Tutto è iniziato il 7 Luglio quando la mia seconda famiglia mi ha accolta all’aeroporto Esenboga di Ankara.
Lì miaspettavano il mio secondo papà e un nuovo cugino della famiglia Cidarer, dopo il viaggio in macchina per arrivare nel quartiere dove era situata la loro casa, ho incontrato la mia seconda mamma e la nuova sorella con cui avevo già avuto contatti settimane prima della partenza.
Subito tutta la famiglia mi ha baciata e abbracciata come se mi conoscessero da una vita, nei giorni seguenti zii e altri parenti fecero lo stesso nei miei confronti. Durante la settimana Candan (la mia nuova sorella) mi ha portata in giro per la città a piedi e spesso in taxi, il traffico è davvero persistente nel centro di Ankara e gli automobilisti non fanno altro che suonare il clacson, mi ha fatto conoscere i suoi amici e mi ha portata in enormi centri commerciali, parchi,musei e locali notturni dove abbiamo ballato. In giro per le strade ho assistito a due proteste, una delle quali era composta da tantissimi giovani che gridavano chiedendo giustizia per i ragazzi morti durante le precedenti rivolte e i poliziotti erano già pronti con manganelli e autopompe per reprimere la confusione generale.
Stare in Turchia ha suscitato in me una passione nuova, quella per l’arabo! Adoravo sentire i momenti di preghiera nella moschea che era situata vicino a casa mia,e una volta l’ho ascoltato alle tre di notte circa!
La settimana in famiglia è stata la più bella di tutto il viaggio perché mi hanno fatta sentire a casa in un luogo totalmente diverso dall’Italia. Spero di rivedere presto la mia famiglia turca con cui ho ancora contatti.