Quella della Turchia è stata sicuramente un'esperienza molto formativa e interessante.
Sin dal mio arrivo mi sono sentita a mio agio, le persone che mi hanno accolto sono state davvero molto cortesi con me affidandomi subito alla famiglia.
La host family è stata molto disponibile, erano tutti davvero premurosi e attenti a ogni mia necessità e con loro mi sono divertita molto, ho stretto amicizia con la figlia che continuo a sentire tutt'ora.
Hanno sempre cercato di farmi sentire a casa addirittura portandomi in un ristorante italiano un paio di volte, anche se ho apprezzato molto anche la cucina locale. Mi interessava provare chiaramente anche quella, essendo in un posto nuovo e totalmente diverso dall'Italia.
Sono stata molto dispiaciuta di lasciare la famiglia alla fine della settimana, ma le altre 2 non sono state meno emozionanti.
Ho potuto conoscere ragazzi della mia età diversi da me e diversi fra loro, provenienti da molti paesi Europei e addirittura 3 dal Messico. Ho legato con tutti, eravamo un gruppo molto unito e non ci sono state mai tensioni fra di noi perchè ci siamo trovati molto in sintonia e riuscivamo a organizzare attività che coinvolgessero tutti durante i pochi spazi di tempo libero.
Eravamo infatti sempre impegnati in visite o attività davvero belle e interessanti, sia durante la settimana del tour che durante quella nel campus.
Non riesco a trovare alcuna nota negativa nella 3 settimane passate in Turchia, perchè ogni cosa era ancor meglio di come me l'ero immaginata: le persone, le città, le amicizie.
L'ultima sera prima della partenza tutti eravamo emozionatissimi all'idea che l'esperienza era ormai al termine: avevamo trascorso insieme giornate indimenticabili!
Devo tutto questo alla signora Sema Yazgan e a suo marito, coordinatore del campo, Mehmet , che con immenso impegno hanno reso questa esperienza indimenticabile per me e per tutti gli altri ragazzi. Sono stati come dei genitori per noi per quelle due settimane, sempre attenti a noi e a ogni nostro bisogno, anche al più insignificante.
Spero di ripetere un'esperienza all'estero come questa, perchè ho potuto imparare e conoscere un Paese e una cultura diversa da quella italiana, ma altrettanto ricca e interessante che non avrei mai potuto apprendere nè sui libri, nè in rete, nè in televisione.
E' certo che la Turchia resterà nel mio cuore.