, alla scoperta della città, dei suoi luoghi più caratteristici e delle città vicine, in particolare Berlino.
Dopo ogni intensa e sfaticante giornata, che iniziava la mattina presto, tornavamo a casa la sera accolte da Halina e Bogdan e dai loro smaglianti sorrisi, fieri di mostrarci e farci assaggiare i loro cibi deliziosi che preparavano con tanta cura. Con loro due, ad accoglierci c’erano anche i loro sette gattini.
Durante la settimana passata in famiglia, le giornate le trascorrevamo con altri ragazzi che avremmo poi trovato al campus, tra cui anche una ragazza italiana.
Questi giorni sono stati l’inizio di molte esperienze mai provate e che non avrei mai pensato di provare nel giro di quindici giorni.
Ho cercato di non pormi limiti e di affrontare anche alcune mie paure, perché sono possibilità ed esperienze che probabilmente non avrò più l’occasione di provare.
Dopo una giornata intera da sola in aeroporto finalmente incontro gli altri due ragazzi italiani.
Nonostante la paura dell’altezza ho partecipato anche io al giorno dedicato al climbing trees!
Davanti alla porta di Brandeburgo.. e poi al muro di Berlino
E con tutto il gruppo di Stettino sulla torre dalla quale abbiamo potuto ammirare tutta Berlino.
Il 30 luglio io e gli altri ragazzi abbiamo preso il treno e dopo tre ore siamo arrivati a destinazione: il Lions club di Szczecinek!
Lì ad aspettarci c’erano già gli altri ragazzi.. israeliani, spagnoli, turchi, svedesi e molti altri! La mia camera era ricca di varietà, oltre a me una ragazza israeliana Jezel, una turca Isik e una svedese Louise.
Nonostante le chiare differenze culturali abbiamo trovato comunque dei punti in comune e non è stato per niente difficile! Anzi parlavamo senza sosta confrontando le differenze tra i nostri Paesi e le nostre abitudini, tutte interessate di sapere qualcosa in più sulla vita delle altre.
Anche i giorni al campus sono stati una continua scoperta, ogni giorno pieno di sorpresa e adrenalina. Quest’ultima era proprio la parola chiave del campus polacco. Infatti gli sport che abbiamo praticato erano tutt’altro che normali. Primo giorno all’insegna dei giochi di strategia per fare gruppo. Secondo giorno paintball. Terzo giorno water skiing. I giorni successivi pallavolo, canoa, camminate e anche una shooting competition! Per colmare la stanchezza i responsabili ci lasciavano anche delle ore per riposarci e socializzare, anche se era difficile visto l’apporto di energie che richiedevano quegli sport. E la sera festa, musica e tante risate sempre!
Paintball: medaglia da eroe per me che ho portato la mia squadra (la verde) alla vittoria con mia grande sorpresa!
Shooting
Team building day!
Con le mie compagne di stanza, in ordine: Jezel, Isik e Louise!
Nel Campo come in famiglia ho avuto l’onore di incontrare persone molto gentili e disponibili, la famiglia come i responsabili del Campo hanno cercato sempre di non farci mancare nulla e di farci sentire il meno possibile la mancanza di casa
E per finire.. Tutto il gruppo del Lions Camp di Szczecinek 2016 al completo!