Quest’anno, come seconda esperienza dopo il Canada dell’anno scorso, ho avuto la possibilità di visitare uno stato, o per meglio dire, un’isola magnifica nell’oceano Pacifico situata davanti alla costa della Repubblica Popolare Cinese, Taiwan.
Il mio viaggio è iniziato il 29 luglio, quando, dopo sei lunghe ore di volo ho raggiunto l’aeroporto di Dubai dove ho potuto incontrare due delle tre ragazze italiane che avrebbero preso parte con me a questa esperienza, Lucrezia e Gaetana.
Dopo poco più di tre ore di scalo abbiamo potuto finalmente prendere il volo che ci avrebbe portato finalmente a Taipei, capitale di Taiwan.
Nove ore dopo eravamo finalmente arrivate. Ad aspettarci all’aeroporto c’era l’organizzatore del Campo con la moglie e alcuni dei ragazzi del Leo Club locale.
Per prima cosa ci siamo recati a casa di una delle famiglie ospitanti, da dove poi la mia famiglia è venuta a prendermi per recarci a cena e finalmente a casa. Dopo aver provato un piatto tipico taiwanese a base di ostriche, uova ed alghe, e aver assaggiato diversi tipi di dolci locali ci siamo finalmente recati a casa.
Il giorno successivo era dedicato alla famiglia, perciò insieme a Yoga, figlia della mia host family , ed al suo amico Steven, ci siamo recati a Taipei dove mi hanno fanno inoltrare nella loro cultura, passata e presente, visitando luoghi di culto, d’arte e di attrazione turistica.
Il secondo giorno è iniziato il Campo con una lezione di calligrafia cinese tenuto da un anziano signore che ci ha insegnato questa straordinaria arte.
Nei gironi successivi abbiamo svolto moltissime attività nella contea di Yilan e soprattutto a Loudong, città nella quale vivevano tutte le nostre host family.
Nell’arco di cinque giorni abbiamo svolto numerose attività come la raccolta delle foglie di tè e la successiva essiccatura, imparato a sparare con un fucile, cavalcato un cavallo e trascorso un’intera giornata in un parco acquatico.
Durante le due settimane di Campo siamo state seguite da alcuni dei ragazzi del Leo locale e occasionalmente anche da qualche loro amico.
Per tre giorni abbiamo avuto la possibilità di incontrare anche due ragazze israeliane poiché erano state assegnate nelle nostre stesse famiglie, seppur partecipanti ad un Campo differente con più di 40 partecipanti. Una di queste sere abbiamo deciso di organizzare a casa della mia seconda host family una cena nella quale noi quattro italiane, e le due israeliane, preparavamo cibi tipici delle nostre nazioni, per permettere alle famiglie ospitanti e ai Lions di conoscere un po’ meglio le nostre culture e abitudini culinarie.
I quattro giorni più emozionanti sono stati sicuramente quelli nei quali, al posto di tornare a dormire come tutte le altre sere nelle host families, abbiamo soggiornato per quattro notti in diverse luoghi. Indimenticabili sono state le lezioni di surf tenutesi in una baia caratterizzata dalla sabbia nera ed amara la conclusione di questi quattro giorni “fuori casa” con il campeggio in riva all’oceano e lo svegliarsi al sorgere del sole per andare in una suggestiva baia raggiungibile solo in canoa. Al ritorno da queste emozionanti giornate abbiamo dovuto tristemente salutare le precedenti host families per incontrarne di nuove e trascorrere con loro i rimanenti giorni che ci avrebbero separate dalla nostra partenza per tornare a casa.
Come all’inizio del Campo, anche questi ultimi tre giorni si sono svolti con le stesse modalità, quindi con le attività durante il giorno e il successivo rientro nelle famiglie per la cena.
L’ultimo giorno, come del resto il primo, è stato dedicato alla famiglia e quindi la mia famiglia e quella di Gaetana ci hanno portate nuovamente a Taipei dove abbiamo trascorso il pomeriggio tra la magnifica veduta dal 91° piano della Taipei 101 e le eccentriche specialità culinarie del famoso night market.
Spero di poter far parte ancora una volta di questa magnifica esperienza che permette ogni anno a migliaia di ragazzi nel mondo di conoscere nuove culture e visitare posti magnifici come ne ho avuto l’opportunità io in questi ultimi due anni.