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ITALIA: what else?

Il 13/07/2016 sono partita per il Giappone. Sono arrivata all’aeroporto di Nagoya dopo quasi 30 ore di viaggio, poiché, siccome il volo Bologna-Francoforte era in ritardo, ho perso quello successivo diretto in Giappone e ho dovuto prenotare nuovi biglietti, facendo scalo in Korea a Seoul!
Una volta arrivata a destinazione, tutta la stanchezza che avevo addosso è però passata vedendo alcuni membri di tutte e tre le mie future host families, pronti ad accogliermi all’uscita con un cartellone con la scritta “Benvenuta Valentina”!!

E così è iniziato il mio soggiorno nell’Estremo Oriente: i primi tre giorni li ho passati nella prima famiglia, composta da due signori sessantaquattrenni davvero molto giovanili e dalla figlia, che ha passato qualche giorno con noi nonostante non viva più con loro da quando si è sposata. Questa famiglia è quella che ha maggiormente conquistato il mio cuore, poiché mi hanno accolta come una figlia/nipote e mi hanno fatta sentire una principessa; inoltre, sono stati l’unica famiglia che sapeva un pochino l’inglese e questo ci ha permesso di avere svariate conversazioni e hanno cercato di raccontarmi molti aneddoti sulle tradizioni e usanze giapponesi, insegnandomi come tenere la tazza del thè, come indossare lo yukata (il kimono estivo giapponese), 

come viene prodotta la salsa di soia e come si utilizzano le bacchette per mangiare! 
Il 18 luglio è poi cominciato il Camp e sono stati nove giorni meravigliosi: eravamo 33 ragazzi da 23 paesi diversi e abbiamo creato un bellissimo gruppo. Durante il Camp abbiamo visto i templi di Kyoto e Nara, fatto una camminata in cima ad un monte, imparato alcuni simboli dell’alfabeto giapponese e partecipato alla cerimonia del tè e alla meditazione Zazen. Nonostante le regole rigide del Camp e degli ostelli in cui abbiamo soggiornato, siamo riusciti a divertirci e a vivere un’esperienza indimenticabile e l’ultimo giorno è stata davvero dura salutare i ragazzi!

Dopo il Camp sono tornata nella prima famiglia per un giorno e mezzo e successivamente sono stata accolta dalla seconda host family, in cui ho passato la maggior parte del tempo con una espansiva signora di sessantotto anni e sua nipote di dodici. Con loro ho incontrato un po’ di difficoltà per quanto riguarda la lingua, siccome non parlavano l’inglese, ma abbiamo cercato di comunicare utilizzando Google traduttore! Abbiamo passato la maggior parte della settimana provando tutte le specialità giapponesi, giocando a bowling, facendo yoga, dipingendo e decorando souvenirs tipici del Giappone. Una sera, durante questa settimana, le mie tre famiglie ospitanti, in compagnia di qualche membro del Lions Club del distretto in cui risiedevo, mi hanno portata in un ristorante italiano, imparando così a conoscere meglio quelle che sono le nostre tradizioni culinarie. Infine, ho conosciuto la mia terza famiglia, composta da due genitori sui cinquantacinque anni, un figlio di diciannove e due gemelli di ventuno. Anche con loro le difficoltà nel comunicare, dovute alla mancanza della conoscenza dell’inglese, non sono state poche, ma nonostante questo abbiamo fatto tantissime cose insieme: abbiamo visitato Tokyo, uno zoo, una fabbrica di snack giapponesi e abbiamo visto i fuochi d’artificio indossando lo yukata.

 

L’11 agosto è purtroppo arrivato in fretta: con grande dispiacere, dopo quattro meravigliose settimane, ho dovuto lasciare il Giappone e salutare le mie tre host families, che mi hanno accompagnata alla stazione per un ultimo saluto!
È stata davvero una bellissima esperienza: sono contenta di aver scoperto e imparato tante cose di questo meraviglioso paese e ciò soprattutto grazie alle mie famiglie ospitanti, che mi hanno permesso di entrare nelle loro vite, accogliendomi nelle loro famiglie e mostrandomi le loro usanze e tradizioni. 
Purtroppo a volte la mancanza di una lingua comune non mi ha permesso di avere lunghe conversazioni con i membri delle famiglie e ha reso le cose un po' più difficili, ma sono felice che non mi abbia impedito di condividere insieme a loro dei bei momenti. Colgo l’occasione per ringraziare i Lions e chi mi ha permesso di partire per il Giappone. Vi sono grata per avermi dato la possibilità di partecipare a questo scambio, custodirò un bel ricordo di queste settimane e porterò questa esperienza sempre con me!! 

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