Premetto che per me è stato il secondo scambio Lions avente per meta Cisano Bardolino, una delle località turistiche meglio organizzate dell’intero Lago di Garda: la prima volta, nel 2013, si trattava della tappa conclusiva di uno scambio di tre settimane prevalentemente in Germania, mentre quest’anno si è trattato di una più breve- ma non meno significativa- esperienza svoltasi interamente sulle rive del più grande lago d’Italia. A prendere parte a tutto questo, oltre che un nutrito gruppo di italiani (ben nove) anche ragazzi provenienti da Austria, Germania e Slovenia.
Lo scambio si è articolato seguendo la formula del camp, per cui non era previsto il soggiorno in famiglia e questo ha consentito di farci socializzare in tempi estremamente rapidi anche grazie alle numerose e coinvolgenti opportunità offerteci.
Tra queste sicuramente voglio ricordare la “lezione di canoa” impartitaci da Alessandra Galiotto, campionessa italiana di questa disciplina in grado di qualificarsi addirittura alla finale olimpica a Pechino, dove si piazzò ottava. Per inciso, il sottoscritto ha pensato di festeggiare la cosa tentando un singolare auto-annegamento durante un’appassionata sfida Italia-Germania in canoa, venendo soccorso, naturalmente, dall’olimpionica, a cui ho cercato di spiegare che era tutta una scusa per scambiare due chiacchiere con lei. Non saprò mai se ci abbia effettivamente creduto, ma vivo nell’illusione che l’abbia bevuta. Al netto di questi miei indecorosi tentativi di salvare almeno l’orgoglio, si è trattato di un pomeriggio davvero molto divertente, al punto che personalmente ho preso in considerazione l’idea di fare qualche corso per migliorare in questa particolare disciplina, decisamente più appassionante di quanto possa trasparire dalle gare che vengono trasmesse in televisione.
Addirittura più coinvolgente, a mio parere, sono però state le lezioni di vela del giorno successivo, che mi sono sì costate ustioni di svariati gradi sul settanta percento del corpo, ma sono state probabilmente il momento più appassionante della settimana: infatti, l’istruttore non si è limitato (come in verità avrei auspicato) a guidare lentamente la barca mostrandoci le rive del Lago di Garda, ma sostanzialmente ci ha dato solamente le istruzioni per fare lo stesso, controllando naturalmente che nessuno di noi ci dirigesse verso la tragedia, motivo per il quale la mia esperienza al timone è durata poco più di una decina di secondi. Appena i ruoli sono stati sistemati più sapientemente, tutto è andato per il meglio.
Altra giornata di cui vorrei parlare è stata quella dedicata all’esplorazione del Monte Baldo, un vero e proprio gioiello della zona, dalla cui vetta è possibile ammirare uno dei panorami più sensazionali sull’intera regione. A nostra disposizione avevamo delle guide esperte e davvero molto disponibili, che hanno impreziosito un’esperienza già di per sé ricchissima.
Una nota con cui vorrei concludere il resoconto della mia esperienza riguarda la nostra ultima cena assieme, in cui ognuno di noi si è dovuto cimentare nella preparazione di una ricetta tipica della propria nazione di modo da far conoscere agli altri la cucina tipica del proprio paese. E’ stato, a mio modo di vedere, uno splendido modo di condividere le proprie tradizioni e la propria cultura. Oltretutto, essendomi tenuto sapientemente in disparte nei momenti cruciali della preparazione del tiramisù, posso anche vantarmi del fatto di non aver avvelenato alcuno dei partecipanti, cosa non scontata e che molti hanno giustamente apprezzato.
In conclusione, mi sembra doveroso ringraziare tutti colora che mi hanno permesso di prendere parte al camp, in quanto, pur conoscendo le opportunità offerte dai Lions, sono rimasto stupito della bellezza della settimana appena trascorsa proprio come la prima volta in cui ho partecipato ad uno scambio di questo tipo tre anni orsono.